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sabato 29 dicembre 2012

Un anno ancora

Un altro anno passato, di corsa come sempre.

Problemi fisici: nessuno di rilevante. Qualche paturnia qua e là, solo perchè non mi accontento mai.
Risultati soddisfacenti: non è uscito il 76 sulla ruota della mezza, ma un paio di pibi sono comunque arrivati. La parabola è ancora crescente.
Passate quasi indenne due discrete maratone, per il resto poche gare: solo 26, scelte col lanternino evitando gli eccessi del Campionto Provinciale e seguendo invece l'istinto e la voglia di ascoltare le storie altrui.

Un anno vissuto con passione e nel segno della condivisione:
  • La MCM a staffetta: è tutto fumo e niente arrosto, e mi hanno fatto gelare per un'ora alla ricerca della sacca. Credo non mi rivedranno mai più, il Linus-style non fa per me, ma la felicità dei colleghi per l'under 3h è valsa la pena.
  • La 24x1 a Zelo: polemiche a parte,una bella esperienza. Peccato aver mancato il 16, spero in un altro invito.
  • La MoMoT col Socio: ed ho detto tutto.
  • La staffetta alla Diga con la Bella: io parto, lei arriva, noi corriAmo.
  • La staffetta alla Maratona dell'acqua: in coppia con la Bella e corsa spalla a spalla con Kikko.
  • La staffetta alla Morenic Trail: prestazione indecente e poco dignitosa, ma che è servita di lezione. E con tanta bella gente da conoscere meglio.
Un po' per me, un po' per e con gli altri. Si tira avanti.
Prossimi obiettivi: un cross con Nicola, una tabella per la Bella.

Buon 2013.


domenica 16 dicembre 2012

Vialetto del tramonto

Era una curiosità da togliermi, un pensiero sorto mentre spalavo la neve dal vialetto.
Con il tempo di domenica scorsa a RE, mi sarei piazzato 33.mo dei M35, 32.mo dei M40, 8.vo dei M45, 7.mo dei M50 e primo dei M55. Ai 45 manca poco, chissà come sarà. Dai numeri direi che la parabola inizia a scendere col salto di categoria. Vedremo, o forse smetteremo prima, chissà.

Una settimana in totale scarico ed accumulo energetico (ma sono ancora a 62 scarsi, son mica portato per l'ingrasso), e due corsette in relàss: qualche giretto nel parco imbiancato, a mo' di cross in solitaria, coi bambinacci che ad ogni passaggio mi bombardano di snowballs, tanto per riprendere confidenza; e un altro giretto con la Bella oggi, fra la nebbia che non si toglie di mezzo.

Un'altra settimana spensierata, poi vediamo di fare qualche sudatina dopo il panettone.

Con le vacanze che si avvicinano, è stagione di bilanci: il contapassi ha superato quota tremila, il resto vedremo di metabolizzarlo prima che scatti il 2013. E un minimo di programmazione, perdincibacco!



lunedì 10 dicembre 2012

Si sentiva da RE

Non diceva nulla, taceva e faceva il furbo e preparava la grande sorpresa. Il rientro che tutti si aspettavano, perchè Lui si sentiva il migliore, si sentiva da RE. A costo di mandare tutto a p.

E non l'ho nemmeno preparata con tutti i crismi, ho iniziato a pensarci dopo il Morenic Trail (grazie ragazzi!), a crederci dopo il personale sulla mezza e a volerlo fortemente dopo l'insipida corsa di Busto. Da allora, tre settimane abbastanza serie, da tabella Albanesi concentrata in un solo mese (A. non mi ha mai convinto fino in fondo, che resti fra noi). Tre bei lunghi, di cui uno interamente sotto l'acqua, uno per settimana. Cura intensiva.

Giornata fresca a Reggio, con un sole magnifico che illuminava la pianura. Percorso nervoso, ondulato ma gradevole, buona e civile partecipazione dei residenti. Colonna sonora; Raul Casadei e Pearl Jam.

E quanto mi sono sentito bene nei miei lunghi, attillati pantaloni neri; quanto mi sentivo forte nei miei manicotti aderenti. Correvo divinamente, a giudicare dall'ombra che proiettavo sulla strada: i quattro al chilometro mi calzavano come un guanto, erano la sola cosa che in quel momento mi pareva di saper fare.

Un bel gruppetto mi ha fatto compagnia lungo il tragitto, alternandoci spesso al comando, finchè, all'ultimo scollinamento del 30.mo, ho segnato il passo. Paura di forzare troppo, gli altri che se ne vanno e io che resto indietro. Mi passa pure un socio che avevo battuto di poco a Bedizzole, chiuderà sui 2.48, che invidia.

Nessun rimpianto, l'obiettivo dichiarato era nessun crampo, e così è stato. Bastava rallentare nel finale, tenere botta alla fatica e i conti alla fine sono tornati. Almeno in parte, che come dice quel tale, ora dobbiamo riprenderci anche gli ultimi sette chilometri.

Prima o poi.

La via Emilia (via Æmilia) era una strada romana fatta costruire dal console Marco Emilio Lepido per collegare in linea retta Rimini con Piacenza.
Dopo Piacenza e Reggio, Rimini sarebbe perfetta. Peccato non risulti in calendario.


venerdì 23 novembre 2012

In lungo

Fonte: http://therunningbug.co.uk
Lungo, nero e molto attillato: era una S quando l'acquistai qualche inverno fa, forse i troppi lavaggi necessiterebbero un update, magari anche un upgrade. Vedremo, per ora non mi dispiacciono quegli scatti di elasticità che ne vengono fuori. Galvanismo puro, dico.

Il completo piace alla matta del paese, che si dice in giro gran bevitrice e mi saluta con un che bellissimo fisichino. Questi fan.
La rivedo allo stadio nel giorno della campestre del baby (settimo, primo degli anticipatari), per fortuna senza riconoscermi.

Incuriosisce invece i pescatori sull'Oglio, intenti a gareggiare in una pozzettina laterale gestita dal Club: 20 pensionati affacciati verso la micro pozza, presto assaliti dalle troterelle fameliche, contro 4 pescatori imbacuccati e infreddoliti affacciati al fiume in piena. Non c'è storia.
Rivedo uno dei pescatori al campo, che mi spiega il motivo dei loro risolini al mio passaggio: pensavamo eri un sub che ti volevi immergere, e scambiano pure la borraccina d'acqua zuccherata per una bombola d'ossigeno.

In lungo, contro il freddo e per i fan.



domenica 11 novembre 2012

Voleva fare il bellimBusto

Bioritmi del cacchio a parte, una corsa da dimenticare, a Busto.
Piove. In giro trovo non trovo nessuno, a parte il buon tapascione locale che mi saluta poco dopo il via, grazie!
Sono in gara fino al decimo, chiuso col giro in pista, poi all'uscita rallento, accosto e lascio passare. E uno.
Verso il 14.mo il bis. Avevo appena recuperato il gruppetto, dentro di me pensavo che stavamo andando un po' troppo piano e, dopo l'ennesima svolta, accosto e mi fermo. Stavolta ne lascio passare qualcuno in più. E due.
Al ristoro successivo mi fermo a bere, cose mai viste. Aspetto un atleta bergamasco che conosco di vista e riprendo con lui. "Non è giornata, vero?", "Capita". La Saggezza altrui.

Riparto piano e chiudo gli ultimi 6 in solitaria, con un paio di esaltati che mi passano allo sprint finale. Per fortuna, davanti al maledetto palloncino dell'ora e venti. Ci mancava solo quello.

No, oggi proprio non mi interessava d'esserci. Scusate. Rientro mesto e consumo le bottiglie in loco.

mercoledì 7 novembre 2012

Al minimo storico

Sarà un caso, ovvio che lo sia, ma sono fiacchissimo in questi giorni che volgono all'11, quando il bioritmo sarà al minimo per tutti e tre i cicli, un caso decisamente sfavorevole.
Eppure mangio, anche tre volte al dì, e non è da tutti i giorni.
Corro poco ma con fatica, neanche mi tirassi dietro una zavorra.
Il certificato l'ho passato, pure questo con la fatica nelle gambe.
Pensieri pochi, i soliti e non mi pesano più del solito.

