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lunedì 31 maggio 2010

Polpenazze un anno dopo

  • 24 maggio 2009: 117.mo/694  (cat.: 24/132), tempo 01:30:27 (realtime: 01:30:14), passo 4.17/km
  • 30 maggio 2010: 199.mo/799 (cat.: 27/117), tempo 01:25:45 (realtime: 01:25:14), passo 4.02/km
Mattinata inizialmente fresca, anzi addirittura freddina per i miei standard da canottiera, poi l'afa avanza e la corsa me la faccio tutta in gocciolamento: i 62.2 kg di dopo colazione saranno 60.7 al rientro in casa. Bevi bevi ...

Parola d'ordine di oggi: andate tranquilli che mercoledí c'é il GP del Sebino. E tranquilli ce ne andiamo: solo che la gara vale per il titolo di Campione Italiano Assoluto di Mezza Maratona, e i Baldini (bella faccia di uno che se la gode a correre, Lui e pure il fratellone), Bourifa (l'idolo delle mie valli e di tutti noi nonnini bergamaschi), Console (cosí poca, cosí veloce), Paterlini (sempre contenta anche lei, che bevono in quella squadra?) e Rungger (montanara DOC), solo per citare quelli che conosco di volto, loro se ne fregano dei nostri propositi e partono all'impazzata, tirandosi dietro orde di scalmanati in corsa per i titoli societari assoluti. Solo i Master del circuito bresciano, anche loro in attesa del GP, corrono col freno a mano tirato.

Risultato: io vado per la mia strada buono buono, 4.00/km voleva essere e cosí é stato. Da conoscitore del percorso non ho esagerato nella prima metá, non ho provato a rincorrere fantasmi e, grazie al clima meno torrido rispetto ai 35 gradi dello scorso anno, non mi sono piantato nei 6 km seguenti, tutti in salita. Per quel che mi ricordo, solo un corridore mi ha passato, verso il 16.mo km, a parte il marasma del primo km, dove mi sono fatto ingabbiare per bene come sempre e sono avanzato zigzagando fra gli olivi. Per il resto, un sorpasso dopo l'altro, una tranquilla lumachina che é arrivata al traguardo senza infamia e senza lode.
E speriamo che l'affaticamento passi in fretta: stasera corsettina coi bamboccini che accompagnano in bicicletta.

domenica 23 maggio 2010

Errata corrige

3k a Desenzano: 10:05.29 (11.mo su 19)
Devo migliorare i tempi di reazione allo sparo, resto sempre indietro di almeno 1 secondo :(

PS: Duole ammetterlo ma mi toccherà pianificare la discesa sotto i 10' netti. Mi tocca.

sabato 22 maggio 2010

In montagna al mare, botte di fortuna e assenteismi

Ricapitoliamo quanto successo lo scorso weekend a Cerdanyola.

Si parte di venerdí col gruppone dell'Atletica, viaggio tranquillo e nel tardo pomeriggio alloggio all'Ibis, nei pressi della Sagrada Familia e di quello che resterá nella memoria come il suppostone. Per cena, giro in centro passando per il Parc de la Ciutadela: una mezzoretta per scaldare i muscoli (ma le accompagnatrici la definiscono in modo diverso) e pensare al giorno dopo. Al rientro, solo uno é abbastanza lucido da prendere al volo la retta via: da quel momento in poi divento il Navigatore.

