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martedì 30 marzo 2010

Cellatica un anno dopo

Succinta sintesi comprativa della mezza nei pressi di Brescia.
29 marzo 2009: 67.mo su 278 (18.mo ctaegoria su 69), tempo 1h27:12
28 marzo 2010: 26.mo su 359 (incluse le F) (7-mo su 71), tempo 1h22:09

Da pulcino bagnato e stremato a galletto occhialuto ugualmente stremato.


venerdì 26 marzo 2010

Il lavoro giusto

Ieri al Parco Nord ho fatto due-parole-due con un veterano che si stava preparando per la maratonadimilano, mentre facevamo il recupero fra un km e l'altro di ripetute. Sará che di solito non si conversa con nessuno, ma mi sono rimaste impresse due frasi:
  1. A proposito dei tempi di recupero: "io faccio recupero attivo". E io, al solito, alla quando sono pronto riparto
  2. A proposito del ritmo delle prove: "se sto andando troppo forte, vuol dire che sto facendo un altro lavoro". Lavoro? Se lo sapevo che stavo lavorando me ne restavo in ufficio
Non staremo diventando troppo seri?

One more, please

Domenica terza mezza dell'anno, undicesima nella mia breve carriera.
Spero di arrvarci preparato, é una corsa che lo scorso anno mi ha tagliato le gambe per via del freddo inatteso (piovve per tutta la corsa) e per la seconda parte del circuito da 10k che e' in lieve salita (cosí come la prima parte é in lieve discesa). In questi giorni di inizio primavera mi sono preparato come segue, al solito un poco alla carlona:
  • Domenica 21, non competitiva di circa 7km, chiusa in 25' netti (quasi 3.40/km di media): devo ancora farci il callo a queste gare corte in cui non si prende mai fiato, comunque il Bosio mi ha dato solo 3', poteva andare peggio.
  • Martedí uscita di lungo in pausa pranzo, circa 13km in poco meno di un'ora tra le colline dietro casa. Ritmo accettabile, ma anche una vaga sensazione di stanchezza mentale sin dai primi passi.
  • Mercoledí al Parco di Monza con due colleghi che mi mollano venti metri dopo il parcheggio, accusandomi di SpeedyGonzaleggiare ... Faccio un giro solitario da quasi 6k in 25', con una specie di allungo nell'ultimo km segnato sull'asfalto nuovo (ma non riesco a prendere il tempo: c'era la traccia iniziale ma non ho visto quella finale!)
  • Ieri, giovedí, 4x1k al Parco Nord, con poca voglia e quasi solo per dovere: 3.27, 3.25, 3.23 e un 3.33 finale dovuto al mio litigio coi bottoni del cronometro (no GPS)

Oggi e domani pausa, mi carico di carboidrati e mi preparo per scaricare la tensione settimana prossima, fra Parigi e la Normandia che ci aspettano giusto dopo la mezza. Chissá come faremo a correre lassú: certo che una foto mentre corro con Mont St. Michel alle spalle proprio mi manca.


mercoledì 24 marzo 2010

La lobby del Dottor G.

Un paio di articoli, apparsi recentemente sui magazine online, individuano i rischi (touch wood!) che corriamo noi over 40 inseguendo di corsa il sogno dell'Eterna Giovinezza:
  1. Repubblica, 15 marzo
  2. QNM, 21 marzo (QNM non ho proprio idea di cosa sia, l'ho beccato con Google ma è un articolo che hanno scopiazzato da un'altra fonte: l'incipit è lo stesso di quello di Repubblica, fantasia canaglia!)
La Grande Lobby del Dottor Gibaud ci vuole quindi in pantofole?

giovedì 18 marzo 2010

La prima volta non si scorda mai

Oggi pausa pranzo lunga al Parco Nord, i sentieri affollati da corridori che immagino stiano lustrando caviglie e polpacci in vista della Stramilano. Forza ragazzi, ma lasciatemi un poco di spazio: le ripetute mi piace cavalcarle in mezzo alla via!