Cose che capitano, alibi sempre a portata di mano. Poi vediamo se, anche quest'anno, faremo chiusura anticipata.

Fisico
Attenzione! Il vostro ciclo fisico oggi attraversa un giorno critico: cercate di evitare sforzi inutili, evitate per un giorno di fare sport e cercate di riguardarvi. Se non vi sentite in forma un'aspirina potrebbe rimettervi in sesto in attesa di giorni migliori.

Emotivo
Il vostro ciclo emotivo attraversa oggi un punto critico! Il vostro umore potrebbe risentirne, rendendovi irritabili e suscettibili anche per futili motivi. In campo sentimentale evitate di prendere decisioni: rimandate ai prossimi giorni, quando il vostro stato d'animo tornerà quello di sempre!

Intellettuale
Oggi il vostro ciclo Intellettivo attraversa un punto critico! I vostri ragionamenti mancheranno di lucidità e non riuscirete a trovare la soluzione a problemi che normalmente superate brillantemente. Non vi perdete d'animo: concedetevi un po' di riposo e soprattutto rilassatevi, magari ascoltando un po' di musica o guardando un bel film.

lunedì 29 ottobre 2012

Cuoricini

Cuore d'oro di organizzatore, che anticipa la partenza dopo ore di pioggia gelata: alle 10.15 eravamo già abbastanza bagnati da poter partire. Soprattutto noi che, chissà cosa mi passa per la mente, avevamo già fatto un primo giro di ricognizione.

Cuore che pompa subito veloce e non la smette nei due giri del lungo saliscendi. Corri Boschi è soprattutto Corri Vigne, si ondula che è un piacere e tutti pare vogliano finire in fretta. Voglia di polenta e vin brulé.

Cuore di pietra il mio che raggiungo e passo i compagni di squadra, sempre gustoso metterli in riga.

Cuore avvizzito da giudicessa Fidal, che mi vede stringere fra le braccia un concorrente pronto a cadere a terra in ipotermia. Blocco l'imbuto, mi urla che vi potete abbracciare dopo con calma, la mando a quel paese ma nemmeno l'udito è il suo forte. Dieci minuti di massaggiatore e l'amico in canottiera si riprende. Bene così.

Cuore da certificare, da oggi sono ufficialmente scaduto, e Busto mi aspetta.

Quasi 9k in 32 minuti e rotti, 21.mo e quarto di categoria, sono nella mia dimensione consueta.


sabato 27 ottobre 2012

La Campestre

Fase di Istituto. 
...
Si ricordano le seguenti regole da seguire: (e parte dal punto 6)
6. Fare colazione abbondante ma non consumare alimenti poco digeribili (latte, brioches, ecc.)
7. Preparare la borsa ...
8. Abbigliamento consigliato ...
9. Merenda da consumare ...
10. Portare una spilla per i cartellini
 Ci sarò, e immagino piuttosto emozionato. Per distrarmi penserò al figlio di quell'altro malato dei cross che, nel fatidico giorno, lo presenterà al campo sportivo con le chiodate. Sempre che non vengano bandite per tempo nei primi 5 punti.

PS: io sempre ultimo alle campestri. Mi piace uscire alla distanza.


mercoledì 24 ottobre 2012

Cose da pescatori

Domenica al laghetto per la gara dei bambini, e la chiamano una mattinata rilassante. Chiacchiere fra pescatori. Vero o falso?
Frank e la medaglia della Morenic
  1. Siamo tanto scarsi che ci assegnano subito un tutor per tutta la durata della gara.
  2. Pescavo nel Po ma mi hanno rubato tutta l'attrezzatura che tenevo in garage. Cinquemila euro di materiale!
  3. Il siluro più grande che ho pescato era di 73 chili.
  4. Abbiamo stravinto la gara, nella categoria U12.
  5. Se fossi stato a Cremona avrei finalmente strappato un under 77.
  6. Il lungo da 25 post-pesca è andato alla grande.
  7. I 5x2 di ieri sera sono volati via che è una meraviglia.
  8. Il GPS fa di nuovo le bizze.
  9. Il Socio mi vuol fregare la sudata medaglia.
 La soluzione a fondo pagina.
  1. Verissimo
  2. Vero (detto da un pescatore)
  3. Vero (idem)
  4. Ahahah!!! 2 misere troterelle, ultimissimi!
  5. Falso (probabilmente)
  6. Falso
  7. Vero
  8. Vero (ahimé!)
  9. Falso (ahimé!)




lunedì 15 ottobre 2012

Allora, come sei arrivato?

"Uno diciassette e rotti"
"Ma allora sei uno forte. No, perchè io c'ho un uno e quattordici, oggi non ero mica al massimo. E quanti anni c'hai?"
"... classe '69"
"Ah, cavoli!"

Matusalemme segna due pibi: sui simbolici 10K e sulla distanza ideale.
Una manciata di secondi, tutti imperlati di sudore.
Da scolpire nella pietra, rigorosamente morenica.

Cinque Castelli di Bedizzole (dislivello 200+):
  • 10 ottobre 2010: 1.19.20 (uff.), 54/540 (cat. 8/90)
  • 9 ottobre 2011: 1.19.15 (uff.), 39.mo/538 (cat. 9/86)
  • 14 ottobre 2012: 1.17.26 (r.t.), 28.mo/454 (cat. 4/69)





sabato 13 ottobre 2012

Ranking

La Colazione dei Campioni (i resti)
A colazione, col vassoio ancora traboccante.  
"Papone, sei il miglior papà al mondo!"
"Al massimo sarò in 15.ma posizione. Forse, sesto di categoria"

L'ottavo nei Trail, mio malgrado:
  1. Alla MoMoT
  2. Alla Lagoni
  3. Alla Morenic
(avrei corredato ogni punto del necessario link, ma non volevo collezionare il terzo cazziatone)

Il primissimo a rientrare a casa domani, che la Bella mi aspetta. A costo di doverla correre tutta, le pietre moreniche sono solo un ricordo.

venerdì 12 ottobre 2012

Alle medie

Il nostro campioncino classe 2002 è alle medie. E sono cose che ti cambiano la vita.
La mattina la sveglia suona alle 6.35 e, dopo una stropicciata agli occhi, scendo gli scalini del letto a castello. Spesso sono il primo ad alzarsi, altre volte trovo il vecchio già in cucina. Brontola qualcosa tipo che non ha più tempo per un poco di stretching ma non ci faccio caso. Brontola sempre, lui.
I Campioncini

Alle medie abbiamo un vero professore di ginnastica, due ore a settimana. La prima ora ci fa correre nel cortile, il giorno dopo facciamo un'ora di giochi. Abbiamo iniziato con 5 minuti di corsa e ora siamo a 11. Ieri sono riuscito ad arrivare primo assieme ad H., che ha un anno più di me, come tutti i miei compagni, ed è pure marocchino. Il vecchio pensa che, non si sa bene come mai, i marocchini sono sempre fortissimi.

Alle medie ho una sola ora di non-religione, e capita dopo la prima ora di ginnastica. Di solito mi mandano nella classe di certi miei ex compagni delle elementari e faccio un'altra ora di ginnastica. Con lo stesso profe, che mi fa correre ancora. Arrivo in zona podio ma l'importante è che supero sempre gli altri miei amici calciatori.
Alle medie mi fermo solo due giorni in mensa. A volte rientro col pulmino e il vecchio mi aspetta a casa per pranzare insieme. A volte lo trovo vestito per uscire di corsa e poi non ci va. Dice che gli spiace lasciarmi solo, ma secondo me anche lui a volte fa il lazzarone.
Alle medie la cosa bella è quando ho finito colazione e posso svegliare la mia sorellina con parole e gesti molto gentili. Il vecchio dice che uno di questi giorni lei mi inseguirà per strozzarmi. Per questo mi sto allenando a correre veloce, mica come quello scoppiato del mio vecchio.
Quest'anno forse abbiamo un prezioso collaboratore. All'impresa di fine inverno saremo in pochi ma ben preparati.

domenica 7 ottobre 2012

Non è cosa

Non ci sono portato, ci metto una pietra sopra. Oltre i 32 non fa per me. Un ultimo tentativo e poi mollo, promesso.