La mattina dopo, il gruppo dei giovanotti si raduna alle 7 per una corsetta che doveva essere di una mezzoretta, ma poi, vuoi per il mare, vuoi per la novitá di passare per le strade deserte della cittá assonnata, diventa di quasi un'ora. Forse non il massimo, il giorno pre-gara, ma ottima per lo spirito.
Il resto della giornata, programa libero. Noi che giá conosciamo la cittá andiamo a visitare il Castello: e qui il Navigatore inizia a perdere punti, non si accorge del trenino che, partendo dal metro porta alla funicolare, cosí camminiamo per un'oretta su e giú per gli stretti tornanti e le ripide scalette del monte, finché, esausti, non gli capitiamo finalmente di fronte. Che pena le mia povere gambette!
Pomeriggio, finalmente a Cerdanyola per ritirare i pettorali e respirare un po' di sana atmosfera internazionale: un temporale rovina la visita e toglie ogni velleitá di fare un sopralluogo del percorso. L'altimetria pare da barzelletta e pure il panorama circostante non promette nulla di buono. Gli atleti non sono molti, 244 quelli iscritti ma qualcuno non si é mosso da casa per via del vulcano. L'organizzazione sembra un tantino improvvisata, ma noi siamo abituati male e pretendiamo la fanfara ad ogni occasione: ad ogni modo, funziona. Dopo la presentazione ufficiale, dove i 40 atleti italiani si ritrovano senza alcun rappresentante federale, gran cenone in paese: e le birre si sprecano che é un piacere. Peccato non trovare dei buoni carboidrati con cui fare il pieno, sento che mi serviranno. Accontentiamoci delle bionde maltodestrine.

E arriva il giorno della gara: finalmente il sole, e l'emozione di ritrovarsi, senza meriti particolari, la canotta azzurra, ma non c'é molto tempo per pensarci che si parte. Al solito, mi faccio imbottigliare alla grande, quindi sto bene attento a non finire contro qualche cassonetto o sui polpacci di qualche master, mentre recupero posizioni nei primi chilometri. Giá al primo km si passa dall'asfalto allo sterrato, che ci accompagnerá praticamente per tutta la corsa: le A2 reggono bene, il terreno e' a tratti scivoloso ma il fondo mediamente compatto. Fino al quinto km si sale, senza esagerare che siamo nonnini, poi é tutto uno scendere e attraversare vallette e pozzanghere fino quasi all'arrivo. Dal settimo all'ottavo mi pare di stare in pista, e passo un po' dei temerari che mi avevano superato in discesa. Il sentiero e' tutto nel bosco, ombreggiato e piacevole: davanti a me si delineano file interminabili di atleti spagnoli, ne passo alcuni ma davanti ne compaiono altri, pare senza fine. Termino in sorpasso sul breve tratto finale in salita, a solo 1'30" dai miei piú quotati compagni di squadra, quarto della pattuglia italiana.




 

E qui viene il bello e si consuma il fattaccio: mentre si festeggia con chili di anguria e salsicce sul prato della piscina comunale, si allestiscono le premiazioni e, a sorpresa, vengo convocato per il terzo posto a squadre, cat. 35-40. Incredulo e sicuro che quel posto toccasse ad un altro, quello Zugnoni (un vero atleta, mica un pipparolo come me!) che arrivando quarto assoluto si era dimostrato il migliore degli azzurri, mi rifiuto di salire sul podio, ma i compagni mi ci spingono sopra e la mia espressione stupefatta dice tutto. Nemmeno mi accorgo di quanto mi succede, della medaglia al collo, le strette di mano degli atleti spagnoli e irlandesi dove sono finito? Scendo dal podio alla ricerca del vero premiato, ne parliamo e pure lui non si capacita dell'errore: alla fine qualcuno va dai giudici e l'arcano si svela. Non avendo indossato la tenuta ufficiale durante la corsa, lui non poteva competere per la gara a squadre, ma solo per quella individuale!! Il regolamento é quello, se qualcuno della FIDAL fosse stato presente, non sarebbe di certo capitato.

Per quel che conta: sto meditanto un gesto da libro Cuore e spedire la medaglia all'interessato. Faccio?



