Stamattina il mister mi tira giù dal letto alle 6 e ordina ripetute in salita. Faccio il muso duro e sto per mandarlo accagare ma, inutile fingere, ero sveglio già da una mezzoretta e non faccio fatica a centrare le ciabatte in un sol colpo e andare a prepararmi per la gita all'aperto.
Tempo buono, fa già caldo ma metto comunque le maniche lunghe: il mister mi cazzia ma io continuo con la mia scelta, adoro sbagliare.
Per le stradine ancora nessuno, i cani della fattoria mi guardano di sbieco, io fingo di non vederli mentre proseguo come se niente fosse, poi ancora poco e ci siamo.
Attacco il primo 400 senza voler spingere troppo, ed è un buon 4.06/km. Al secondo mi pare di andar meglio, sento il busto spingere bene in avanti, invece è un 4.07. Il terzo e il quarto li faccio con più impegno, la voce del mister mi rimbomba nella testolina, mi sta dicendo che ho appena iniziato ...: 3.54 e poi 3.53.
Il quinto, si sa, è interlocutorio prima di calare l'asso finale: 4.00 mentre il mister inizia a masticare l'usuale merdaccia. Sull'ultimo, infine, mi ci butto con impegno, ma poi la voce del mister è coperta da un'altra che dice ma chi te lo fa fare?, la tentazione di accorciare i 400 in 200 è grande, lo stesso mi ripeto ai 300, ma da dietro le frustate del mister mi fanno ripartire e chiudo lingua a terra in 3.52.
Nessun commento:
Posta un commento