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mercoledì 27 giugno 2012

Crescita felice

Una settimana a mare, quindi. In villaggio, dicono dalla regia, e non ho la forza e il coraggio di ostentare i miei dubbi, di sbattere sul tavolo i miei pregiudizi. Sono stanco morto, Abbiategrasso andrebbe pure benone, basta non si parli di lavoro.

Eppure, sull'isola a noi sconosciuta va tutto benissimo.

La costa settentrionale é frastagliata il giusto, spopolata che é una gioia, basta chiudere un occhio sui frutti appassiti della speculazione edilizia, fortunatamente in rigorosa calce bianca, e poi é tutto un via vai di sentieri che costeggiano l'intera isola, ma per questa volta ci si accontenta ;)

La via del faro resta la preferita: la seguo quattro volte nelle sette uscite mattutine, due volte lo raggiungo dopo una mistica traversata del promontorio (da sud a nord, in perfetta contro-tramontana), una volta ci si ferma a metà per il bagno ristoratore, un'altra si devia a occidente a scoprire una nuova caletta. Altro bagno, in mezzo ai canoisti, anch'essi nel tradizionale costume adamitico.

Aggiungi quei tre giri ad oriente, fra torri di guardia, calette di cui si perde traccia (e ne escono 21 km su asfalto) e che poi si ritrovano nei giorni finali, ed ecco un bel sette su sette. I miei primi 103, non li dimenticheró presto.

E nemmeno la Bella, immagino, che almeno una settantina se li é vissuti tutti, per poi recuperarli nei lauti pasti a buffet: per noi un buon chiletto a testa, bagaglio extra incluso nel ticket, per tutti gli altri, avidamente impegnati a riempire i piatti e i bicchieri in disordinata frenesia, in nome del tanto é tutto pagato, non so proprio che dire.

Protetto dall'ombrellone, mi porto pure a casa un paio di ambiti titoli a squadra (calcetto e pallanuoto) e mi mangio le unghie della mancata vittoria nel torneo di calcio-tennis: prima o poi io e il piccolo ce la faremo. Che squadra! 

giovedì 21 giugno 2012

Il bastardino

Mancano un duecento metri e ci sono, é l'ultima corsa sotto casa prima delle vacanze a mare, meritate aggiungo. Ancora poco e sono sotto la doccia, c'é solo da superare il botolo bianco ringhioso che mi corre contro.
Di solito fugge appena batto i piedi a terra, stavolta devo pure alzare la voce, ma ringhio non molla, mi gira attorno come impazzito. Alzo il piede minaccioso e stavolta si allontana di qualche metro, ma rimane sempre tra me e il mio traguardo di giornata.

Un poco stizzito chiedo ai vicini, che gozzovigliano in giardino, chi siano i proprietari, poi citofono un paio di volte (al primo squillo ovviamente sbaglio il colpo) e infine mi viene incontro un bamboccio svogliato e tutt'uno col suo Algida che, ignorandomi, si dirige verso il cancherino abbaiante e lo richiama a cuccia.

Lo avviso che non é la prima volta, che spesso attraversa la strada assieme al suo compagno di merende, ma non riesco a commuoverlo. Immagino siano le famose distanze fra generazioni, non percepisce il senso delle mie preoccupazioni.

Potrebbe provocare un incidente, e tu saresti il responsabile, lo sai? Gli esce solo uno sconfortante siamo assicurati, al ché abbandono il bastardino e il suo gelato al loro destino.
Che, temo, presto si incrocierá di nuovo col mio.

martedì 12 giugno 2012

Assemblea dei Soci

Foto A. Barbieri (www.podisti.net)