giovedì 20 maggio 2010

Questione di curve

In pista a Desenzano per i 3K, sera del 19 maggio.
E' tardi, come sempre in queste gare: ho ancora il sonno di Barcellona da smaltire, se non mi addormento sul verde, soffice prato del campo è un miracolo.
Non si capisce mai quando si parte, in queste serate: infatti mi chiamano a sorpresa nella quarta serie mentre io mi aspettavo di partire in quinta. Parto col riscaldamento al minimo.
La serie mi pare affollata: i primi schizzano via dopo 50 metri e chi le vede più. Dietro si pedala ma nessuno molla, troppa ressa per noi che amiamo il cordolo quanto i tafani in agosto: me la faccio tutta in seconda corsia e amen.
Il GPS segna 3.15/km fisso, forse che non l'ho avviato bene? Poi intravedo un 3.16 e mi tranquillizzo (noi mezzomaratonisti abbiamo la fissa del passo!). Resto coi primi del secondo gruppetto, poi a turno qualcuno se ne va, qualcun altro lo passiamo, il ritmo resta costante: all'ultima curva mi passa a doppia velocità un avversario del BSM, le gambe ci sarebbero anche, ma la testa non è ancora uscita dagli spogliatoi e recita il mantra del lascialo andare. Stavolta mi mancano i bamboccini a tifare, lo spirito è quello di finirla in qualche modo: in rettilineo mi riprendo un poco e ne passo uno, poi chiudo in 10.4.55 sul mio GPS, posizione non ne ho idea. Pensavo peggio.

Contento ma stanco e assonnato me ne scappo prima di sapere il risultato ufficiale. In auto faccio due calcoli a mente e capisco che il 3.16/km non combacia per nulla con la distanza ed il tempo: il GPS mi ha segnato un 90m in più, le curve contano!

martedì 18 maggio 2010

Abbronzato

Brevissime dalla España: la delegació italiana si dimostró all'altezza della manifestació e difese con tenacia e fino all'ultimo passo l'onore del País. El señor Daniele Martinez, a sua vez, vuelve a su casa con una bronze medal per la clasificacion por categoria.
Della sua sfacciata fortuna (uomo giusto al momento giusto) e della non meno notevole faccia di tolla, hableremo in futuro. Per ora lasciamo hablare le classifiche ufficiali della EVAA.
Carramba!

martedì 11 maggio 2010

EMMRC

Domenica si parte per la Spagna, vulcano permettendo: gli European Masters Mountain Running Championship (EMMRC) ci aspettano!
Lo so, ci sarebbe il 150.mo da festeggiare, ma la crisi impone rigore e il massimo che si può permettere la FIDAL in questo momento è un campione del mio calibro :D

PS: comunque la divisa mi dona un sacco, farò lo stesso un figurone!


domenica 9 maggio 2010

Maddalena un anno dopo

Due righe per quantificare il cambio di passo:
  • 2 maggio 2009: 109.mo su 293 (categoria: 21/62), tempo 45.06 (5.46/km)
  • 8 maggio 2010: 75.mo su 356 (categoria: 21/78), tempo 40.48 (5.13/km)
[classifica]

Percorso: duro, come sempre, ma stavolta il maltempo ci ha regalato un clima più fresco e favorevole alla corsa.

Organizzazione: boh, non è che io badi molto a questi dettagli, comunque mi è sembrata buona. Certo, se ci fosse stato qualche tendone in più in zona arrivo sarebbe stato meglio, invece ci siamo beccati lo scroscio di quindici minuti senza possibilità di riparo, aggrappati al bagagliaio del pulmino. Ad ogni modo è un evento ben collaudato, e si vede: ho visto gente molto felice dei vassoi di cannoncini che continuavano ad arrivare al banco :D

Sensazioni di corsa: buone! Partito tranquillo ma non troppo, ho puntato un paio dei miei compagni di squadra più esperti di corse in montagna ed ho tenuto il loro passo fino allo scollinamento, dove sono riuscito a recuperare 6-7 posizioni nel tratto in falsopiano. Non è la corsa più adatta al mio passo, ma sto migliorando (e, anche quest'anno, non ho smesso di correre per un solo passo). Obiettivo 2011: sotto i 40', promesso!

Dignità professionale: preso dalla smania dell'allungo finale, stavo per superare anche il mio compagno Livio, MM60 che mi ha fatto da faro per buona parte della salita, ma mi sono trattenuto giusto sulla linea d'arrivo. Onore ai migliori: non vale superarli in discesa!

I campioni: impressionanti per freschezza e falcata i De Matteis e De Gasperi e tutti i primi arrivati. Intravista pure la Giordano, seconda fra le signore. Peccato non averli visti lungo il tratto in salita, l'anno prossimo ci si prepara meglio (ombrellino e zainetto).

