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martedì 26 aprile 2011

Nonno superman

Secondo il calendario FIDAL provinciale, dal 1 Maggio al 4 Giugno inclusi dovrei partecipare a 2 serate in pista (1500 e 3000), 1 maratonina, 4 gare brevi su strada e 2 di montagna: una strapazzata non da poco per noi vecchietti delle categorie Master ... e l'orto chi me lo cura?

Per necessitá di convivenza e di sopravvivenza, applicheró la regola del 50 e 50, concedendo una domenica alle corse ed una a rincorrer stambecchi e piantar pomodori: spiace che un'intera stagione di corse sia concentrata nel giro di sei settimane, ma non posso fare diversamente.

Inoltre (e qui miei fan si strapperanno i capelli ed i miei avversari esulteranno), un paio di corse provinciali saranno comunque scartate per impegni personali: il 15 si visita la Lorena e il mio compleanno lo voglio passare al fresco.

martedì 19 aprile 2011

"Hai da accendere?"

D'accordo, non avevo nemmeno attraversato il marciapiede e non ero ancora sudaticcio, ma la divisa era inequivocabile, devi proprio essere in astinenza da nicotina per fermare l'auto sul provinciale e farmi simili domande.

E poi, vi sembro il tipo?
(metto sotto "news", ma forse dovrei inaugurare "incontri")

domenica 17 aprile 2011

Chiamale se vuoi emozioni

I bambini che corrono il minipercorso accompagnati da Gianni Poli.
La partenza dal paese della Bella: ultima tappa il bagno dei suoceri ...
L'arrivo nel paese dei nonni paterni.
La strada tutta per noi, le auto nei garage.
La gente entusiasta a bordo strada: applausi per tutti.
Il calpestio sordo nelle gallerie, e il Garmin che si prende una sosta.
Lo zio Gigi a Tavernola: xlui si gode lo show dalla terrazza, io scuoto il berretto.
Lo zio Mario poco dopo: urlo due volte ma non sente.
La temuta salitina di Zu: Gianni parte e fa selezione. Mi accontento.
I bambini davanti all'ultima galleria, con zio e nonno.
Il "Non mollare adesso" del Mister che ci segue in bici.
Un buon 1.18 e poco più al km 21.
Il vento, forte e freddo.
Un sorpasso effettuato nel roccioso tratto finale, uno subito nella salitina dell'ultimo km.
Lo sprint vinto per la posizione 24.
La cugina Laura più esaltata di me.
La gioia della cugina Barbara e dei cuginetti.
L'SMS di mamma che ha sentito la mia intervista in TV.

Un sogno correre sulle strade di casa, e poi mi tocca girare per tutto il dopo-gara con gli occhiali da sole. Anche prima di sapere che, come da copione, avevo acciuffato l'ultimo podio di categoria. Quinto va benissimo, l'importante oggi era salirci.

Trascrivo per i posteri il fondamentale contenuto dell'intervista televisiva, a pochi secondi dal mio affannoso arrivo.
"Lei è?"
"Morto"
"Si, ma come si chiama?"
"Daniele"
"E da quanto tempo sta preparando questa corsa?"
"Da sempre"
"Impressioni?"
"Stanchissimo, bellissimo. Da rifare, l'anno prossimo"

venerdì 15 aprile 2011

Party time

La novitá della corsa sul Lago sta dando i suoi effetti: mai vista tanta gente di corsa come in questi giorni.
Ne ho vista domenica, rischiare la pelle lungo il percorso di gara (non ci sono marciapiedi, la corsa ufficiale é l'unica vera giustificazione per avventurarcisi); ne vedo ogni sera lungo la ciclabile e sbucare da ogni incrocio e dietro ogni filare.
Vien voglia di urlare "ci vediamo domenica", poi mi trattengo.

Mi scappa una forte fortissima voglia di correrci sopra. Me la sto facendo addosso.
(foto da Sarnico Lovere Run)

martedì 12 aprile 2011

Silenzio, parla il fiume

Mentre nella capitale morale si fa la prova bikini, noi scappiamo in valle alla ricerca d'aria buona: che poi lassù ci sono tracce di minerali pericolosi, e forse troppo buona non lo sarà, a lungo andare. Ma al momento è una bellezza.

Nient'altro da dire: sto ancora godendomi il fracasso del ruscello in piena e il luccichio dei mughetti.

Domenica si corre. Al fresco.


lunedì 4 aprile 2011

Sulla Strada del Vino

Sulla Strada del Vino ritrovo il piacere di correre con gioia: bastano due respiri profondi ad occhi chiusi, ad un attimo dallo sparo, e sono un tutt'uno con il verde anfiteatro che ci circonda. E la stanchezza scivola via.

Venerdì arriviamo per pranzo, l'appartamento è confortevole e bello, come sempre qui(*): meleti e vigneti a perdita d'occhio, laghi e ciclabili e sentieri che non aspettano che noi. Peccato che non abbiamo una Kompass, così ci avventuriamo alla garibaldina lungo la Valle della Primavera, che qui sta decisamente sbocciando. Il clima è caldo ma, sotto le fronde in via di popolazione, non ci arrendiamo e raggiungiamo i laghetti a monte. Bella scarpinata di 3 ore, con le amiche pedule che non vedevano l'ora di tornare alla ribalta.

La partenza è allegra, siamo al ritmo del PB ma ancora non conosco il percorso: dal sesto alla linea del primo giro è tutto un saliscendi che affronto troppo di petto. Il lago è in vista ma la strada sembra andare da tutt'altra parte, e continua a salire. Mi appoggio a qualche atleta locale che poi perdo di vista, vado al risparmio nel timore della crisi del secondo giro.


Sabato, pur avendo a disposizione varie alternative di turismo culturale, scegliamo un'altra scarpinata al Monte Penegal: il clima è più accettabile, sotto gli abeti, ma il sole picchia inesorabile anche in altura. Con la scusa dei bambini il ritmo è blando ma a tarda sera le gambe paiono risentirne.

All'inizio del secondo giro mi faccio trainare da un altro atleta che sciabatta sull'asfalto con scarpette troppo leggere, finchè non raggiungiamo un gruppetto davanti a noi. Ogni tanto perdo il passo ma oggi non lascio che la testa vada per conto suo: con un allungo mi ricongiungo e resto con loro fino all'inizio del saliscendi, che affronto con giudizio cercando un passo più corto del solito.
Il finale è selettivo, si arriva alla spicciolata, stanchi, sudati al limite della disidratazinoe ma molto soddisfatti. Anche per la tenuta della caviglia, brava vecchia mia!

Con i primi dieci fuori dai premi di categoria, finisco 19.mo/412 in 1:20:29 e terzo di categoria (su 92!). Salire sul podio così lontano da casa è sempre una piacevole sorpresa.

(*) La domanda è: come mai al mare ti ficcano sempre in topaie striminzite che paghi a peso d'oro?