Pagine

domenica 20 febbraio 2011

Se mi danno del salame

Ieri, ultimo allenamento coi ragazzini prima della "gara": simulazione di corsa sulla distanza di gara (600m, vince il mio piccolo erede, sniff), corsetta lenta, esercizi yogi e staffetta finale (su asfalto, causa vigne impraticabili). Bambini sempre volenterosi ma un poco stanchi, comunque pronti per una giornata diversa. Ne parleremo.

Oggi, mezza a Vittuone, giusto all'interno del Parco Agricolo Sud di Milano: lunghi, a volte interminibili viali, canali e piccoli centri (dis)abitati. Bello il percorso, volenterosa l'organizzazione (messa alla prova da un numero di partecipanti forse non preventivato dall'inizio), cordiale il clima che si respira fra i corridori. Peccato che io abbia optato per i calzoncini di Firenze: piove per tutta la durata della corsa.

Io e G., partiti senza riscaldamento ma dalla primissima fila, ci aggreghiamo velocemente ad un bel gruppetto affiatato: ci si dà il cambio a turno, finchè G. non fa lo strappo verso il 15K. Io lo seguo e si chiude quasi insieme: all'ultimo K lui aumenta il passo e mi incita, ma oramai sono decisamente cotto. Lui trova il tempo di passarne un altro prima del traguardo, io approfitto della discesa dal cavalcavia finale per mantenermi dietro i "rivali".
Chiudo 14.mo su 753, 7/313 di categoria (allargata dai 40 ai 49) in 1:18:58. Oramai è un tempo che ho nelle gambe, soprattutto su un percorso piatto come quello odierno. Ed era solo un test ...
Si conclude nell'angusto stanzino del ristoro finale, abbondantemente tappezzato di fette con nutella e cioccolata calda (la Bella ha apprezzato). Premio di categoria: un salame e la stretta di mano del Sindaco.

All'uscita, scambio l'insaccato, che da animalofilo non potrei mai mangiare, con un'altra fetta di pannutella: la volontaria del ristoro si stupisce ma alla fine accetta senza troppe storie. Se lo meritava più di me.

(foto da Andó Corri)

venerdì 18 febbraio 2011

Lavorare nuoce gravemente alla salute

Ne ho le prove, semmai servissero (sono un fan dell Metodo Scientifico Sperimentale).

Prima prova: martedí esco in pausa non-pranzo, un lunghino a scendere lungo il fiume e ritorno. Per l'occasione, un check-up al cuore che la Bella m'ha rubato e attacco il cardio. Per gioco. E vedi che roba: parto che i polpastrelli sanno ancora di tastiera e nei primi dieci minuti la pompetta arriva a 170. A rischio infarto, chiaro. Va molto meglio nella restante ora di corsa, ma me la sono vista brutta.

Seconda prova: ieri esco con Bob e John al Parco, quello grande con le quercione e gli scoiattolini. Il tempo é tirato, mi concedono 30 minuti massimo, cosí, dopo 3 minuti scarsi di accompagnamento, parto per un 5x1. Non voglio strafare, ché domenica ritorno in strada dopo Firenze, ma ho anche poco tempo per i recuperi, che riduco al minimo correndo al massimo. Ne esce una bella corsetta molto sudata, ma la fretta é cattiva consigliera: oggi é andata bene, domani chissá.

Ultimissima prova: anche la Bella, che vive giorni di umore alterno fra le mura d'ufficio, ora si é messa a parlare di PB e si é rimessa a correre per bene. Quando al lavoro le cose vanno storte, ci si mette a correre. Va male, quasi malissimo.

