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venerdì 3 marzo 2017

So Long, and Thanks for All the Fish

Nic dice che glielo devo, un ultimo saluto alla Mara

Giusto un ciaone, che quei giorni di fine novembre sono oramai un ricordo lontano. Rimbocchiamoci le maniche e rivanghiamo, che è quasi primavera.

Otto settimane di sacrifici, secondo alcuni, di svago sfacciato e senza ritegno secondo me: dall'esordio sui 30 in discesa (ottavo, pur senza fondo), passando per quel giorno del lavoro da 20L+10RG sotto la pioggia, fino alle numerose traversate del Parco di Monza, non un solo giorno mi sono sentito costretto a farlo. Volevo e mi andava, punto.

E poi, quei due giorni. Gli Uffizi, Piazza della Signoria, la panza piena di mio figlio, lo shopping delle ragazze, un bel viaggio in treno e infine gli amici ad aspettarmi al deposito borse.
Un aiutino, per non partire troppo indietro, una gioia esplosiva che si legge negli occhi a tutti e quattro, quasi cinque. Un abbraccio, buona fortuna e buon viaggio, ragazzi!

Una corsa ben riuscita, testa e gambe in sintonia in una giornata fresca ma asciutta, inseguito dai miei amorini lungo il percorso. E qualche tollerabile pecca: una sosta ai bagni del 25, un piccolo rallentamento negli ultimi 2 per chiudere poi centesimo, facile da ricordare, un secondo oltre la soglia prefissata. La minima.



Ma non chiamatemi maratoneta.
Addio.


mercoledì 29 giugno 2016

Svogliato

Non ne ho più?

Non posto da secoli, non trovo il tempo e tanto non saprei che dire. Mi pare che gli altri abbiano già detto tutto.
Corro poco e male, i Saltato si sprecano sul mio account di Garmin. Non se ne esce.
Notwithstanding, mi pare di star bene, nessun infortunio serio, dolorucci accettabili e da mettere in conto. Sarà il logorio, carenza di ferro o di verve, che ne so.

Spero sia il solito periodo no che ne precede uno si, l'autunno porta le foglie a cadere e la mia corsa a migliorare. Vedremo, per quel che conta.

Peccato perché si era chiusa bene l'annata (aspettare Luglio per dirlo fa tanto brutto?), ed inaugurata al meglio la nuova divisa. Vedremo, come sopra.
  • 06/01/168 MEZZA MARATONA SUL BREMBO, DALMINE (BG) 1:17:11
  • 29/11/15 LA MEZZA DEL GARDA, PADENGHE SUL GARDA (BS) 1:17:14 
  • 08/11/15 MARATONINA CITTA' DI BUSTO ARSIZIO 1:17:06 
  • 11/10/15 19° 5 CASTELLI BEDIZZOLE HALF MARATHON 1:17:55
Tutti i numeri qui.

mercoledì 15 aprile 2015

E-venti

Non saprei che altro dire.

Sotto i 79 per la Befana, e per Daniele (l'altro):
Dalmine, 6/1/15: 32.mo/865 (2/159), 1:18:52

Una giornata troppo perfetta per rovinarla con il tempone:
Treviglio, 22/2/15: 75.mo/846 (11/145), 1:20:35

L'anniversario con Nic, la prima volta oltre le colonne dell'Expo:
Vigevano, 15/3/15: 29.mo/1361 (3/294), 1:20:41

E venti, appunto:
Cellatica, 12/4/15: 25.mo/520 (1/90), 1:20:00,45


martedì 21 ottobre 2014

Lost in the fog

Mi spiace che non sia pb, cmq 3.45 di media alla tua età è tanta roba!!!

Nebbia sul Torrazzo, il Torrone nel pacco gara, nessuna traccia dell'altra T.
A Cremona per una gita solitaria, senza punti di riferimento in gara, una corsa fra l'inattesa nebbia padana e la terribile afa di questa fine estate senza fine.
Capisco subito che non è giornata, ma chissene: per quest'anno sono decisamente a posto, nonostante l'età. Parto di buona lena nella prima metà, quella più veloce a detta di tutti, ma non scendo sotto i 3.40 pur mulinando le gambette nel nuovo stile "passo svelto, falcata contenuta, piede che non scalcia".
Serve a poco. Dal 12 è un calo continuo, vuoi per l'afa vuoi perché "tanto dove vuoi andare?". Non è che nemmeno gli altri brillino, stamattina, ma mi passano comunque che è un piacere.

Fradicio e grondante detersivo dai pantaloncini, attraverso l'ennesimo gonfiabile nella spettacolare e affollata piazza del Duomo. E se la piantassimo qui?






martedì 7 ottobre 2014

Era tutta in discesa

Anche per la FIDAL sarà sempre una Maratonina B, non è il caso di autocelebrarsi: son capaci tutti, quando il dislivello è tanto favorevole. Quasi tutti, dai.

Conta, come sempre, arrivare in piedi e godersela per quel che si può.
Un pizzico di impegno e di applicazione, un certo auto controllo per non andare fuori giri.
Un paio di lepri a un centinaio di metri, senza ansia di rincorrerle. E lasciale scappare nel finale: vedi sopra al punto uno.

Conosci i tuoi limiti e rispettali. Le priorità son ben altre, e contentati senza troppe menate.

E comunque, i lungofiume a me mi piacciono, e viceversa.

venerdì 3 ottobre 2014

Nelle mani del pazzo

Fermate quel pazzo o qui ci scappa il ...

L'avevo detto io, che martedì era un appuntamento a rischio, e pure insolito giocarsi la pista a due giorni dalle gare. Per i miei soci che gareggiano, sia ben chiaro: per me, un giorno vale l'altro.
Così capita che arrivo in ritardo e perdo la prima volata delle otto, per milleduecento recupero quattrocento. Parto freddo assieme al loro secondo giro, col fiato in gola che non se ne vuole andare giù. Resto in coda, fatico, sudo e al quarto (mio), i due giovanotti prendono il largo e resto con l'altro over 40.
Resistiamo insieme, affiancati in prima, smadonnando entrambi l'impossibile e oltre.
Al termine dei regolamentari, provo a recuperare il primo giro perso, ma da solo non è cosa. Sento il passo lentissimo e c'è buio pesto, ai quattrocento ci penso e ai seicento mi fermo.

Un pazzo, sono.

martedì 16 settembre 2014

Aspetta e spera

Ci sono ancora, almeno all'anagrafe, è che il tempo passa in fretta quando ci si diverte.
E pure quando ne hai poco fra le mani.

Poco da dire alla voce corsa. Qualcosina tra giugno e luglio, incluso l'inaspettato bronzo regionale di categoria, specialità "corsa in montagna lunghe distanze", poi un'infinità di passeggi sui monti. Che fanno bene, comunque e a tutti.

Vediamo se l'autunno porta consiglio. Lo aspettiamo con ansia, anche a costo di uscire spaiati.