Poco da dire oggi, passiamo subito ai Dovuti Ringraziamenti.

Grazie a Andrea per la fiducia, lo zainetto (restituito fradicio!) e la compagnia e mille scuse a tutti quanti, compreso il nostro quarto che non ho mai visto di persona. E scusate se vi ho fatti preoccupare perchè non arrivavo e poi, per come sono arrivato. (*)
Grazie alla signora Luisa, della cui cucina piemontese con tocco di classe, dalle molto modiche quantità e dai tempi smodatamente lunghi, i nostri stomaci si ricorderanno per un bel pezzo.
Grazie mille, invece, alle gioiose donne dello sperduto agriturismo, molto meglio sarebbe stato mangiare da loro, impregnarsi di sapori e profumi pecorecci e fare il giusto carico per quel lungo tragitto.
Grazie alle mie vecchie A3, troppo vecchie per un percorso tanto sconnesso: sempre alla ricerca della striscia d'erba che attutisse i colpi, quanti ne ho fatti, di inutili zigzag, quanti ne ho maledette di quelle pietre moreniche. Anche per voi è il momento dell'addio.
Grazie ai corridori con cui ho fatto due parole lungo il tragitto, specialmente agli interisti, che di distrarsi con qualcuno non vedevano l'ora: ve l'ho detto, siete matti dentro ma in troppi mi avete lasciato indietro, qualcosa vorrà pur dire.
E grazie a tutti quelli che mi hanno superato col loro passo lento e regolare, quell'incedere che da fuori diresti che non è nemmeno correre, eppure che lezione. Non ho nemmeno capito se questo è quel che voglio fare da grande. Che barba, che noia: se questo è il modo mi fermo qui. E così ho fatto.

Da Diario dell'incapace, ovvero Fermati prima che tanto non ce la fai.

(*) Per favore, nessuna medaglia per me. Devolvo tutto a Patrizia che ha organizzato il tutto e poi ha dovuto restare a guardare. Se lo merita.

mercoledì 3 ottobre 2012

Pigrizia

Clima perfetto per un'uscita in zona pranzo, eppurtuttavia aspetto il baby, di ritorno dalle medie (sarebbe secondaria, ma non riesco ad abituarmici). Mi piange il cuore abbandonarlo a sé stesso, senza un qualcuno con cui fare due parole, solo davanti a un vassoio di crespelle fumanti (della nonna, agli spinaci: evviva la nonna!). Seppur in pantaloncini, resto. Cuore di padre.

Spiamo insieme quel che offre Rai Sport, nel mentre. Milan-Torino del '70, in rigoroso b/w.
Martellini sarà stato un gran signore ma, lo confesso, di una noia estrema. Quasi meglio il mute.
E poi, come glielo spiego che se tutti sembrano passeggiare per il campo non è davvero per colpa dell'iPad: erano veramente lenti da far ridere. C'avevano mica fretta, allora.

Pensieri pigri in attesa di sabato.

lunedì 1 ottobre 2012

Menu completo

Viaggio eno-podistico-gastronomico sopra e sotto l'argine del grande malato.

Antipasto: polenta e luccio in salsa
La skyline
La skyline di Mantova, per citare lo speaker, domina l'orizzonte mentre noialtri salterelliamo sul lungolago. Panorami affascinanti e ricordi dal gusto forte: un anno regalato alla Patria non poteva, a conti fatti, essere migliore. Si corre dietro ai ricordi, oggi. Tanta, tanta voglia di fare bene.

Bis di primi: tortelli di zucca e riso con polpa di pesce gatto, "Psin e Salterei"
La partecipazione non è numerosa ma piacevole. Qualche faccia nota, sfuggita alla concomitante corsa di Padenghe, altri conoscenti bergamaschi, per il resto mi faccio beatamente i fatti miei. Partenza tranquilla ma non troppo, con l'emozione che la fa da padrona, specie quando si attraversa il centro. Che buontempo!

Secondo: frittura di pesce di lago
I tortelli, prima
Mi unisco presto a un giovanotto locale che gioca a fare il tiramolla: scappa, lo riprendo e riscappa e si va avanti così fino all'uscita dai confini cittadini. C'è l'aperta campagna ad aspettarci, e il gioco diventa più complicato, per le gambe e per la testa. Teniamo botta e raccogliamo altri compagni di ventura lungo la via, finché non si inverte la rotta e si prende la strada del ritorno.

Dolce: crostata di fichi
Ci si dà volentieri il cambio, un cenno e via che si parte a riprendere quelli davanti. Il giochino funziona e spesso sono io, che mi voglio mettere alla prova, a star davanti. Ultimi rutti lambruscati verso il 15.mo, per il resto nessun problema.
www.podisti.net

Vino: lambrusco della casa
Sul finale restiamo in tre, il ragazzino dichiara di non avercene più e mi lascia davanti a spremermi per bene e, quando ho dato tutto, lui se ne va nel finale. Pazienza. Mollo il colpo senza rimpianti, l'obiettivo è raggiunto e forse l'autunno sarà tempo di raccolto.

21.mo in 1.19.38. Arrivati in 595 (cat. MM40: 104)

Cena qui, pranzo a venti metri di distanza ...

sabato 29 settembre 2012

Ma che bel mestiere

"Ma lei fa il giardiniere, che ha tutti gli attrezzi migliori dei nostri?". Magari.

Ma che bel mestiere, fare il giardiniere. Nessuno che ti scocci in chat, aria fresca a volontà, le mani che si riempiono di calli, il mal di schiena che ha finalmente una sua dignità. Due chiacchiere con gli altri bocia, sul cugino del tale che ha fatto la notte in fila per beccarsi uno dei 30 iphone 5, sulla moglie brasileira dell'altro tale, e cose così. La vita, più o meno, niente di più.

Certo, nessuna chiamata a sorpresa dalla chat, nessuna occhiata furtiva al blog del tizio e del tale, pochi contatti col mondo esterno. E poi, per bere si confida nella bontà del padrone di casa e, soprattutto, rimane il dubbio: ma per pisciare come si fa? Non vado oltre.
Il Dallara in attesa della fresatura

Il Dallara è inagibile, in attesa della fresatura e del nuovo manto erboso. Un altro susino o un albicocco, vediamo. E speriamo di non risentirne troppo domenica, c'è quel recente 85' che chiama vendetta. E poi, via di tortelli, col pensiero fisso al tempo che fu. Perchè quel bosco è figlio del mio sudore.

Primo intervento pro-terremotati. A seguire il prossimo.

sabato 22 settembre 2012

Avvistamenti Autunnali

Finita l'estate, finalmente e checché se ne dica.

Uno scoiattolo rosso al Parco, un nostranotto che ha trovato la sua nicchia fra i maledetti yankees invasori.


Colonne di fumo di cineserie da due soldi. Pagheremo noi, come sempre, prima e poi.

Un'avvisaglia di condizione quasi vera, in una tarda serata troppo presto rabbuiatasi. La notte mette le ali ai piedi e il lento scazzato volge in un 10K al bacio (40' esatti).

Un amico nel bosco. E i suoi 14 fratellini.

Un GPS che fa le bizze: a giorni è un continuo ricezione satellitare persa, altri mi pare corra troppo. Quel 3.22 sul mille di ieri non era certo vero, non ancora.