Addì domenica 10 giugno 2012, l'assemblea straordinaria in sessione plenaria dei soci Kikko, Spillo e Furio, supportati dalle rispettive, pazienti Bellissime, delibera quanto segue:
  1. Primo, che il socio Daniele, al termine della competizione denominata Mezza dei Lagoni, si dichiara innamorato del fresco, morbido e umido percorso e non vede l'ora di assaporare nuovamente l'ebrezza dell'attraversamento longitudinale delle pozze d'acqua.
  2. Lo stesso Daniele dichiara insignificante la prestazione personale (8.vo ass., 1° cat.) di fronte all'ebrezza dell'attraversamento pressochè in solitaria della landa boscosa e quasi mai banale dei Lagoni.
  3. Il socio Furio, medaglia al valore per la stoica resistenza alla MoMoT, viene proclamato Socio Cavaliere di Giornata, per la generosità con la quale si è sottratto alla competizione, evitando di generare contrasti tra la truppa. Prosit!
  4. Lo stesso socio Furio viene poi invitato a mai più presentarsi con la triplice combinazione verdolina: scarpe nuove, calze decathlon e cerottone al polpaccio. Inguardabile fighetto! ;)
  5. L'aspirante socio Kikko, prossimo a trasformarsi in Chicco dove c'è un bambino, viene ufficialmente invitato a verificare la compatibilità di coppia alla prossima maratona sebina. Vedi postilla finale per dettagli.
  6. Il nostro Zeman di Lambrate, mastro alchimista riconosciuto e troppo spesso ascoltato, viene ufficialmente invitato a dirigere siffatta marmaglia in vista di un possibile attacco alle notturne asperità della MoRese. La responsabilità morale ricada per intero nelle sue sapienti mani. Le gambe ce le mettiamo noi.
  7. Le tre Bellissime, infine, sono invitate a portar pazienza e a sfruttare al meglio il vantaggio psicologico che avranno nei nostri confronti, che saremo tanto spesso assenti da casa causa le interminabili, massacranti sedute di corsa alle quali ci sottoporremo. Per non parlare delle schiere di massaggiatrici che dovremo arruolare ...
Postilla finale per Kikko: carissimo, siccome al cuor non si comanda, possiamo scegliere una delle due opzioni seguenti:
  1. Io in coppia con te, ma così facendo ci vediamo giusto il tempo di un battito di mani
  2. Io in coppia con la mia Bella, tu con qualcun altro (te lo trovo io, nel caso), e ce la corriamo insieme dalla partenza, legati al polso con lo spago
Postilla speciale per Nic: almeno una prova della salita da Erve ce la fai fare, chessò, una sera di luglio/agosto? L'amico tuo potrebbe pure essere della partita, almeno per quella sera.

domenica 3 giugno 2012

In souplesse

Vengo da una nottata difficile, il caldo, lo stress del lavoro, i vari cavoli nostri che ci impegnano fino a tarda serata ... sono un fantasma che gira per il parco, evitando gli sguardi e i saluti, un brutto ceffo come pochi. Impegni vari, scolastici e calcistici, tengono la Bella lontana dalla gara sociale, senza tifosi mi sento davvero sperduto. La molla scatta non appena scorgo l'amata divisa bianco verde della mia pantera preferita: Marco il Campione era dei nostri già nell'uscita brianzola, due chiacchiere con lui sono la botta che mi serviva.

Inizia a far caldo ma lo sparo é impietoso: nel primo giro formiamo un bel quartetto con Marco, G. e un altro giovanotto della squadra, poi nel secondo G. prende il largo; calore soffocante che quasi non si respira, tengo il passo e vediamo quel che succede. Saper dosare le forze é la cosa più dura su questo percorso. Nel terzo, mi accorgo che il mio vicino di corsa aveva condiviso con me le ultime fatiche lacustri, lo saluto e le forze tornano a farsi sentire. Passo G. e un paio d'altri nella salita finale, poi un bello sprint nel lungo rettilineo, ma la Michetta che Barcolla ma non molla ne ha più di me, chapeau!
Finisco disteso nel prato, boccheggiante all'ombra della siepe.

In crescita, grazie alla famosa gita brianzola, ma pure gli altri non scherzano e, nonostante il PB, sono soltanto 14.mo:
  • 2 giugno 2009: 26.mo/94 (MM40), tempo 30.27
  • 2 giugno2010: 12.mo/103 (MM40), tempo 29.01
  • 2 giugno2011: 19.mo/116 (MM40), tempo 29.17
  • 2 giugno 2012: 14.mo/97 (MM40), tempo 28.40
Pare poi che, a detta dell'esperto compagno e amico che adesso se la corre in un 30 basso, a suo dire allenandosi solo con passeggiate sui monti, io non mi ci impegni, che corra troppo sciolto e in agilità. Se questa é l'impressione che do mentre trascino la lingua in cima al colle, ben venga.