Inizio presto, al solito senza tanto riscaldamento e zero stretching, e indovino un 1500 in 5.07. Corro a vedere il mio PB e scopro che, nel mio unico 1500 in pista, in quella batteria di terza serie dove ho staccato tutti a 300 m dall'arrivo, avevo chiuso in 5.08 ...
Il secondo giro é di soli 1000 e non voglio forzare troppo, in questo verso faccio sempre piú fatica, come se ci fosse una leggera salita che mi rema sempre contro: 3.24 e va bene cosí.
Un altro 1000 prima del 1500 finale, stavolta in favore di pista, nel mio verso preferito. L'occhio mi scappa sul crono ad ogni tacchetta dei 100m, e sono sempre attorno ai 20". Alla curva finale, con annessa salitina (e me la cavo bene) e discesina (e me la cavo senza strafare), faccio il massimo perché sento che quello che sto per chiudere é il mio primo 1000 sotto i 3.20: e infatti é un 3.19 che mi ricorderó per un bel pezzo.
E che pago subito dopo: gambe legnose, fiato zero, un puntino di  irritazione ad una coscia e ai 1000 sono giá scoppiato a 3.38, spengo il motore e mi incammino fino al parcheggio.

domenica 14 marzo 2010

Il rumoroso silenzio della folla altrui

Nel primo pomeriggio di oggi ero in fase di esplorazione domenicale lungo un percorso che avevo in parte seguito con la mia bella, quando mi sono infilato su un tratto di strada in decisa salita che dovevo condividere con una gara ciclistica di ragazzotti. La folla radunata ai bordi della strada era veramente numerosa e variopinta: immagino fossero per la maggior parte parenti e amici dei corridori, comunque era un bel vedere.
Al mio primo passaggio, con relativo scollinamento dal GPM, non hanno fatto molto caso alla mia presenza ma poi, quando dopo una trentina di minuti ero sulla via di casa, attorno a me ho sentito un rumoroso silenzio: giuro che non volevo rubare la scena ai vostri diletti ciclisti (anzi, continuavo a guardarmi dietro per assicurarmi che non mi azzanassero alle caviglie), volevo soltanto tornarmene dai miei cari sano e salvo!

Comunque, scherzi a parte, credo di aver corso entrambi i versanti della collina in un ottimo tempo: il timore che il silenzio mutasse in un coro di risa per il runner scoppiato mi ha fatto andare a tutta.

Una bella domenica, alla fine. La Brescia Ten puó aspettare.

Ritorno alle origini

Abbiamo gareggiato per 4 domeniche di fila, fino alla debàcle di Verbania. Ora ho bisogno di ossigeno, di riempirmi gli occhi di natura e le orecchie del suono dei miei passi.

Dopo una settimana passata quasi da fermo (un'uscitina fra i campi martedì con la mia pupilla, buoni sia il panorama che la compagnia; un'uscitina coi colleghi venerdì, utile solo per socializzare), ieri mi lancio in solitaria alla ricerca di me stesso. Lo trovo ripercorrendo il giro che facevo ogni tanto, prima di iniziarmi alla canotta gialla e blu, quando ancora mi accontentavo di finirlo, il giro da 6.4km scarsi.

A metà strada, quando inizia la salita, parto con 3 ripetute da 300 su pendenza del 6% (3.47, 3.38 e 3.35/km), poi scendo dall'altra parte e, con i filari che mi osservano da entrambi i lati della strada, risalgo per altri 300 al 4% (3.51, 3.36 e 3.41/km), infine chiudo in mezzo ai filari stessi, cercando una striscia non coperta dai tralci appena potati: sono giusto un 120 metri in leggera salita, che imposto come un Bolt dei poveri con ginocchia alte e busto in avanti. Mai stato un velocista, ma il vento tra i capelli oggi sibila un bentornato.

E aspetto ancora la primavera.

martedì 9 marzo 2010

Consigli per gli acquisti

Correre, di J.Echenoz.

Certamente é un po' breve il resoconto sportivo del nostro eroe, ma non é la Gazzetta, questa: il ritratto dell'uomo forse é un tantino romanzato, certi dettagli forse sono da verificare; ad ogni modo, monta una rabbia nel vedere come un simile campione, un vero talento naturale, sia stato limitato e infine umiliato dal regime cumunista.

Grande Emil, insuperabile anche nelle smorfie!

domenica 7 marzo 2010

"La mezza piú bella d'Europa"

Cosí almeno recitava lo speaker stamattina, mentre noialtri si combatteva il vento freddo cercando riparo nei bar o prolungando il riscaldamento.
Purtroppo, a Verbania il vento era accompagnato da un cielo velato che lasciava trasparire ben poco delle bellezze paesaggistiche. Qualcosa si é intravisto e, per me che non conoscevo i posti, devo ammettere che sono certamente degni di un ulteriore passaggio a velocitá piú umana.