Un socio in lontananza che mi aspetta per darmi il cambio. Arriverò, prima o poi. Anche 30 mi sono sembrati un'enormità. Spétami.

martedì 11 settembre 2012

Valutazione Candidato

Quello che i primi frazionisti si sono persi
Rapporto confidenziale di valutazione del candidato Kikko, alias --OMISSIS--, a seguito della recente corsa-allenamento lacustre, dove ci siamo accompagnati a vicenda dal primo all'ultimo km della prima frazione a staffetta. Una mezza, il mio primo lungo vero da un paio di mesi. Sulle strade di casa, che non fa mai male.

Il candidato si presenta in ottima forma: teniamo un discreto passo nella prima parte collinare, superando sin dal terzo K i primi maratoneti, partiti 10 minuti prima. Dal settimo in poi è un sorpasso continuo, sempre a buon passo, spalla a spalla.

Il candidato si presta al gioco e non prova ad allungare, sebbene potrebbe: non avrei benzina per recuperarlo, gli sono grato della cortesia. A Berlino potrà presto dire la sua senza timore di offendere il vicino di corsia.

Il candidato conosce i trucchi del mestriere: di quello del maratoneta, che presto lo porterà a stracciare il suo risicato sub-180, ma non solo. Conosce, ad esempio, il vecchio trucco di chiacchierare durante l'allenamento. Ne ha da dire, a me e a tutti quelli che incontriamo: uno spettacolo, correre in sua compagnia. Tutto fiato guadagnato.

Recupero attivo post-gara
Una seconda parte in progressione, nel pieno rispetto del manuale del bravo podista, ci permette di raccogliere gli applausi dai miei compagni di Team e dagli --OMISSIS- suoceri, di recuperare qualche posizione e infine di dare il cambio ai nostri coraggiosi secondi, chiudendo in un 85 basso. Senza troppa fatica, che il caldo vero stava giusto per iniziare.

Promosso con Lode. E con lui, l'intero Run Team ITA (una seconda terna per la MoRese?).

Roby ("ma non avevi detto che il tuo amico era uno che andava forte?" ;) e --OMISSIS-- è stato un piacere, alla prossima!

martedì 28 agosto 2012

Cronache Ladine

Un'altra vita è possibile.

Ancora 2 anni
Papone, tanto tra 2 anni il mondo finisce, perché si stanno sciogliendo i ghiacciai del Polo Nord.

Sasso della Croce
In attesa di finire tutti annegati con la testa sott'acqua, come da indicazioni di Focus Junior, ad ognuno la scelta di come giocarsi queste ultime giornate di sole.
Sui monti della Badia ha fatto caldo, a volte sin troppo. Abbiamo visto un paio di temporali (di calore, secondo la TV locale) riempire la carriola del nostro ospite. Abbiamo sudato lungo i soliti percorsi, spesso allungandoli rispetto agli anni passati. Un paio di ferratine, qualche nuova bandierina piantata qua e là: Sassongher, Piasciadù, Puez,  Putia, Boè. Acqua e sambuco come se piovesse, radler nel limite del budget giornaliero. Poche corse, molto poche rispetto al passato: meno tempo, meno voglia, sarà l'età che avanza.
Sono gli ultimi 2 anni, mica possiamo sprecarli.

Largo ai giovani
Oramai e' assodato, in famiglia sono il numero 2. Sul passo tengo botta, la gamba lunga vale ancora qualcosa, ma sul ripido il piccolo mi passa che è un (dis)piacere. Vero, lo zaino che porto in spalla gli regala un piccolo vantaggio, ma anche senza non lo tengo più (vedi salita al Rif. Pisciadù dal lago omonimo, 44 minuti sui 60 dichiarati CAI).
Onore al giovane.

Giovani rocciatori
Categorie
Questi avidi, arroganti vecchietti te li ritrovi dietro che sbavano e scalpitano, mentre cerchi di portare a termine una ferrata di quelle elementari, possibilmente mettendo in salvo le giovani pellacce dei due piccoli rocciatori. Ma queste scene di giovanil vigore non li commuovono, Loro devono passarti avanti, se non ti fermi al primo giro di corda ti si strusciano addosso finché non ti hanno superato.
A questi frettolosi escursionisti ricordo soltanto che, per il solo fatto di percorrere questi tratti nei nostri stessi orari, appartengono come noi alla categoria Sfigati: i Campioni, si sa, a quell'ora sono già sulla via di casa. Un minimo di Solidarietà di Classe non guasterebbe: non ci sono premi in palio, solo il gusto di arrivare.
Detto questo, vi mando tutti cordialmente a quel paese, e pure oltre.

Papone, quest'anno faccio un giorno pallavolo e gli altri giorni mi alleno a casa sul trampolino, così mi allungo e possiamo fare la Tridentina!

Graduatorie
I migliori Kaisershmarren della zona:
  1. Malga Medalges: la perfezione. Abbondanti, morbidi, profumati, prezzo giusto e gran panorama dal terrazzo. 10 e lode
  2. Malga Vaciara: un pelino al di sotto, ma sempre abbondanti, genuini ed economici. 9
  3. Rif. Puez: inutilmente raffinati, più simili ad omelette semmai. L'uvetta è di troppo. Porzione scarsa e molto cara. 6
  4. Munt de Furnela: vedi sopra. 6
(sotto il 6 sarebbe comunque da reato).

Avvistamenti
Bella la vita
Svariati camosci, due stambecchi. Un paio di ermellini, forse tre. Marmotte, un tasso, picchi rossi, un gheppio.
Mucche in quantità.
Camosci nei prati: uno spettacolo vederli correre nei giorni di Bolt. Loro si, Born to Run.

Nomi e cognomi
Hai davanti il solito panorama di sconfinata bellezza e come sempre arriva la domanda che ti rovina la digestione: come si chiama quello? e quell'altro?
Da oggi, abbiamo la risposta ad ogni quesito: il nostro piccolo, novello Pico della Mirandola, ha memorizzato tutte le Kompass della zona e studiato le guide da mattina a sera. Conosce nome e altezza di tutte le cime principali, della zona ed oltre. E le sa pure riconoscere dal vivo.
Quale sia Cima Dieci non è più un mistero per nessuno.

Crucchi
Se li incontri lungo i sentieri di montagna, capisci che hai fatto la scelta giusta. Non sarà un percorso banale, non uno struscio da lungolago o una passerella di improbabili tacchi a spillo o bikini mozzafiato. Seguili e troverai quel che cerchi sui monti, senza l'eccessivo clamore di stampo nostrano.

Poi, incroci i loro numerosi sosia che scendono a mare, nel giorno del rientro, e non capisci cosa possano sperare di trovare lungo le spiagge dell'Adriatico. Carichi di tutto, al limite del ridicolo, case intere stivate negli enormi bagagliai.  Questi altri non li seguo, almeno non oltre la A22. C'è troppo Spread fra di noi.


venerdì 10 agosto 2012

7x

Impossibile resistere al richiamo del gigante di pietra e all'adulazione del Beppe che mi ha onorato dell'appellativo di Barba. I boleti verranno a noi, o forse no, non e' questo il punto.
Rivedere i vecchi posti, ogni anno sempre più a fondo, quest'anno l'esordio su ferrate. Vecchi compagni di brevi godimenti estivi, troppo brevi a pensarci bene, dev'esserci un errore di fondo.

Si riparte, anno sette.

Che diamine sono i Pittidiri?

mercoledì 8 agosto 2012

Kindergarten

Nel parco giochi che mi sta diventando quest'annata agonistica, aggiungiamoci anche questa divertente staffetta in valle: io salgo fino alla diga, batto il cinque alla Bella e lei corre il percorso che scende al paesello. Un paesello dignitoso, quattro case e pochi turisti fra i piedi, che forse il ricordo del disastro ha tenuto lontane certe attenzioni particolari, tanto meglio.

Io vorrei far bella figura ma mi lascio travolgere dal clima festoso: nei primi trecento metri rimango troppo indietro e poi, appena inizia lo stretto sentiero che terminerà dopo altri tre chilometri di salita, il sorpasso si fa troppo difficile. Meriterei un minuto in meno, ma porto a casa quel che c'è: la felicità di esserci.

