Sabato 24 bellissima giornata di sole e giardinaggio. Affido i pomodori, le insalate e i gerani ai bambini, i regalini vanno guadagnati.
Il 25 si viaggia, previsto brutto a SFO. Solito volo insonne, solito pasto veggie (che almeno te lo servono per primo). Nessun salmone nello yemen, peccato.
A SFO il brillante commesso prima fa i complimenti per la Juve (echissene, penso io), poi ci canticchia il Carosone d'apertura e finalmente ci offre una special price: salvo scoprire, al parcheggio, che quel posto auto è appena stato assegnato ad un altro. Diffidare dei chiaccchieroni.
Il 26, con un discreto jetlag in corpo, provo la palestra dell'hotel: 10 minuti di tappeto (treadmill proprio non mi va giù) cercando l'equilibrio, 5 di cyclette, e altri 10 di tappeto forzando velocità e pendenza, fino alla completa rottura dei cosidetti. Non si respira. L'immancabile monitor acceso altezza testa mi da' le vertigini. Prima e ultima volta, thanks.
Confermate le previsioni: 51F fanno 10C.
Il 27 niente, la mattina c'è buio e fa davvero freddo e la sera piove, altro che Beach Boys. La borsa resta in auto, ma almeno vedo Rinaldo e ci si emoziona parlando, dopo ore di chiacchiere fumose, delle cose che contano.
Il 28 finalmente proviamo il Sentiero del Torrente del Coyote (e, vuoi mettere quanto suona meglio il Coyote Creek Trail?). Per fortuna lui è infortunato e segue in bici: il panorama non è dei migliori, ci si accontenta delle buone sensazioni e della compagnia.
Confrontiamo il suo metodo (lungo molto lento, ripetute molto veloci, molti trails, molte tapasciate all'americana, dove il pacco gara neanche se vinci, e lui lo sa perchè le vince tutte ...) con il mio (come dire ... alla c.zo?) e poi finisce tutto con due buone pinte di Blue Moon, dove si svela il sogno americano: che anche lui ci ha provato, ma milionario non lo diventerà mai. Rientrare al paesello, magari!, ma a far che? E, dall'anno prossimo, scuola privata per il primo, chè le baby gang messicane hano infestato le scuole pubbliche. Tutto sommato, ora che il bungabunghismo pare un incubo lontano, non mi lamento.
Il 29 mattina non ce la faccio e scendo dal letto con l'ansia di misurare lo sterminato parcheggio del Safeway. Al terzo chilometro inizia ad albeggiare, quindi cambio rotta verso la collina. Il traffico inizia a divorare l'asfalto, ma io resto al sicuro sugli onnipresenti marciapiedi, e agli Stop tutte le auto si fermano, la disciplina è nel DNA. Salgo con l'ansia di arrivare, ma il lago è ancora lontano, arrivo dove arrivo e poi mi butto in discesa che alle 7 c'è l'ultimo breakfast.
Rientro senza problemi. Ora devo rimettermi in riga che altrimenti il socio mi abbandona a metà strada.
Recenti statistiche effettuate fra i passeggeri dei voli intercontinentali verso l'Europa confermano che il libro è morto, l'ipad ha vinto, almeno finchè il cambio è favorevole.
Il 25 si viaggia, previsto brutto a SFO. Solito volo insonne, solito pasto veggie (che almeno te lo servono per primo). Nessun salmone nello yemen, peccato.
A SFO il brillante commesso prima fa i complimenti per la Juve (echissene, penso io), poi ci canticchia il Carosone d'apertura e finalmente ci offre una special price: salvo scoprire, al parcheggio, che quel posto auto è appena stato assegnato ad un altro. Diffidare dei chiaccchieroni.
Il 26, con un discreto jetlag in corpo, provo la palestra dell'hotel: 10 minuti di tappeto (treadmill proprio non mi va giù) cercando l'equilibrio, 5 di cyclette, e altri 10 di tappeto forzando velocità e pendenza, fino alla completa rottura dei cosidetti. Non si respira. L'immancabile monitor acceso altezza testa mi da' le vertigini. Prima e ultima volta, thanks.
Confermate le previsioni: 51F fanno 10C.
