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sabato 23 gennaio 2010

Ogni promessa è debito

Ogni promessa per me è debito (lo so, non ho futuro in politica) e ogni debito va restituito al più presto (nemmeno diventerò un ricco imprenditore, temo), quindi oggi ho allungato fino al 5° Comune e mi sono portato a casa quasi una mezza, stavolta con split di 7 o quasi.

Discesa al lago.
Parto dal cancellino di casa alle 7.47, la galaverna se n'è andata ma la giornata resta intrisa di foschia. Mi aspetta un primo tratto in discesa verso il lago, con mezzo giro del GP del Sebino all'incontrario, per un totale di oltre 6km, +134m e -115m di dislivello (e la chiamano discesa ...) ad un buon 4.13/km.
Per strada nessuno, nemmeno i ciclisti che domenica scorsa mi avevano fatto compagnia. Non devo nemmeno dividere con i pescatori lo spettacolo dei gabbiani sul fiume: il lungolago è tutto mio!


Si risale.
Da lì, una lunga risalita fino a Credaro, stavolta passando per il bosco (verrà buono per le prossime campestri), cosa che rallenta un po' il ritmo ma solleva lo spirito. Rientrato sull'asfalto, ridiscendo fino al ponte sull'Oglio e risalgo in paese lungo un tratto in salita un po' stretto e con qualche guidatrice di troppo.
In campo aperto l'umidità si fa sentire e fitte intestinali fanno pensare al peggio, ma tengo stretto.

Altri 7km con +118 e -107 a 4.25/km.

Lo scoppiettante finale?
Giunto al cimitero del paese riprendo per Adro preparandomi al finale da manuale, ma devo affrontare ancora la salita del Colzano, il chè limita un poco il ritmo. Giunto nel punto più alto del percorso, sento un asino ragliare dal fondo della vigna: mi avrà preso per un suo simile oppure è il suo modo di incitarmi?
Altri 6km con +55 e -37 a 4.19/km.

Sprint al cancellino
Le sensazioni sono buone, quindi chiudo allungando in 3.55 l'ultimo km fino al cancellino di casa.
Sto bene, neanche mi pare di aver messo in cascina 20 e passa km a 4.18/km (SportsTrack dice +314 e -272 di dislivello, il chè mi fa sorgere qualche dubbio sui rimanenti 42 metri ...).

Adesso pensiamo a buttarci in qualche gara, sennò c'è il rischio che correre diventi troppo divertente.

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