Intanto, nei laboratori Kinder si guarda con preoccupazione al fallimento del Progetto Merendero. Dopo la bocciatura del Bueno e il naufragio del Pinguì (sparito dal sito ufficiale), chi sarà' il prossimo?

Messaggio in codice per la ditta Ferrero di Alba (CN), produttrice della famosa crema al cacao: per due soldi o forse neanche, e un'adeguata fornitura di materiale pubblicitario, la Bella si offrirebbe come testimonial. Corre piano (non che gli altri facciano sfracelli ...), ma come consumatore è molto più' credibile.

mercoledì 1 agosto 2012

Odissea sul monte

Un post minimalista e poco ispirato, chè ancora il rivedermi seduto a lato del sentiero, fradicio, senza forza e senza voglia non è che mi riempia d'orgoglio. Una giornata storta, o forse un segno dal cielo. Peccato, perchè mi ero pure preparato, ma Adrara stavolta è andata veramente da schifo.
No comment.

Mi aspetta una settimana di pausa, a meno che domenica la Bella non mi voglia accompagnare alla diga. Vedremo, comunque anche questo non è importante.

Anno sabbatico?

lunedì 23 luglio 2012

Amici Amici

Amici di lunga data, persi nel tempo, quelli che rivedo mercoledì al bis della NC sul lago della mia gioventù. Compagni di scampagnate, amici dei miei e infine il cugino Ago, che corre per quelli forti e che mi pare sempre un lusso arrivargli ad un soffio, quando va bene. Stavolta mi capita di arrivargli davanti, è l'aria di casa, i parenti a festeggiare lungo il percorso (e mi fermo un mezzo minuto per le foto di rito) e poi arrivo con oltre due primi in meno dell'anno scorso. Non trovo altre parole.

Amici interessati, i colleghi che il giorno dopo accompagno al Parco. Chiedo comprensione, le gambe sono davvero stanche e patteggio un 4.50 al massimo. Invece loro ci provano, vogliono mettermi nel CV tra le vittime di prestigio. Con orgoglio tengo botta, combatto il caldo del mezzodì e infine chiudo il breve divario per riprenderli nel finale ed accompagnarli all'ultima fontanella. Temerari.

Amico di pelo quello che mi accompagna per la seconda visita ad Adrara in due settimane. La barba lui se la coltiva dentro e fuori, mentre io vorrei solo liberarmene: troppo fastidio con questo caldo. Solitamente taciturno, si sfoga con chi ha la pazienza di ascoltare. Da ex campione si gode i fasti del passato: se volesse darebbe la paga a tutti quanti, invece si gode le domeniche sui monti, alla solitaria conquista di qualche tremila. Venerdì arriva al colle un dieci minuti prima di me: due giorni non bastano per il recupero. E l'anno prossimo, insieme a salvare i rospi innamorati.

Amici del cuore quelli che mi sopportano per tutto il fine settimana. Scalpito per le mille corse alle quali vorrei partecipare, invidio quelli che lo fanno e maledico il giorno in cui, eppure lo sento: in verità, sono baciato dalla fortuna. E allora mi lascio accompagnare a visitare il rifugio che sta giusto di fronte a quello di sette giorni fa: stavolta il sentiero è meno panoramico, nel bosco ci assaltano le vespe e il bello viene solo dal rifugio in su, ma Circe rema contro. Si scende con i poncho bagnati stavolta, e un'ultima lezione dalla piccola che mi onora della manina: segui il corso del fiume e troverai la civiltà.
Ci penso sopra, deve essere un messaggio importante.



mercoledì 18 luglio 2012

Valli a capire

Lumachine camune
Garetta serale prima del weekend al fresco, ma niente di speciale da dire. Andata benino, soprattutto sono sopravvissuto al caldo torrido di Caronte o Geronimo o Virgilio o perché cacchio devono dare un nome ad ogni anticiclone, quest'anno?
Quarto di categoria, che non fa mai male al morale, ma gli Assoluti travestiti da Non Competitivi erano fuori classifica ed hanno dato paga a tutti. Non si capisce poi com'è che i NC vengano pure premiati, che logica c'è in tutto questo? E mi piace pure quella dell'oggi faccio la NC che premiano i primi tre: senza parole.


Riunione di condominio
Meglio, molto meglio un sabato a rincorrere i luoghi della gioventù e delle gite sul colle con la morosa, e la domenica chiusi in auto ad aspettare che sgrandini e poi che spiova e infine godersi una bella ma lunga gita al rifugetto gestito dal Mato Grosso: i nostri vecchi MF60, MM70 e il compagno di merende MM85 sono ancora competitivi, altro che quelle lumachine che se la tirano tanto col fartlek e devono controllare se gli avversari hanno scaricato. La ricotta della malga sa un po' di vacca e un po' pure di stalla, il formaggino merita.

E poi, la cosa che davvero non capisco, che bisogno c'è di mettersi a pisciare al bordo dei giardinetti, contro la rete del campo, quando i bagni (vuoti) sono a cinquanta metri di distanza? Non capisco.

mercoledì 11 luglio 2012

La giusta dimensione

  • Mondiali a Buhlertal (9km, +750m): 47.mo su 120, +9'40" dal vincitore
  • Europei a Bludenz (8km, +600m): 17.mo su 32, +8'41"
  • Italiani a Tonezza del Cimone (11km, + 450m): 13.mo/223, +7'50"
Tonezza é  il paese più sfigato della valle, recita testuale la nostra amica Anna. E non ha tutti i torti, ne esistono a migliaia di simili ridenti cittadine circondate da freschi faggeti, raggiungibili solo dopo nove chilometri di tornanti assolati. Non ha nulla di originale, vale esattamente quanto la concorrenza. Puntare tutto e sempre e dovunque sul solo turismo ha un suo rischio. Si chiama globalizzazione, leggere bene il foglio delle avvertenze.

La corsa mi calza a pennello: adoro i percorsi a circuito, che ti aiutano a conoscere il percorso man mano; le brevi, secche salite le sopporto bene, ogni tanto alterno qualche breve tratto al passo, ma a buon ritmo, senza perdere terreno; infine, la lunga discesa mi permette di far girare le gambe e di mettere da parte quel magone che altrimenti cresce man mano che l'ascesa avanza.
Se ci mettiamo anche il tratto di discesa su gradoni, ecco che ne viene fuori il percorso perfetto per il mio caro socio.

102, 63, 50 e 41 i numeri della corsa. Una manciata di posizioni guadagnate ad ogni giro, con l'ultimo iniziato con buona spinta delle esili braccia e concluso come se fossi in pista. Ottime sensazioni, anche se poi ho corso per nulla, come era chiaro dalla partenza. La condizione psicologica ideale.

Le regole del gioco dei Campionati: servono quelli forti per fare i punti, poi gli altri per togliere punti agli avversari. Secondi per un punto.




Quell'anello dietro casa

La nostra piccola inventrice mi chiama dal paesello sui monti e mi avverte che deve uscire a fare l'allenamento, che bella sorpresa.

Al venerdì sera andiamo a trovarli per accompagnarli nel loro travaglio estivo, e ci intima di accompagnarla nella corsa mattutina del giorno dopo. Me la cavo con un giro corto e uno lungo, non privi di difficoltà tecniche quali il superamento della staccionata, la corsa su morbidissimo tappeto di muschio, la discesa lungo la scalinata e l'inversione ad U a mezza discesa. Taglio il traguardo in seconda posizione, poteva andar peggio.

Quando saranno grandi avremo un bel duo per la MoMoT che verrà.