Mal di schiena: non pervenuto!!

Cosa vorrei fare adesso: uscire per un bel lungo, ma aspetto che si alzi il resto della truppa e poi vediamo.

venerdì 7 maggio 2010

Muro contro muro

Sabato sbatterò la testa contro il muro di Muratello, metto via da subito il pensiero di provare a correre che tanto, non appena la strada inizierà ad impennare (pendenza media 12.5%), le mie gambe inizieranno ad agitarsi e non trovare più l'appoggio, i polmoni entreranno in modalità mantice, la schiena inizierà a chiedere una pausa e, infine, il ritmo crollerà a picco. Non lo chiamerei correre, ecco, anche se lo scorso anno i fratelli De Mattes mi hanno dimostrato il contrario salendo in 4.00/km (due bestioline veramente impressionanti!).
Nel frattempo, almeno ci provo e ieri mi sono alzato presto per provare le gambe, ancora incriccate dalla corsa di domenica, contro i 400 metri di salita che portano sotto il castello. Pendenza media 12-13% per 5 corse, la prima solo di prova (non cronometrata).
Ritmo da barzelletta o, come lo classifica SportTracks, da Jogging: un crescendo dal 6.07/km del primo al 6.39/km del quarto. Un minimo di soddisfazione solo per il fatto di averle corse quasi tutte sulle punte e cercando di alzare la gamba, poi il fiatone e la lombalgia che sempre mi prendono in salita mi hanno steso.
Ad ogni modo, ho passato una splendida giornata in ufficio: sentivo le gambe veramente toniche e svolazzavo fra i corridoi che era un piacere. Ci riproverò!



domenica 2 maggio 2010

Un'oretta e poco più

Tanto mi è servito per concludere la 10 miglia odierna, suggestivo percorso collinare che l'anno scorso avevo ammirato in compagnia della mia bella. Oggi Lei mi ha dato il via libera e, complice un cielo grigio che minacciava scrosci che non sono arrivati, e un clima abbastanza fresco, ho concluso in 1.01.02 (3.47/km, quasi 15.8 km/h): meglio non riuscivo davvero a fare, ho persino cercato di dare il massimo nella lunga, ripida discesa, tenendo il passo di chi mi precedeva, per poi staccare il gruppetto negli ultimi 2k. Solo il mio compagno Gianni, che ha sempre dei finali più brillanti dei miei, è riuscito a starmi dietro per poi liberarsi di me nell'ultimo km.
Percorso identico allo scorso anno, con un tratto iniziale lungo sterrati e ciclabili che poi hanno portato verso le non ripide ma selettive colline di Bornato e Calino. Godibile il panorama (certo, andando più veloce lo si gusta meno ma ... come resistere??);  fantastico il tratto fra il 10 e il 12 km, un saliscendi su una stradina in asfalto circondata da campi e vigne e casolari di campagna. Poi, la lunga discesa e un tratto in paese un tantino tortuoso per il continuo zigzagare, con conseguente saliscendi dai marciapiedi.
Alla fine arrivo di poco davanti alla prima donna, una veloce trentina che avevo raggiunto in vetta al GPM, stacco atleti che spesso mi arrivano davanti e, insomma, mi sento davvero bene in tutti i sensi.

I parziali al km (manuale) dicono che ho tenuto un buon passo sin dall'inizio, mantenuto nei tratti in salita e senza cedimenti nel finale: 3.56, 3.33, 3.41, 3.38, 3.52, 4.03, 4.03, 3.39, 4.04, 4.11, 3.47, 4.06, 3.25, 3.29, 3.31, 3.57 (1.12 km).

Una corsa simile meriterebbe qualcosa in più dei 200 e rotti partecipanti di oggi (+ i 500 della non competitiva), ma forse il gigantismo ne rovinerebbe l'atmosfera amichevole e festosa: chi c'era se l'è comunque goduta e si è portato a casa un buon Franciacorta DOC. Allego il percorso tracciato dal GPS di Alessandro, organizzatore della corsa, spero non ne abbia a male: