Pagine

domenica 27 maggio 2012

Finalmente MoMoT

Non pensavo lo fosse, invece era davvero un trail, il mio primo trail: boschi, stretti sentieri, discese fra pietre e solchi scavati dall'acqua, pozzanghere e numerosi guadi da passare senza guardare a dove si mettono i piedi. E molti campi e prati da attraversare su sentiero. Bello, divertente, ma un modo tutto diverso di correre: ancora devo decidere quanto lo senta mio.

Io e Andrea cerchiamo la sintonia strada facendo: lui si porta dietro una tendinite che va e viene, io i soliti dubbi di sempre. Partiamo 44.mi e, tempo 12 km, abbiamo passato tutti quelli davanti a noi (principalmente coppie femminili e miste): stiamo appaiati lungo la strada, Andrea guida nei boschi alla ricerca dell'appoggio migliore. Si ride anche, si respira aroma di sambuco, si inizia a scavalcare muri improvvisi che un paio di volte ci costringono al passo.

Godiamo l'ebrezza di un paio di km al comando solitari, poi i due vincitori ci passano al gran galoppo, decisamente un altro passo, ma il tendine inizia a fare le bizze e il ritmo ovviamente cala. Alla cronoscalata che porta a Cima Coppi chiedo e ottengo un permesso speciale, non riesco a vederlo soffrire, non so come aiutarlo. Se non sbaglio, faccio anche il miglior tempo individuale, per quel che conta: la classifica è sempre di coppia, siamo 62.mi.

Il socio mi appare in cima molto provato, ma è stoico e di mollare non se ne parla: in discesa mi dà paga e ripassiamo la mitica Casiraghi, cioè, lui la passa in discesa, a me tocca rimettermi a pedalare in salita per farlo. Lo recupero in tempo per arrivare assieme al Maggioni, poi ci si catapulta al traguardo passando un'altra coppia in forte crisi, si guada un profondo torrente per un bel 20 metri, Andrea fa in tempo a beccarsi una storta, si salutano i miei amorini in urlante attesa in cima al campo, poi si finisce in bellezza. Terza coppia a passare la linea d'arrivo, poi ottavi nel conto finale.
Emozionante, no?

(e trail si aggiunge alla tag cloud)

mercoledì 23 maggio 2012

La sanno lunga

La sanno lunga gli spilungoni biondi d'oltralpe, inutile prenderli in giro per i calzettini di cotone bianchi, nella vita sono altre le cose che contano.

Di ritorno dai cosiddetti mondiali di montagna, un argento a squadre nel cassetto (la Bella, con merito), gli occhi ancora colmi di immagini di campi di fragole e asparagi, di cicogne e casette senza recinzione, di distributori di metano, di cameriere gentili e (fin troppo) pazienti e, in generale, di un mondo apparentemente semplice e sensato. Un universo parallelo, insomma.

La gara, come dissi al socio, conferma che non ho le gambe per 800 metri di dislivello senza interruzioni di sorta. Non ho il ritmo della salita, corro un po' sulle punte e un po' a casaccio, mi stanco e mi fermo a camminare in mezzo al bosco, mi lascio possedere dai pensieri negativi, recupero un poco nel tratto pianeggiante e, nel finale su stretto sentiero boschivo e sconnesso, l'improbabile Uwe, gigante giallo dalla corsa pesante, mi passa all'ultimo tornante e conclude davanti camminando gli ultimi 400 metri.

Una bella gita, una vacanza stra-meritata ma poco da dire sul piano atletico. Un sacco di dubbi per domenica, ma al traguardo ci si arriva comunque.

martedì 15 maggio 2012

Fiume e Monte

Ripeto: non sará una passeggiata. Organizziamoci con le famiglie perché ci facciano trovare un bel plaid apparecchiato verso il km 25. Io al 23 ero in cima al monte e ne ho visti di santi, di ogni forma e colore.


Legenda:
  1. scarpe A2: asfalto, in lieve discesa piú la botta di vita del GPM del Grand Prix del Sebino
  2. sentiero, lungo il canale
  3. asfalto e poi girotondo fra i filari e poi asfalto
  4. scarpe trail: salita, asfalto
  5. salita, sterrato sconnesso (niente radici, molte rocce stratificate e sassi instabili)
  6. discesa, sterrato (un po' piú compatto)
  7. discesa asfalto
Fatto, ma che stancata!

lunedì 14 maggio 2012

Se dici sedici

Se ti offri spavaldo alla squadra che squadra non é, giusto per provare a correre un'ora sul tartan e respirare l'atmosfera altrui, e prometti un sedici che non arriva, beh, ci fai mica una bella figura.

