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martedì 10 maggio 2011

Maddalena un anno dopo (bis)

Ritorno per la terza volta sul percorso della classica corsa in montagna di inizio stagione, un anno dopo. Pur senza grosse ambizioni, senza allenamenti specifici e in una giornata piú calda dell'anno passato (al solito, si parte alle ore 15), ne esce un tempo di poco migliore e un bel salto in prima pagina, con incluso pacco di pasta, latte, wafer e vino in tetrapack (che mancava alla collezione!):
  1. 2 maggio 2009: 109.mo su 293 (categoria: 21/62), tempo 45.06 (5.46/km)
  2. 8 maggio 2010: 75.mo su 356 (categoria: 21/78), tempo 40.48 (5.13/km)
  3. 7 maggio 2011: 41.mo su 314 (categoria: 12/53), tempo 40.32

Quest'anno parto piú deciso, anche se davanti vanno come se non ci fosse il muro ad attenderci: all'attacco del monte prendo un bel passo poi mi imbambolo, come sempre. "Accorcia il passo" dovrebbe essere lo slogan del giorno, ma non mi viene. Inutile, se non ce l'hai non ce l'hai.
Qualcuno mi passa mentre sudo lungo i tornanti e medito di fermarmi, al quinto arriva pure Gianni, che credevo mi fosse giá davanti: "accorcia il passo" ripete anche lui, "vai pure avanti" rispondo io.

Nel tratto finale della lunga rampa ecco un bel baffone over 55, bella corsa da montanaro, e gli tengo il passo, rivitalizzato dall'idea che "tra poco spiana", come tutti vanno ripetendo.
E poi, spiana davvero: pare che solo le mie gambe riescano ad aprire la falcata, cosí ne passo ben 5 nei 1500 metri finali. Chiudo con sorpasso e con una bella curva ("tecnica", direbbe lui) impostata a passo corto e veloce. Finale alla grande per una volta.


Poco altro da dire: bel clima di squadra, bella discesa a piedi in compagnia della Bella e dell'amico Micio, e domani si sguinzagliano i bimbi sui monti. Ne riparleremo.

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