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giovedì 17 giugno 2010

Chi si accontenta corre ...

Diario podistico da Brookfield, Wisconsin, giusto a un tiro di schioppo dalla Milwaukee di Happy Days.

Paesaggio: verde, a tratti selvaggio a volte talmente studiato da sembrare falso (anche detto americanata), ma non mi sento certo nelle condizioni di poter dire che da noi siamo messi meglio, anzi ...
Gigantesche macchine ovunque, strade enormi per contenerle tutte. Case basse, giardini colossali, recinti pochini per non dire nessuno. Alberi di ogni tipo, scoiattoli e conigli ovunque, uccelli a volontá.

Day 1: atterro a NY e mi cancellano la coincidenza. Mi infilo in un albergo convenzionato nei pressi del La Guardia (229 USD/notte, mica paglia) e faccio un pensierino per un'anteprima newyorkese, ma il quartiere Koreano non mi attira granché, il cielo é grigio e promette male, insomma, alla fine il sonno prende il sopravvento. See ya!

Day 2: arrivo sul posto e poi lavoro lavoro lavoro

Day 3: la mattina il jet-lag mi sveglia presto, quindi apro Google Earth e mi studio un bel percorso lungo la ciclabile del New Berlin Trail. Arrivarci non é facile e devo ricorreere alle mie doti di orienteering: attraverso stradoni a 6 corsie, passo silenzioso e rispettoso per il Highland Memorial Park e poi mi faccio un paio di miglia sul trail. Finalmente incontro i miei primi 2 runners stars 'n stripes , un paio di camminatori con cagnolini e, stremato, rientro per la stessa strada che, lo noto solo adesso, é tutta in leggera salita. 57 minuti (pause foto incluse) e una 11.na di km per stamattina.

Day 4: grazie al prezioso mappamondo e alla sveglia all'alba, mi ritaglio un bel percorso a pettine dove fare del fartlek ma, occhio ragazzo, i quartieri qui non hanno le dimensioni delle nostre, ognuna delle viuzze che percorro avanti e indietro dura 500 metri, quelle lunghe sono da mille, insomma, alla quarta mollo e continuo a passo tranquillo fino a tornare a casa. Altri 11km in saccoccia: pareva tutto a portata di mano, invece le distanze sono amplificate. Ad ogni modo, pur essendo un percorso apparentemente cittadino e un poco sfigato, in realtá é quasi una gita nel bosco: le case ci sono ma non danno fastidio, gli scoiattoli, sempre loro!, gironzolano per i cortili, quiete é la parola giusta. Da noi é quasi impensabile trovare una cosa simile se non in un percorso da trail. :(

Day 5: dopo una specie di lento e una specie di fartlek, venne il giorno di una specie di medio veloce, ça va sans dire.
Prendo per la strada di ieri e tiro dritto e lungo fino all'incrocio (e saranno gia' un paio di chilometri, sembra sempre corto a dirlo), poi c'e' la collina che porta proprio nel bel sito dove lavoro in questi giorni. Corro di buon passo con buone sensazioni, su e giú e sono 4.100 metri in 16.30, bravo ragazzo. Riposo al limitar del bosco (si, un bosco vero con tanto di querce che ce le sogniamo, ecchecacchio!), quindi riparto e taglio per la scacchiera di casine dove ieri ho fartlekeggiato. Attraverso stradone e parcheggione e sono in albergo in 16.27. Beh, non mi posso lamentare, anche per oggi l'ho fatta franca.

Domani rientro, magari ci scappa una puntata al Lago Michigan, o forse un giro sul tappeto in albergo, vediamo che passa il convento. A presto!

2 commenti:

nicolap ha detto...

Ma nel campo da golf proprio non ti facevano entrare eh?
In Britannia di solito non hanno nemmeno il muro di cinta e da saccoapelista di notte ci andavo a dormire.

Daniele ha detto...

Il golf era il solo posto recintato, ma non e' sport che mi appassioni, troppi paesaggi plastificati. E avrei anche paura a passarci la notte: mi si riempirebbe il saccapelo di scoiattoli!