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lunedì 27 settembre 2010

Settimana 2 di 10

Diario di Flo, settimana 2 di 10.

Nell'ordine: Lento Solitario, Lentissimo Socializzante, Ripetizioni 8x1, Medio 11K, Lungo Fluviale.

Discrete le Ripe, 8x1 con media di 3.32. Pensavo peggio, credevo di annoiarmi prima. Buona l'ultima a 3.26.

Nel dí del Medio, da aggiungere il km finale della Staffetta di Gussago: per l'occasione faccio il vecio senza strafare, che tanto i ragazzini prima di me hanno fatto il buco. Pioggia a catinelle.

Bello il Lungo, 10"/km piú lento del precedente 30K: lo sterrato con cui S. cura la sua autostima rallenta e stanca. L'accompagnamento degli schioppi inizia a infastidire. Rientro con scarpette fradicie causa erba alta, a tratti molto alta, spesso pericolosamente alta, lungo la seriola. Rientro anche con le stimmate ai capezzoli: ricordarsi di cercare rimedio.

Intanto, preparo la tabella ("come intanto?", beh ho i miei tempi ...), un mix fra quella blanda di RunnerMan e quella piú tosta dei FoDiPe.

E, sulla scia di Nicola, mi rilasso in cucina: Quiche di Fine Estate, Salsa di Datterini dell'Orto, Riso e Fagioli. Promessa Torta di Rose, i bambini se l'aspettano.

domenica 19 settembre 2010

Scorrimella e vari episodi salienti


Premessa: la Scorrimella é una corsa che segue il corso del fiume Mella da Gardone V.T. a Collebeato, praticamente una corsa in discesa di quasi 18K con 155m di dislivello negativo e parecchi cambi di direzione che servono a frenare la foga dei corridori. Abbastanza bucolica, ma senza esagerare.

La cosa piú bella era quando ci si trovava la sera, io chiedevo "domani si va?", e mi bastava un cenno del capo, una parola non pronunciata che la mattina dopo alle 5 ero da te col mio motorino e ti trovavo nel garage che caricavi lo zaino. E si partiva.

Al solito parto nelle retrovie, ma almeno evito la ressa e le spinte che hanno lasciato i segni sulle ginocchia e sui gomiti di quanti si sono poi trovati per terra.

Quando mi chiedevi di accompagnarti in un viaggio, io seduto su quella poltroncina a 2 metri da terra, non vedevo l'ora che poi ci si fermasse in dogana, e si tirava fuori la palla e c'era sempre qualche altro camionista che vantava, a parole, passati gloriosi ed io ero il piccoletto che correva dietro a tutti e non la prendeva mai, ma allora andava bene anche cosí.

Al km 4 smetto di inseguire, trovo un buon riferimento e lo tengo fino alla fine, cercando di non approfittare troppo dello strappo. Al km 10 segno un 36:32, che é tempo di aggiornare il PB.

Poi é vero che non sei voluto venire al matrimonio, testardo di uno, ma non te ne ho voluto, o almeno ci ho provato.

Il trenino recupera posizioni e al 17.mo siamo in 5-6 a poca distanza l'uno dall'altro. Appena vedo il cartello 17 allungo il passo e saluto. Arrivo nel parco in 1.04.44 (3.41/km), 36.mo su 515 (5/102 di categoria).

Ho poi ritrovato quel regalo che mi avevi fatto con quella dedica che ora serbo nel cassetto dei ricordi. L'ho passato al mio piccolo, spero che nemmeno lui ci deluderá.

L'idea era poi quella di chiudere con altri 10K per fare un bel lungo ma alla fine non ne avevo piú voglia, polpacci duri e troppi pensieri. Rimedieremo in settimana, la strada per Flo é ancora lunga.

Avrei voluto fare di piú, non volevo farla proprio oggi quest'ultima passeggiata insieme.

martedì 14 settembre 2010

Ricomincio da tre ... nta!