Magari, con un clima migliore avrei anche fatto meglio dell'1.21.38 (realtime) con cui ho riempito la 64.ma casellina della classifica (10.mo di categoria: non mi capita spesso nelle ben + agguerrite corse provinciali!); se il raffreddore dei giorni scorsi non mi avesse ridotto la capacitá polmonare avrei inzozzato di meno le strade del mio muco giallo; infine, se nell'albergo dove abbiamo alloggiato, l'unico con dei posti liberi, non ci fossero stati dei materassi anni 70, con molle che si infilavano in ogni dove, mi sarei fatto una bella dormita e mi sarei presentato senza mal di schiena.
Ad ogni corsa la sua bella lista di scuse ...

Rimane qualche margine di miglioramento prima di raggiungere il limite fiosiologico. Nessun rimpianto, non si tratta di un fallimento totale:
- PB sulla mezza (-21")
- PB sui 5k (a memoria, é la seconda volta che me la cronometrano ...)
- PB della mia bella (1.50.16, il muro si sta per abbattere)

E stasera speriamo di dormirci sopra a lungo.

sabato 6 marzo 2010

Tempismi

Mai un malanno quest'inverno ed ora, ad un giorno dalla prima vera mezza dell'anno, un raffreddore vigliacco che mi smoccola giallamente dal naso, per non parlare del mal di testa che ci dormo male ed i pensieri del lavoro che non se ne vanno e la sveglia che mi suona troppo tardi quando oramai sono in piedi da un pezzo.
Niente ripetute in giardino, oggi, l'orto può aspettare; niente calci al pallone col mio beneamato erede, relax ...

E, per finire in bellezza, magari ci andiamo stasera sul lago, un cavolo di B&B lo troveremo no? Che ci risparmiamo le 2 ore di auto domattina, la schiena ne sarà riconoscente.

PS: cmq, son sciupà, le ultime ripetute (4x1000 a 3.30/km) dicono: gambe di legno, forse ti sei giocato i jolly troppo presto. Si potessero rinsavire per decreto, vuoi che non ne farebbero uno anche per me? Costano un cavolo e rendono bene.

lunedì 1 marzo 2010

Cross di Valcamonica

Ieri, ultimo cross stagionale in ValCamonica, riassumo velocemente.

Giornata grigia ma non piovosa, nonostante le previsioni avverse. Buono il colpo d'occhio sulle vette che circondano la valle: ci si cimenta nel citare il Pizzo Badile e si ammira la Concarena che si staglia giusto sopra le nostre piccole teste, indifferente al nostro brusio.
Concorrenti meno numerosi del solito: la lunga trasferta in valle ha lasciato a casa molti di quelli che partecipano al Campionato Provinciale. Pazienza!
Bel percorso, in mezzo ad un prato concimato, come si conviene ad una corsa di cross: qualche pendenza ma senza esagerare; i soliti tornanti, stavolta in discesa. Un poco ripetitivo, casomai: un giro piccolo e 3 grandi significano passare 4 volte dal traguardo, é difficile regolare le forze, soprattutto quelle mentali.

Alla partenza, atmosfera da ultimo giorno di scuola: lo scazzo impera fra gente che scherza, giudici che impongono un ulteriore allungo prima del via (??), insomma una bella atmosfera.
In me, evidentemente, lo scazzo dura anche troppo: il giudice pistolero spara e quasi non me ne accorgo, parto poco dietro la linea tracciata con la segatura e, nel giro di 100 metri, sono quasi tra gli ultimi.
Non sono competitivo, non mi interessa la ressa e supero solo quando quello davanti a me va troppo piano. Dare l'anima non fa per me.
Com'é, come non é, tengo il mio ritmo giro dopo giro e porto a casa un buon 28.mo posto (su 115), 6.o di categoria (su 34), correndo i 5.75 km in 22.25 (a 3.53/km, l'ultimo a 3.50). Soprattutto, riduco ad una manciata di secondi, 13 per la precisione, il divario dal grande Gatti, che si riprende con gli interessi gli 8 che gli avevo dato ad inizio Gennaio.

Finisce per ora la stagione del Cross, sintetizzo i miei pensieri al riguardo:
  1. Le corse sono molto brevi, i percorsi ripetitivi e troppo stretti all'interno di un minuscolo fazzoletto di terra.
  2. Le scarpe da cross mi danno i brividi. Troppo leggere, poco protettive, sento i piedi che vanno per conto loro. Se il percorso é sconnesso come capita sovente, la paura di farmi male mi accompagna per tutta la corsa.
  3. Devo lavorare sulle salita: incredibilmente, sono andato meglio in discesa, oggi!
Per fortuna é finita e siamo sopravvissuti! Ed ora pensiamo a domenica (ma non troppo: é da un mese che la mattina non riesco a sentire la sveglia delle 6.38: mi sveglio sempre prima ...).