Il 27 niente, la mattina c'è buio e fa davvero freddo e la sera piove, altro che Beach Boys. La borsa resta in auto, ma almeno vedo Rinaldo e ci si emoziona parlando, dopo ore di chiacchiere fumose, delle cose che contano.
Il 28 finalmente proviamo il Sentiero del Torrente del Coyote (e, vuoi mettere quanto suona meglio il Coyote Creek Trail?). Per fortuna lui è infortunato e segue in bici: il panorama non è dei migliori, ci si accontenta delle buone sensazioni e della compagnia.
Confrontiamo il suo metodo (lungo molto lento, ripetute molto veloci, molti trails, molte tapasciate all'americana, dove il pacco gara neanche se vinci, e lui lo sa perchè le vince tutte ...) con il mio (come dire ... alla c.zo?) e poi finisce tutto con due buone pinte di Blue Moon, dove si svela il sogno americano: che anche lui ci ha provato, ma milionario non lo diventerà mai. Rientrare al paesello, magari!, ma a far che? E, dall'anno prossimo, scuola privata per il primo, chè le baby gang messicane hano infestato le scuole pubbliche. Tutto sommato, ora che il bungabunghismo pare un incubo lontano, non mi lamento.
Il 29 mattina non ce la faccio e scendo dal letto con l'ansia di misurare lo sterminato parcheggio del Safeway. Al terzo chilometro inizia ad albeggiare, quindi cambio rotta verso la collina. Il traffico inizia a divorare l'asfalto, ma io resto al sicuro sugli onnipresenti marciapiedi, e agli Stop tutte le auto si fermano, la disciplina è nel DNA. Salgo con l'ansia di arrivare, ma il lago è ancora lontano, arrivo dove arrivo e poi mi butto in discesa che alle 7 c'è l'ultimo breakfast.
Rientro senza problemi. Ora devo rimettermi in riga che altrimenti il socio mi abbandona a metà strada.
Recenti statistiche effettuate fra i passeggeri dei voli intercontinentali verso l'Europa confermano che il libro è morto, l'ipad ha vinto, almeno finchè il cambio è favorevole.
10 commenti:
..non ti basta dare pendenza al tappeto, aggredisci qualche sentiero su!
..Mi è venuta voglia di blue moon anche se non l'ho mai assaggiata.. dev'essere l'etichetta che mi acchiappa.
Ps Tranquillo che il socio non ti abbandona, al massimo si porta la macchina fotografica :-D
la macchina fotografica e corri all'indietro? allora ce la faccio ...
PS: ottima la Blue Moon, confermo. Nel settore birre siamo indietro, molto indietro.
@Furio: ma quale macchina fotografica.........allora che ti ho regalato a fare la Go Pro???
oh oh
RIMETTERSI IN RIGA
il vostro PROFESSOR ROSA vi vuole più disciplinati.
Deduco che sia morto anche l'e-ink, che ha avuto vita molto più breve della carta stampata, se tanto per tutto si usa l'ipad.
@Daniele
Io mando giù qualunque cosa..ma quella buunaa la apprezzo.. ..ho appena finito una Van Pur in lattina.. e mi son fatto la spia da solo confessandolo.. magari Patty non ripassa a leggere! :-D
@Patrizia
Dai era per non banfare.. uffa!
Nic, tu mi ci hai messo in mezzo e tu mi devi salvare: domani all'Arena per una sessione di scalini, scaloni e scale quaranta?
PS: Nic, questo é tutto suonato, mi ha pure accusato di "possedere la testa di un vero agonista", che film ha mai visto? ;)
avrà letto le imprese dei tuoi figli e avrà fatto 2+2
@Daniele
Tu ti alleni all'Arena con i gladiatori del Giuriati e quello suonato sono io?!
Guarda che il leprorso si allena con bestie più mansuete, qualche scoiattolo, qualche capriolo, magari un asino, una capretta o un cane ramingo..
@Nicolap
..aggiungerei inoltre a saperlo prima, i miei pb e l'etichetta grandina risultati... che mi sono fatto un idea sbagliata?! O_o
Dai che se tutto va bene vengo a vedervi passare con il primogenito.
stra-fico, anche io vengo a vedervi passare allora ... :P
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