La strada per Firenze é lastricata di maratonine e lunghe corse domenicali: ieri il primo 30K della mia nuova avventura, un'uscita mattutina tra le solite colline con un preludio tranquillo (un po' di timore per i dislivelli iniziali), un intermezzo piú deciso (tratto in piano), una pausa di ristoro ("bere, bere, bere" é il cosiglio del Capo), un post-pausa partito allegro ma sferzato dal vento contrario sul lago e un finale che voleva essere un adagio ma si é trasformato in una corsa molto vivace e eseguita con brio (compreso il gran finale a 4/km).

Anche questo, per fortuna, é l'effetto Badia!

PS: si, nel gran finale passo svolazzando vicino alla famigerata scuola, senza nemmeno accorgermi del fattaccio. Sará per quello che, inconsciamente, canticchiavo questa?

venerdì 10 settembre 2010

Squit squit

S., mio occasionale compagno di allenamenti in pausa pranzo, ha avuto un infortunio muscolare durante un allenamento a giugno e, da allora, pur avendo ritrovato la forma perduta, non ha più indossato un pettorale. Immagino abbia perso fiducia, lui che era abituato alle primissime piazze di categoria (MM50) ed ha dei personali, ottenuti anche negli ultimi anni, che al momento io mi scordo.

E credo che questo sia il motivo per cui S. si sia "abbassato" a correre con me: mi usa come cavia per verificare la ritrovata condizione!

Oggi mi ha portato a fare un giro attorno al fiume, in buona parte fuoripista, ad un ritmo apparentemente tranquillo (4.23/km) ma a conti fatti bello tirato, considerando i numerosi saliscendi.
Questo il succo della conversazione finale, dopo che mi inesorabilmente staccato nei 200 m secchi di salitella a lato della chiesa:
D.: "E meno male che non sei in forma ..."
S.: "Ma dai, sono andato via bene perchè sapevo che era breve"
D.: "Lo sapevo anche io ..."
(dopo una pausa di riflessione) S.: "Lo sai che secondo me non sono poi messo tanto male?"
Squit squit!!!

giovedì 9 settembre 2010

Animali vaganti

Volevo titolarlo, con poca fantasia, La solitudine dei numeri uno, dedicandola con pensierosa ammirazione ai mostruosi mezzofondisti dell'Atletica Lonato e al loro diverso modo di condurre vittoriosamente in porto le corsette in pista che, correndo con noi improvvisati master di provincia, sono destinati a dominare: il più anziano dei due non si cura degli avversari e tiene il suo ritmo per tutta la corsa, finendo con un distacco abissale dal secondo, mentre l'altro, l'MM40 che ritrovo nella mia stessa serie, resta in compagnia degli "avversari" che abbandona solo all'ultimo giro. Cosa fareste al loro posto?

Stamattina, l'illuminazione: mentre guido e sbircio quell'acquerello che è il cielo terso che sovrasta l'A4, il display segnala "animali vaganti" e mostra un bel cartello con l'immagine di un cervo. E penso, mentre il traffico rallenta in attesa dell'ungulato che nessuno mai vedrà, che bello sarebbe se davvero ci dovessimo fermare per un'invasione di cerbiatti, tutti fuori dai nostri cubicoli di lamiera a rincorrerli e poi via per i verdi prati che, come in un sogno, prendono il posto del cemento. Ma è solo un sogno, BB con la sua Lucille mi sta ipnotizzando e devo ancora smaltire la sbornia di iersera.
Parto veloce per i miei 1500, in mente solo il pensiero di fare polpette del 4.42 di giugno e, soprattutto del 4.41 di Nicola. La testa c'è, prendo un bel treno ma poi l'effetto Badia si fa sentire nelle gambe legnose: "3.10" mi urla qualcuno ai 1000, e capisco che non è serata. Tengo gli ultimi 2 del vagone davanti, riesco anche a seminarli nei 100 finali e chiudo 7.mo in 4.43, con un bel "ma vaffa". Se ne riparla nel 2011. Unica consolazione: dopo una serata di minacciosi lampeggiamenti, la tempesta si scatena solo nel preciso istante in cui appoggiamo il fondoschiena sul sedile: Santo Calvesi, beato subito!

domenica 5 settembre 2010

Aspettando le zucche

Stamattina si è corso il Trofeo Sale in Zucca, km 8.46 di strette stradine che si inerpicano sul ripido versante bresciano del Lago d'Iseo. Bei panorami, ma, al solito, si andava troppo veloci per apprezzarli ;)

Dislivello contenuto ma salite selettive, sterrato qua e là: la Badia era un'altra cosa, ma penso sia tornata utile. Ad ogni modo, mi manca già.

