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lunedì 28 novembre 2011

In conclusione

Padenghe sará una delle ultime dell'anno, promesso.

Io e la Bella arriviamo al Castello, come sempre, a due minuti dallo sparo: mettersi a rincorrere il migliaio di persone che mi stanno davanti é pura gioia per me, che abbuffata! Al secondo km ho giá fatto quasi tutto il lavoro di selezione e comincio il tiramolla tra un gruppetto e l'altro. Vedo davanti a me il settimo dell'Alpin Cup, che peró non riusciró ad agguantare. Passo la Maria Grazia (santa subito), un paio di compagni in crisi, quindi mi sfreccia di fianco Tito che poi si ferma col gruppetto davanti: sta facendo il trainer, scopro nel momento in cui li aggancio. Li lascio poco dopo, prima che attacchi il tassametro anche a me.

Dall'undecimo in poi pochi sorpassi, quindi mi compare davanti la Ricotta e sento aria di rivincita, dopo che mi ha abbandonato al 18.mo sia a Bedizzole che a Carpenedolo. La passo in discesa verso il 19, poi ne infilo altri 3 o 4, ma é un serpentone infinito quello che mi si para davanti.

Ottantesimo é il peggior piazzamento dell'anno, ma i 50 in prima pagina erano tutti sotto i 77 minuti, troppo per me ora, soprattutto su un percorso tanto ondulato. Contentissimo cosí, ho portato a casa la pellaccia anche stavolta, pur con pochi (e forse sciagurati, come i 4xmille del giorno prima) allenamenti. Ora l'orsetto va in letargo e poi pensiamo al da farsi.

  • 80.mo/1523 (Cat. 22/304)  in 1.19.33 (R.T.: 1.18.54)
Nessuna notizia di MaryStar.

mercoledì 23 novembre 2011

Che rottura

Muratori in casa e bagno inagibile ma, soprattutto, vigilanza pressoché continua in casa. Devo passare dall'ufficio, un paio di giorni a settimana, per cercare una corsetta. Tempi duri.
Come se non bastasse, stamattina provo ad anticipare la manovalanza ma la pulizia del naso sfocia in un rivolo di sangue. Mi tengo il magone e sto a casetta. Riposo pianificato e semi-forzato.

Domenica si va a Padenghe, per dovere e per piacere. Sarebbe un dovere anche la visita al maniero di Marystar, almeno una sbirciatina al museo degli orrori che furono, invece toccherá sgambettare semi-seriamente: pensavo di passeggiarmela ma, la presenza del Campionato Regionale bla bla bla mi porterá a fare qualcosina in piú. Senza esagerare, immagino.

Ma la vera rottura é l'ennesima conferma di un'economia che non va e di cui non si capisce il senso. Il terzo grosso centro comerciale del paese (dal triangolone industriale ai triangolini della spesa facile, un bel cambio di prospettiva) sorgerá sulle ceneri di uno storico impianto. Lo scheletro scarnificato del glorioso passato fa la sua porca figura (*), il presente si chiama Tunisia.

(*) Merita foto che peró non c'é :(

martedì 15 novembre 2011

Alpin Cup

A due giorni dall'arrivo, esattamente nel primo giorno dell'anno zero d.S., ancora non mi par vero. E mi sento spossato e felice di aver dato tutto quello che potevo, finalmente.

Gara bella come sempre, piú affollata del solito ma sempre colma di buone sensazioni. Saranno questi alberi, che invano ossigenano la cittá malata, sará la lontananza dagli impegni militareschi del Team, oppure la presenza amichevole e stimolante dei miei cari e dei colleghi che corrono o tifano con noi. Sará.

La ressa negli spogliatoi mi fa arrivare nel parco a 5 minuti dallo sparo: il tempo di fare due allunghi, salutare la Bella e Cucciolone e sono dietro la linea del via, stavolta in quasi prima fila. Nel giro di 3km individuo il gruppetto che fa per me: i primissimi sono giá distanti, pochi ma imprendibili. Viaggio a scrocco per tutto il primo giro, mettendomi davanti nelle brevi salite dei cavalcavia. Passo Cucciolone, impegnato nel mini-giro da 4 e qualcosa mi dice che stavolta devo.


Nella prima metá del secondo giro il copione non cambia, ma il gruppetto si é ristretto a 3 soli corridori (e scopro solo a casa che entrambi hanno una decina d'anni meno di me). All'ultimo passaggio sul cavalcavia mi pare che il ritmo stia scemando, vedo il GPS che segna un 3'40" di media e, speranzoso, mi rimetto in testa. Ci resto fino alla fine, quando uno dei due mi passa allo sprint, ma che importa: il mio obiettivo non era la classifica ma il maledetto muro.
Scendo decisamente sotto il muro dei 78 con il mio 1.17.32 di realtime, euforico come se avessi vinto abbraccio amici e parenti e divido con loro gioia e sudore.

La consapevoleza cresce: su un percorso nervoso come questo, pieno di curve secche, di lunghi tratti di ghiaietto, di zig zag fra i non competitivi e gli altri frequentatori del parco, di 2 cavalcavia da affrontare 2 volte in ogni senso di marcia, difficile fare di meglio. Su un percorso diverso, invece ...

  • 14 Novembre 2010: arrivo 10/291 (Cat.: 3/58), tempo 1.21.08 (RT: 1.21.04)
  • 13 Novembre 2011: arrivo 6/535 (Cat.: 2/114), tempo 1.17.34 (RT: 1.17.32),


domenica 13 novembre 2011

Sesto a Sesto


Benvenuto nel Club del 77, finalmente e meritatamente. La Nuova Era inizia con buoni auspici. Saranno Lacrime e Sangue, sicuro, ma dobbiamo pur consolarci in qualche modo.

Nota a margine per il mio grande e-lettore: le iscrizioni erano comunque chiuse dal giorno prima, avresti potuto al massimo iscriverti alla Minimaratona di 4K per i bambini (per poi, emulo di Tito, intrufolarti nella gara vera). Alla prossima.