Destra o sinistra è l'amletico dubbio che mi tormenta non appena una pozza d'acqua mi si para davanti: la destra pare solitamente più libera, direi quasi la via naturale da fare senza pensarci troppo; l'altro lato è invece più viscido, scivoloso, al limite del muretto e ci passi per un pelo ma poi ti chiedi perplesso perchè non hai fatto l'altro giro, cocciuto che non sei altro.
E' con questo spirito che stamattina, sotto l'aria frizzante di una primavera che stenta a partire, ho dismesso in fretta e furia pigiama e ciabatte per un'uscita che mi riconciliasse con i sentieri a me cari, per una volta iPodizzato per evitare i suoni molesti a cui non sono ancora preparato. E poi, non è colpa di questa bella terra oggi verde e umida alla Normanda, se nei comuni che attraverso l'uomo grigio, Mister cemento selvaggio, ha preso, nell'ordine, il 63, 68, 70 e poi il 75% dei voti (e Mister celavevoduro sempre in testa nelle preferenze, of course). E' una terra che merita di essere calpestata, il resto oggi non conta.
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