domenica 13 febbraio 2011

Sperando nei novellini

Viene il giorno del secondo allenamento per la Grande Impresa: i partecipanti, anzichè diminuire aumentano e oggi sono 12 i bambini presenti. Aggiungiamo 2 maestre, 2 mamme, 3 fratellini (2 in bc) e un papà alla seconda presenza e ne vien fuori un'allegra sfilata carnevalesca.
Difficile tenere a bada i più allenati, scappano via e non sentono i richiami: ogni tanto li raggiungo e ci fermiamo ad aspettare quelli dietro. Si inventano esercizi, da fermi o al passo, con percorsi di circa 600m fra una fermata e l'altra. Qualcuno inizia a chiamarmi Mister ...
Poi, quando tutti sono belli caldi, giochiamo alla staffetta, prima in strada su un tratto molto breve (3-4 turni a testa), poi in vigna e siamo già sui 100m. L'idea è di un giro a testa ma non si riesce a smettere: il tifo è rovente, si aggregano le maestre, le mamme, la Bella e ci vuole il fischio dell'arbitro per concludere la tenzone. Pari e patta e tutti al passo a ingozzarsi di Gatorade offerto dallo sponsor unico.

Anche stavolta abbiamo violato la regola numero uno: l'atletica è sofferenza, chi l'ha detto mai?

Nel pomeriggio, esco dalla metafora e proseguo con la potatura di rose e alberi da frutto. I germogli sboccerebbero comunque, ma talvolta le piante vanno aiutate ad assumere la loro forma finale. E forse avremo anche più rose.

PS: e che grinta il ragazzino, non ha certo preso dal padre!

sabato 12 febbraio 2011

Ancora in pista

Di scena, le 4x2K con l'amico/rivale G., che dispensa consigli per tutta l'ora di allenamento e io pilucco qua e là e faccio mio a modo mio. La pista è sempre molliccia e mi duole la schiena per il lungo fluviale di due giorni prima: stringo i denti finchè posso ma al terzo mi fermo a 1K. Al quarto passo in testa ma dopo venti metri mi passa borbottando un "troppo lento", al chè gli tengo il passo e chiudo davanti col giro più veloce della sera.
"Siamo pronti per il test di Vittuone", dove lui, anche se nega, proverà a scendere sotto i 78: io mi accontento di quel che viene, non passerò la prossima settimana in religiosa attesa dell'evento.
Pilucco.

domenica 6 febbraio 2011

Corricchiando verso la Grande Impresa

Settimana alterna, manca un obiettivo e non so come impostare i lavori.

Lunedì corricchio piano piano, come mi ha consigliato G., per rigenerare i muscoli dopo i 20K in progressione: sarà che di muscoli ne ho pochi, ma l'allenamento non mi convince per niente. Se non corro come me la sento, mi piace mica.
Mercoledì invento un 11K di fartlek, ma i marciapiedi lungo il Villoresi iniziano a snervarmi. Per non parlare delle auto e dei semafori.
Giovedì altri 11 in cascina: sotto i 4.20/km, ma lo chiamo lento.
Venerdì 5x1K in solitaria, pausa pranzo inoltrata e poche calorie in corpo: il terzo K dice 3.13, indubbiamente a favore di vento.

Infine, sabato la prima tappa della Grande Impresa: allenare i compagni di classe di Giulio e portarli a correre la Marciacorta organizzata a fine mese dalla nostra società. Sarà stato il sole, finalmente alto e caldo in cielo, o il fatto che era anche il suo compleanno e avevamo preparato pizzette per tutti, ma la partecipazione è stata oltre le aspettative: dieci piccole pesti, di varia nazionalità, pronte a rincorrersi e giocare con noi attraverso i vigneti. Emozionante, direi: io e la Bella ce la siamo cavata con mestiere (del genitore, non dell'allenatore) e pazienza, ma sono stati tutti bravissimi, inclusa la piccola tifosa con bc che incitava i mini-atleti con la sua bandierina.
Speriamo di farcela.

mercoledì 2 febbraio 2011

Facciamo progressi

Continua il patto di ferro con l'amico G.: domenica bel progressivo da 20K con parziali sui 5K in continua accelerazione. 4.29, 4.09, 3.55 e 3.52 il passo al km.
Merito suo, soprattutto, io non faccio di queste follie la domenica mattina, nella bassa pianura bresciana con la nebbia che mi fiata sul collo e il raffreddore che non mi ha lasciato prender sonno. Mi sta tirando il collo, lo so. E mi piace.