Hai voglia di parlare, riparato dentro "l'unico tendone semivuoto" della festa, di vento bastardo, di gongolarti dei complimenti dei redattori che a tutti regalano un hai fatto una grande gara, ma anche l'altra mattina hai toppato. Almeno, dal punto di vista puramente agonistico.
Per il resto, bella gente e bella festa, un'esperienza da fare e da suggerire: sarebbe stato ancor meglio avere il tempo di godersela piú a lungo, di conoscere, applaudire e sostenere anche gli altri 23, ma gli impegni familiari hanno avuto la meglio. E il sonno. Peccato.

Sono un fottuto mercenario, egoista, strafottente e mi piace vincere facile. E corro in pista col GPS, che alla fine mi segna ben oltre i 16, ma il foglio ufficiale dice 15 e 6, anche se in soli 59 minuti. I prossimi che vorrano invitarmici ora lo sanno. Io accetteró.

lunedì 7 maggio 2012

Bracco

Che belle le Non Competitive, che figata la UISP, e pure i loro simpatici, allegri, capaci e disponibili giudici!

La Donne di Fiori Race, corsa tutta la femminile, non decolla neanche quest'anno (per forza, la pubblicizzano come peggio non si potrebbe): poche concorrenti attraversano il lago sul battellino messo a disposizione dall'organizzazione, ma cosa si potrebbe chiedere di meglio? Sono tutte bellissime le concorrenti, che partono puntuali per il lungo, duro giro dell'isola, compresa l'abbondante perlustrazione delle colline piú interne.

Noi segugi si esce dalla gabbia con 10' di voluto ritardo: l'ordine é non superare la prima donna, e non sarebbe comunque facile nei 12 chilometri circa di strada. Lo scarno gruppetto si butta dietro le prede con apparente calma, ma tutti abbiamo in mente l'obiettivo di raggiungere almeno la nostra dolce metá. Alla prima salita faccio il vuoto e inizio a elogiare le prime concorrenti raggiunte: alcune ringraziano, altre tacciono, quasi tutte vorrebbero azzopparmi sul posto. A Siviano nessuna notizia della Bella e la strada ancora sale, verso l'ignoto: mai viste prima queste strette stradine solcate unicamente dai ciclomotori dei locali, che salgono e curvano e non se ne vede la fine.
Raggiungo la mia Bella verso il quinto o sesto, manca poco allo scollinamento. Saluto e proseguo con minor ardore, che la salita di ieri inizia a farsi sentire. Faccio giusto in tempo a complimentarmi con un'altra dozzina di partecipantesse e taglio con un po' di vergogna ma senza troppa fatica con un tempo di 2' inferiore alla prima della classe.
Ma che bella giornata.

Viva Loro, viva la Uisp.

Maddalena un anno dopo (ter)

  1. 2 maggio 2009: 109.mo su 293 (categoria: 21/62), tempo 45.06
  2. 8 maggio 2010: 75.mo su 356 (categoria: 21/78), tempo 40.48
  3. 7 maggio 2011: 41.mo su 314 (categoria: 12/53), tempo 40.32
  4. 5 maggio 2012: 38.mo su 404 (categoria: 11/82), tempo 39.47
Piove a dirotto fino allo sparo, partenza a freddo e in piena mischia. Poi smette, il clima sarebbe quasi ideale ma ancora non conosco il ritmo della salita. Buone sensazioni fino alla fine, anche se G. mi passa anche quest'anno prima dello scollinamento. La testa regge, poi si allunga il passo, supero e vengo superato, ma taglio strafelice under 40'. Cool!

Scendo a recuperare la Bella, che migliora di oltre 2' il tempo 2011, litigo con un giudice FIDAL che mi vuole cacciare mentre Le faccio compagnia, e sono giá pronto per una domenica da bracco.

venerdì 4 maggio 2012

Per farcela ce la faremo ...

... e forse ci divertiremo anche, ma sará un sofferto divertimento, non certo una passeggiata tutta da ridere. Resta una sola incognita, in tutto questo: ma dove cacchio si trova Montevecchia? Un sopralluoghino?

Lieto di averTi conosciuto di persona, Mr F, e grazie per i sorprendenti Lagoni. Appena ho tempo ci iscriviamo anche noi, ma solo per la spremuta di malto finale, le sberle riservale per l'altro spilungone :)

PS: grazie si fa per dire, che se non c'ero io a mostrare la via del rientro, a quest'ora te ne stavi ancora a caccia di ranocchie ;)

6 righe e 2 faccine, non ditemi che non sono stra-giovanile.