Nota finale sconsolata per il paesello, abbandonato dal turista meneghino che adesso batte cassa: i cartelli VENDESI superano quelli AFFITTASI ma non mancano le CEDESI ATTIVITÀ. Butta male.

mercoledì 4 luglio 2012

Tutto d'un fiato

Tra un'innaffiata e l'altra ad orto e giardino, ero riuscito anche a dare una sbirciata al match, dopo che a Bludenz ci avevano coperto di irripetibili Forza Italia e varie dimostrazioni di stima (e io a cercare le parole per dire con cortesia che non m'interessava una fava), nonchè di altrettante dimostrazioni di chiamiamola antipatia verso gli iberici (ma il nostro amico Tino di Barcelona era invece cordiale e spero lo rivedremo dalle parti del Camp Nou); insomma, mi piazzo sul divanone con una radler al sambuco e vedo 11 tizi con una maglia dal colore familiare che passeggiano per il prato in maniera altrettanto familiare, ed altri 11 che invece se la corrono che è una meraviglia, aldilà dei passaggi millimetrici e del continuo flipper tra l'uno e l'altro che non capisco come si distinguano a vicenda, sempre che si possa.
Complimenti ai preparatori atletici, chapeau!

(no, il tag football per ora no)

martedì 3 luglio 2012

Europei

Ancora una volta Oltralpe per gli Europei di montagna, obiettivo minimo rimediare al furto dell'altra volta.
E una bella gita a due, finalmente, nel verde del Nord che tanto fresco non è, almeno di sabato: il bagno nel Bodensee è obbligato, ci mescoliamo volentieri ai numerosi locali che accolgono con gioia l'arrivo di Caronte. Sudati fra i beati.
Bei panorami che rilassano e fanno sognare, gente fortunata che ti viene da chiedere come possano stare tanto bene, e non se ne trova mai la risposta.

La corsa è dura, troppo dura per arrivarci senza preparazione. La giornata è coperta, a tratti ventosa e forse fresca, ma quando trova lo spiraglio il sole martella sulle teste. Il cappellino parte con me, precauzionalmente.

Il maestro d'improvvisazione si mette a ruota di un connazionale che l'aveva giusto staccato di 2 minuti ai Mondiali, un buon cavallo ma senza esagerare. Resiste nei primi tratti asfaltati, poi molla il colpo e lo lascia andare (e saranno +4' all'arrivo). Nel bosco lo vedo camminare, ha il fiatone e sbuffa e soprattutto non sa che pesci pigliare. Gli manca quel quid per trasformarsi in stambecco, che pena.
Quando il sentiero single-track al 24%  finisce, si passa allo sterrato con pendenza più agevole, mi aspetto che ora parta, invece ... un paio di tornanti e si rimette a camminare, chissà chi aspetta, che gli passa per la testa. Non lo riconosco, eppure in quei brevi tratti sul piano mi pare allunghi la gamba per bene, e quegli ultimi 200 in discesa li fa proprio bene. Non lo diresti affaticato, pare uno che ancora aspetti lo sparo. Inguaribile sempliciotto.

Bizzarro il destino del corridore nè carne nè pesce: riesce benino dappertutto senza eccellere mai, nemmeno dove gli piacerebbe. Che se ne faccia una ragione, oppure che si cerchi casa. La Specialità.

Appendo la canotta, almeno per ora.




mercoledì 27 giugno 2012

Crescita felice

Una settimana a mare, quindi. In villaggio, dicono dalla regia, e non ho la forza e il coraggio di ostentare i miei dubbi, di sbattere sul tavolo i miei pregiudizi. Sono stanco morto, Abbiategrasso andrebbe pure benone, basta non si parli di lavoro.

Eppure, sull'isola a noi sconosciuta va tutto benissimo.

La costa settentrionale é frastagliata il giusto, spopolata che é una gioia, basta chiudere un occhio sui frutti appassiti della speculazione edilizia, fortunatamente in rigorosa calce bianca, e poi é tutto un via vai di sentieri che costeggiano l'intera isola, ma per questa volta ci si accontenta ;)

La via del faro resta la preferita: la seguo quattro volte nelle sette uscite mattutine, due volte lo raggiungo dopo una mistica traversata del promontorio (da sud a nord, in perfetta contro-tramontana), una volta ci si ferma a metà per il bagno ristoratore, un'altra si devia a occidente a scoprire una nuova caletta. Altro bagno, in mezzo ai canoisti, anch'essi nel tradizionale costume adamitico.

Aggiungi quei tre giri ad oriente, fra torri di guardia, calette di cui si perde traccia (e ne escono 21 km su asfalto) e che poi si ritrovano nei giorni finali, ed ecco un bel sette su sette. I miei primi 103, non li dimenticheró presto.

E nemmeno la Bella, immagino, che almeno una settantina se li é vissuti tutti, per poi recuperarli nei lauti pasti a buffet: per noi un buon chiletto a testa, bagaglio extra incluso nel ticket, per tutti gli altri, avidamente impegnati a riempire i piatti e i bicchieri in disordinata frenesia, in nome del tanto é tutto pagato, non so proprio che dire.

Protetto dall'ombrellone, mi porto pure a casa un paio di ambiti titoli a squadra (calcetto e pallanuoto) e mi mangio le unghie della mancata vittoria nel torneo di calcio-tennis: prima o poi io e il piccolo ce la faremo. Che squadra! 

giovedì 21 giugno 2012

Il bastardino

Mancano un duecento metri e ci sono, é l'ultima corsa sotto casa prima delle vacanze a mare, meritate aggiungo. Ancora poco e sono sotto la doccia, c'é solo da superare il botolo bianco ringhioso che mi corre contro.
Di solito fugge appena batto i piedi a terra, stavolta devo pure alzare la voce, ma ringhio non molla, mi gira attorno come impazzito. Alzo il piede minaccioso e stavolta si allontana di qualche metro, ma rimane sempre tra me e il mio traguardo di giornata.

Un poco stizzito chiedo ai vicini, che gozzovigliano in giardino, chi siano i proprietari, poi citofono un paio di volte (al primo squillo ovviamente sbaglio il colpo) e infine mi viene incontro un bamboccio svogliato e tutt'uno col suo Algida che, ignorandomi, si dirige verso il cancherino abbaiante e lo richiama a cuccia.

Lo avviso che non é la prima volta, che spesso attraversa la strada assieme al suo compagno di merende, ma non riesco a commuoverlo. Immagino siano le famose distanze fra generazioni, non percepisce il senso delle mie preoccupazioni.

Potrebbe provocare un incidente, e tu saresti il responsabile, lo sai? Gli esce solo uno sconfortante siamo assicurati, al ché abbandono il bastardino e il suo gelato al loro destino.
Che, temo, presto si incrocierá di nuovo col mio.

martedì 12 giugno 2012

Assemblea dei Soci

Foto A. Barbieri (www.podisti.net)

