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venerdì 12 febbraio 2010

Onore salvo

Quasi un mese fa, l'intera famiglia gettava la spugna e rinunciava alla conquista della vetta del Bronzone, causa maltempo e scarsa condizione atletica dei minori.
Oggi, finalmente, la coppia di adulti ha vendicato il disonore e conquistato l'ambita cima!!

Beh, in verità volevamo andare altrove, approfittare di un giorno di permesso per salire ben più in alto e con le ciaspole, ma le condizioni atmosferiche stamane parevano avverse e alla fine abbiamo ripiegato sulla meta più vicina a casa.
Partiamo non troppo presto (le scuole, i viveri, etc etc) dalla cima di Viadanica e, attrezzati di scarponi e ghette, ci inerpichiamo per la strada coperta da un 10cm di neve. Attorno, silenzio e numerose impronte di piccoli animali. Sotto la neve, asfalto e cemento per i primi 2km, ma anche ghiaccio, e l'ascesa si fa difficile: l'appoggio è instabile e si sale veramente a fatica.
Ad ogni modo, dopo un'oretta trascorsa nel bosco di castagni e faggi, passato un bel tratto pianeggiante fra agrifogli super-size e tracce del passaggio di cinghiali, siamo a quota 1000m, affaticati ma con la meta davanti agli occhi.
Il cielo si è fatto sereno, e il segnavia del CAI dice che ci manca ancora un'ora, pare un'enormità, invece il tracciato fa un lungo zig-zag attorno al monte ed usciamo dal bosco di noccioli e roverelle, coperto di erica e ginepro, giusto dopo il tempo indicato.
Il tempo di una foto sotto il campanone, un paio di scatti alle vette innevate che segnano la valcamonica e la valseriana, un panino, un goccio di the caldo, poi la nebbia sale fitta e veloce dal lago: la mia compagna di cordata, spaventata e ansiosa all'inverosimile, non vede l'ora di scendere, teme di perdere la strada di casa! Impresa che sarebbe ben difficile, visto che le uniche tracce sulla neve erano le nostre, ad ogni modo l'obiettivo era stato raggiunto, quindi scendiamo rapidi ma con la dovuta cautela (la neve, sciolta dal sole di mezzodì, rende il percorso scivoloso lungo le numerose roccette che ricoprono il monte).
Ritornati al cartello di cui sopra, ovviamente, torna il sereno, ma oramai siamo sulla via di casa che raggiungiamo dopo un'altra mezzoretta di cammino a buon passo.

In totale, quasi 11km con 900 e passa m di dislivello, per un 3h45' di cammino: speriamo di non sentirlo nelle gambe domenica al cross di Gussago. Speriamo invece che le buone sensazioni della giornata restino con noi!


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ahahahah! La tua compagna di cordata ....neanche ci fossimo avventurati su qualche alta via. Cmq paurissima davvero, quella maledetta nebbia insidiosa e nuvolosa! Bella passeggiata rigerenante! Ora speriamo che le calze graduate facciano il loro santo dovere e mi risanino i polpacci per il cross di domani ...
La tua (amata?!?) compagna di cordata