Lunga discesa finale che corro come non ho fatto mai: ginocchia provate.
Chiudo 7.mo su 126 in 34.51 (4.07/km), 3.o di categoria (su 31).
Bello stare nei primi 10, soprattutto perchè partito senza troppe ambizioni (e arrivato al pelo a 20 minuti dalla partenza).
Da segnalare:
  1. Per un paio di km sono stato assieme al grande, grandissimo, irraggiungibile Testa, reduce da un'annata difficile, che poi ho abbandonato al sesto, quando siamo saliti alla massima quota di giornata. Signor Mostro, è stato un onore stare al Suo fianco!
  2. Osservato con dispiacere un paio di concorrenti far man bassa di panini al ristoro finale: di una, che poi si è pure portata a casa il cesto di prima di categoria, abbiamo contato quasi una decina di panini catturati a due a due e poi portati in cassaforte. Che dire ... buon appetito!
PS: domenica prossima arrivano le zucche vere. Per chi è interessato, la locandina sta qui.

E stasera si festeggia con gnocchi di zucca e bianco dell'Elba! Prosit ...


giovedì 2 settembre 2010

Garmin Forerunner 110 - La recensione che mancava

(non per spocchia, ma su Google non ne ho trovate altre ...)
(Fonte: /www.dontmisscheapprice.com)

Pros:
  • Prezzo: 145€ da Koala Sport (per corrispondenza, zero spese spedizione, arrivato in un attimo).
  • Dimensioni: lo indosso come un orologio da tutti i giorni e nessuno si é ancora lamentato del pataccone che mi porto dietro.
  • Console a bottoni: non ha la ghiera sensibile del 405, che a volte crea qualche problema di troppo. Io la preferisco cosí.
  • Semplicitá: premi e vai, anche troppo semplice. I dati (pochini) sono tutti sul display.
Cons:
  • Gestione dei dati:
    • Garmin Connect: al momento é il solo strumento col quale si possono scaricare i dati. E' possibile esportare i dati ed importarli altrove, ma mi pare un tantino macchinoso (dopotutto siamo qui per correre non a perder tempo per capire come l'abbiamo fatto!). Se non temete che i vostri dati possano venire smarriti per sempre, dategli fiducia. 
    • Sport Tracks 3: permette di importare a mano i file in formato .fit, usando il Garmin come un dispositivo di memoria. Free in versione Trial (senza limiti di tempo, pare), oppure Full dietro versamento di 35 dollarucci. Fate vobis.
  • Visualizzazione dati: mi sta bene che non ci sia il passo istantaneo, che non e' comunque attendibile, quello medio sul giro va benissimo, peró non viene mostrata la distanza del giro ma solo quella totale. Se state facendo delle ripetute, dovete farvi due calcoli a mente per verificare quanto avete corso finora. Ad ogni modo, appena si chude il giro mostra la durata, la lunghezza e il passo medio.
  • Altre funzionalitá perse per strada: allenamenti personalizzati (usati pochissimo, col 405), partner virtuale (mai usato!), personalizzazione dei campi visualizzati, definizione di allarmi, etc etc (seguite la lista dei no sulla scheda tecnica).
Qualche dubbio su:
  • Batteria: ho la sensazione che non valga, in durata, quella del 405 della mia bella, ad ogni modo le 6 ore le ha sempre tenute anche in montagna, durante i nostri trekking da genitori cattivi.
  • Agganciamento satellite: in un paio di occasioni ci ha messo piú del dovuto, anche in condizioni di cielo sereno, ma talvolta capita anche col 405.
  • Robustezza: il cinturino pare un po' delicato, ci sono piú fori che plastica. Speriamo bene.
Consigliato: beh, tutto sommato direi di si, soprattutto per il prezzo. Io lo uso a fondo: non frequento le piste e quindi mi mancano i riferimenti per capire cosa sto facendo. Per ora sono contento, o meglio mi accontento: speriamo che il Garmin Connect non mi tradisca.