Addì domenica 10 giugno 2012, l'assemblea straordinaria in sessione plenaria dei soci Kikko, Spillo e Furio, supportati dalle rispettive, pazienti Bellissime, delibera quanto segue:
  1. Primo, che il socio Daniele, al termine della competizione denominata Mezza dei Lagoni, si dichiara innamorato del fresco, morbido e umido percorso e non vede l'ora di assaporare nuovamente l'ebrezza dell'attraversamento longitudinale delle pozze d'acqua.
  2. Lo stesso Daniele dichiara insignificante la prestazione personale (8.vo ass., 1° cat.) di fronte all'ebrezza dell'attraversamento pressochè in solitaria della landa boscosa e quasi mai banale dei Lagoni.
  3. Il socio Furio, medaglia al valore per la stoica resistenza alla MoMoT, viene proclamato Socio Cavaliere di Giornata, per la generosità con la quale si è sottratto alla competizione, evitando di generare contrasti tra la truppa. Prosit!
  4. Lo stesso socio Furio viene poi invitato a mai più presentarsi con la triplice combinazione verdolina: scarpe nuove, calze decathlon e cerottone al polpaccio. Inguardabile fighetto! ;)
  5. L'aspirante socio Kikko, prossimo a trasformarsi in Chicco dove c'è un bambino, viene ufficialmente invitato a verificare la compatibilità di coppia alla prossima maratona sebina. Vedi postilla finale per dettagli.
  6. Il nostro Zeman di Lambrate, mastro alchimista riconosciuto e troppo spesso ascoltato, viene ufficialmente invitato a dirigere siffatta marmaglia in vista di un possibile attacco alle notturne asperità della MoRese. La responsabilità morale ricada per intero nelle sue sapienti mani. Le gambe ce le mettiamo noi.
  7. Le tre Bellissime, infine, sono invitate a portar pazienza e a sfruttare al meglio il vantaggio psicologico che avranno nei nostri confronti, che saremo tanto spesso assenti da casa causa le interminabili, massacranti sedute di corsa alle quali ci sottoporremo. Per non parlare delle schiere di massaggiatrici che dovremo arruolare ...
Postilla finale per Kikko: carissimo, siccome al cuor non si comanda, possiamo scegliere una delle due opzioni seguenti:
  1. Io in coppia con te, ma così facendo ci vediamo giusto il tempo di un battito di mani
  2. Io in coppia con la mia Bella, tu con qualcun altro (te lo trovo io, nel caso), e ce la corriamo insieme dalla partenza, legati al polso con lo spago
Postilla speciale per Nic: almeno una prova della salita da Erve ce la fai fare, chessò, una sera di luglio/agosto? L'amico tuo potrebbe pure essere della partita, almeno per quella sera.

domenica 3 giugno 2012

In souplesse

Vengo da una nottata difficile, il caldo, lo stress del lavoro, i vari cavoli nostri che ci impegnano fino a tarda serata ... sono un fantasma che gira per il parco, evitando gli sguardi e i saluti, un brutto ceffo come pochi. Impegni vari, scolastici e calcistici, tengono la Bella lontana dalla gara sociale, senza tifosi mi sento davvero sperduto. La molla scatta non appena scorgo l'amata divisa bianco verde della mia pantera preferita: Marco il Campione era dei nostri già nell'uscita brianzola, due chiacchiere con lui sono la botta che mi serviva.

Inizia a far caldo ma lo sparo é impietoso: nel primo giro formiamo un bel quartetto con Marco, G. e un altro giovanotto della squadra, poi nel secondo G. prende il largo; calore soffocante che quasi non si respira, tengo il passo e vediamo quel che succede. Saper dosare le forze é la cosa più dura su questo percorso. Nel terzo, mi accorgo che il mio vicino di corsa aveva condiviso con me le ultime fatiche lacustri, lo saluto e le forze tornano a farsi sentire. Passo G. e un paio d'altri nella salita finale, poi un bello sprint nel lungo rettilineo, ma la Michetta che Barcolla ma non molla ne ha più di me, chapeau!
Finisco disteso nel prato, boccheggiante all'ombra della siepe.

In crescita, grazie alla famosa gita brianzola, ma pure gli altri non scherzano e, nonostante il PB, sono soltanto 14.mo:
  • 2 giugno 2009: 26.mo/94 (MM40), tempo 30.27
  • 2 giugno2010: 12.mo/103 (MM40), tempo 29.01
  • 2 giugno2011: 19.mo/116 (MM40), tempo 29.17
  • 2 giugno 2012: 14.mo/97 (MM40), tempo 28.40
Pare poi che, a detta dell'esperto compagno e amico che adesso se la corre in un 30 basso, a suo dire allenandosi solo con passeggiate sui monti, io non mi ci impegni, che corra troppo sciolto e in agilità. Se questa é l'impressione che do mentre trascino la lingua in cima al colle, ben venga.

domenica 27 maggio 2012

Finalmente MoMoT

Non pensavo lo fosse, invece era davvero un trail, il mio primo trail: boschi, stretti sentieri, discese fra pietre e solchi scavati dall'acqua, pozzanghere e numerosi guadi da passare senza guardare a dove si mettono i piedi. E molti campi e prati da attraversare su sentiero. Bello, divertente, ma un modo tutto diverso di correre: ancora devo decidere quanto lo senta mio.

Io e Andrea cerchiamo la sintonia strada facendo: lui si porta dietro una tendinite che va e viene, io i soliti dubbi di sempre. Partiamo 44.mi e, tempo 12 km, abbiamo passato tutti quelli davanti a noi (principalmente coppie femminili e miste): stiamo appaiati lungo la strada, Andrea guida nei boschi alla ricerca dell'appoggio migliore. Si ride anche, si respira aroma di sambuco, si inizia a scavalcare muri improvvisi che un paio di volte ci costringono al passo.

Godiamo l'ebrezza di un paio di km al comando solitari, poi i due vincitori ci passano al gran galoppo, decisamente un altro passo, ma il tendine inizia a fare le bizze e il ritmo ovviamente cala. Alla cronoscalata che porta a Cima Coppi chiedo e ottengo un permesso speciale, non riesco a vederlo soffrire, non so come aiutarlo. Se non sbaglio, faccio anche il miglior tempo individuale, per quel che conta: la classifica è sempre di coppia, siamo 62.mi.

Il socio mi appare in cima molto provato, ma è stoico e di mollare non se ne parla: in discesa mi dà paga e ripassiamo la mitica Casiraghi, cioè, lui la passa in discesa, a me tocca rimettermi a pedalare in salita per farlo. Lo recupero in tempo per arrivare assieme al Maggioni, poi ci si catapulta al traguardo passando un'altra coppia in forte crisi, si guada un profondo torrente per un bel 20 metri, Andrea fa in tempo a beccarsi una storta, si salutano i miei amorini in urlante attesa in cima al campo, poi si finisce in bellezza. Terza coppia a passare la linea d'arrivo, poi ottavi nel conto finale.
Emozionante, no?

(e trail si aggiunge alla tag cloud)

mercoledì 23 maggio 2012

La sanno lunga

La sanno lunga gli spilungoni biondi d'oltralpe, inutile prenderli in giro per i calzettini di cotone bianchi, nella vita sono altre le cose che contano.

Di ritorno dai cosiddetti mondiali di montagna, un argento a squadre nel cassetto (la Bella, con merito), gli occhi ancora colmi di immagini di campi di fragole e asparagi, di cicogne e casette senza recinzione, di distributori di metano, di cameriere gentili e (fin troppo) pazienti e, in generale, di un mondo apparentemente semplice e sensato. Un universo parallelo, insomma.

La gara, come dissi al socio, conferma che non ho le gambe per 800 metri di dislivello senza interruzioni di sorta. Non ho il ritmo della salita, corro un po' sulle punte e un po' a casaccio, mi stanco e mi fermo a camminare in mezzo al bosco, mi lascio possedere dai pensieri negativi, recupero un poco nel tratto pianeggiante e, nel finale su stretto sentiero boschivo e sconnesso, l'improbabile Uwe, gigante giallo dalla corsa pesante, mi passa all'ultimo tornante e conclude davanti camminando gli ultimi 400 metri.

Una bella gita, una vacanza stra-meritata ma poco da dire sul piano atletico. Un sacco di dubbi per domenica, ma al traguardo ci si arriva comunque.

martedì 15 maggio 2012

Fiume e Monte

Ripeto: non sará una passeggiata. Organizziamoci con le famiglie perché ci facciano trovare un bel plaid apparecchiato verso il km 25. Io al 23 ero in cima al monte e ne ho visti di santi, di ogni forma e colore.


Legenda:
  1. scarpe A2: asfalto, in lieve discesa piú la botta di vita del GPM del Grand Prix del Sebino
  2. sentiero, lungo il canale
  3. asfalto e poi girotondo fra i filari e poi asfalto
  4. scarpe trail: salita, asfalto
  5. salita, sterrato sconnesso (niente radici, molte rocce stratificate e sassi instabili)
  6. discesa, sterrato (un po' piú compatto)
  7. discesa asfalto
Fatto, ma che stancata!

lunedì 14 maggio 2012

Se dici sedici

Se ti offri spavaldo alla squadra che squadra non é, giusto per provare a correre un'ora sul tartan e respirare l'atmosfera altrui, e prometti un sedici che non arriva, beh, ci fai mica una bella figura.

Hai voglia di parlare, riparato dentro "l'unico tendone semivuoto" della festa, di vento bastardo, di gongolarti dei complimenti dei redattori che a tutti regalano un hai fatto una grande gara, ma anche l'altra mattina hai toppato. Almeno, dal punto di vista puramente agonistico.
Per il resto, bella gente e bella festa, un'esperienza da fare e da suggerire: sarebbe stato ancor meglio avere il tempo di godersela piú a lungo, di conoscere, applaudire e sostenere anche gli altri 23, ma gli impegni familiari hanno avuto la meglio. E il sonno. Peccato.

Sono un fottuto mercenario, egoista, strafottente e mi piace vincere facile. E corro in pista col GPS, che alla fine mi segna ben oltre i 16, ma il foglio ufficiale dice 15 e 6, anche se in soli 59 minuti. I prossimi che vorrano invitarmici ora lo sanno. Io accetteró.

lunedì 7 maggio 2012

Bracco

Che belle le Non Competitive, che figata la UISP, e pure i loro simpatici, allegri, capaci e disponibili giudici!

La Donne di Fiori Race, corsa tutta la femminile, non decolla neanche quest'anno (per forza, la pubblicizzano come peggio non si potrebbe): poche concorrenti attraversano il lago sul battellino messo a disposizione dall'organizzazione, ma cosa si potrebbe chiedere di meglio? Sono tutte bellissime le concorrenti, che partono puntuali per il lungo, duro giro dell'isola, compresa l'abbondante perlustrazione delle colline piú interne.

Noi segugi si esce dalla gabbia con 10' di voluto ritardo: l'ordine é non superare la prima donna, e non sarebbe comunque facile nei 12 chilometri circa di strada. Lo scarno gruppetto si butta dietro le prede con apparente calma, ma tutti abbiamo in mente l'obiettivo di raggiungere almeno la nostra dolce metá. Alla prima salita faccio il vuoto e inizio a elogiare le prime concorrenti raggiunte: alcune ringraziano, altre tacciono, quasi tutte vorrebbero azzopparmi sul posto. A Siviano nessuna notizia della Bella e la strada ancora sale, verso l'ignoto: mai viste prima queste strette stradine solcate unicamente dai ciclomotori dei locali, che salgono e curvano e non se ne vede la fine.
Raggiungo la mia Bella verso il quinto o sesto, manca poco allo scollinamento. Saluto e proseguo con minor ardore, che la salita di ieri inizia a farsi sentire. Faccio giusto in tempo a complimentarmi con un'altra dozzina di partecipantesse e taglio con un po' di vergogna ma senza troppa fatica con un tempo di 2' inferiore alla prima della classe.
Ma che bella giornata.

Viva Loro, viva la Uisp.

Maddalena un anno dopo (ter)

  1. 2 maggio 2009: 109.mo su 293 (categoria: 21/62), tempo 45.06
  2. 8 maggio 2010: 75.mo su 356 (categoria: 21/78), tempo 40.48
  3. 7 maggio 2011: 41.mo su 314 (categoria: 12/53), tempo 40.32
  4. 5 maggio 2012: 38.mo su 404 (categoria: 11/82), tempo 39.47
Piove a dirotto fino allo sparo, partenza a freddo e in piena mischia. Poi smette, il clima sarebbe quasi ideale ma ancora non conosco il ritmo della salita. Buone sensazioni fino alla fine, anche se G. mi passa anche quest'anno prima dello scollinamento. La testa regge, poi si allunga il passo, supero e vengo superato, ma taglio strafelice under 40'. Cool!

Scendo a recuperare la Bella, che migliora di oltre 2' il tempo 2011, litigo con un giudice FIDAL che mi vuole cacciare mentre Le faccio compagnia, e sono giá pronto per una domenica da bracco.

venerdì 4 maggio 2012

Per farcela ce la faremo ...

... e forse ci divertiremo anche, ma sará un sofferto divertimento, non certo una passeggiata tutta da ridere. Resta una sola incognita, in tutto questo: ma dove cacchio si trova Montevecchia? Un sopralluoghino?

Lieto di averTi conosciuto di persona, Mr F, e grazie per i sorprendenti Lagoni. Appena ho tempo ci iscriviamo anche noi, ma solo per la spremuta di malto finale, le sberle riservale per l'altro spilungone :)

PS: grazie si fa per dire, che se non c'ero io a mostrare la via del rientro, a quest'ora te ne stavi ancora a caccia di ranocchie ;)

6 righe e 2 faccine, non ditemi che non sono stra-giovanile.

lunedì 30 aprile 2012

Spensierati

Le gemme del faggio, fino a venerdí sera appuntite come chiodi, il giorno dopo si sono svegliate tutte insieme: la Natura fa miracoli, assorbe i nostri insulti e ci sputa contro mazzi di rose. Morbide foglie purpuree, pelosette il giusto, ne segnano ora la chioma. Che bella cosa, la normalitá.

A Monasterolo danno la prima Scarpinata al lago, qui in provincia una delle solite FIDAL battagliere: non c'é nemmeno da chiedersi dove si andrá, io e la Bella.
Il lago é sempre un bel vedere, si scoprono sentieri sempre nuovi, mica facili tra l'altro. Siamo reduci dai 25 della S/L, ma i 15 di oggi (17, da volantino) sono ben piú tosti. Per questo li facciamo insieme: ogni tanto io prendo il largo e allungo fino al termine della salita, poi l'aspetto paziente e si riparte. Il bosco, il lago, la gente allegra, i bambini e la competizione dimenticata altrove, che altro potevamo chiedere?
Persino il tempo ci dá una mano: inizia a gocciolare solo dopo l'arrivo, al momento di assalire il pan-nutella.
Ma non sono un fan della crema alle nocciole, lascio in piazza la Bella e riparto per un giro dei Passeggini, promesso. Ma passeggino porta con sé ricordi faticosi, al bivio prendo per il Corto (7K teorici), che segue il percorso del Lungo e del Medio (11K teorici), con il quale alla fine si fonde per errori di segnalazione. Mai errore fu piú gradito: me li gusto tutti quei 9K reali, zigzagando fra i tapascioni e i passeggini, spaventando i germani nei canneti  e tirando nei brevi tratti liberi. Spensierata libertá, impareggiabile felicitá!

Dal prossimo mese ci rimettiamo in riga. Ogni tanto é bello rimettersi in gioco, specie se riesci a mettere in fila alcuni di quelli che si prendono troppo sul serio ...

mercoledì 25 aprile 2012

Coretti

Il Re dei Boschi, in attesa di conquistare le Vigne, al telefono mi rinfaccia una mancata accentazione bresciana. Gliela faccio vedere io, sul percorso dei Lagoni. Che poi, a pensarci bene, possiamo anche farla davvero.
Lui, invece, mi ricorda quel cugino di mamma emigrato in Pièmonte, Federico l'Enorme. Appena ha parlato, la memoria ha travasato immagini di dolcetti alle nocciole, damigiane e fiatate al barbera. Taglia extra large, me lo ricordo perennemente sdraiato anche quando stava in piedi. Una prece.

Sull'altra linea, il redattore podistico mi conferma un 5-6 per la mattina del 13. Anche stavolta mi sono lasciato trascinare. Maledetto istintivo, ancora non mi capisco.
Ad ogni modo, sarà un bel test biologico.

Oggi, tabella di marcia riveduta e corretta alla luce delle (per me) recenti rivelazioni. Celebrazioni di paese, ascolto commosso di obbellacciao cantato dai miei piccoli corridori, gita in bici con annesso picnic e, in serata, corsetta sul monte sperando che il Favonio arrivi ed asciughi.
Qualche dolorino alla testa del perone mi suggerisce un nuovo cambio di gomme.