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lunedì 26 luglio 2010

Adrara un anno dopo

In sintesi, i risultati (solo di categoria) della classica corsa in montagna con arrivo ai Colli di S. Fermo, vista lago e bella brezza rinfrescante:
  • 19 luglio 2009: 37.mo su 84, in 1:03:37
  • 25 luglio 2010: terzo su 38, in 59:08
Giornata soleggiata ma ventilata, senza la cappa d'afa dello scorso anno. La partecipazione è buona per il periodo, più consono alle vacanze che alle sudate: non è la ressa dello scorso anno, quando in palio c'era il campionato nazionale a squadre, ma la concorrenza è pur sempre agguerrita.

Con l'obiettivo di avvicinarmi all'ora, indosso le vecchie A2 dello scorso anno, senza più ammortizzamento ma pur sempre integre, favorendo la leggerezza alla stabilità. Parto tranquillo e ingrano nel primo, ripido tratto asfaltato e, ancor di più, nel lungo, stretto canale che porta al primo scollinamento: quando passo, non senza timore, i 2 mostri sacri del mio team lo faccio con l'incoscienza di chi sa di bluffare, e col rispetto e l'ammirazione sincera che provo verso di loro (una giornata storta, immagino). Con sorpresa, mi rimarranno indietro entrambi, così come la grande pantera Marco, campione umile.

Davanti a me vedo un bel gruppetto che sgambetta veloce, la distanza fra di noi rimane sempre fra i 10 e i 20 m: passo corto e rapido nei tratti ripidi, lungo e spinto in quelli che spianano, i primi 7 km scorrono veloci e, senza mai voltarmi indietro, provo solo una grande voglia di centrare il mio obiettivo.
E' questo che mi porta a mollare le gambe nel primo tratto di discesa nel bosco, correndo qualche rischio per via del continuo zigzagare del sentierino: è una delle rare occasioni in cui effettuo dei sorpassi in discesa; un ragazzo del BSM si fa addirittura da parte e mi cede il passo, grazie!
Mi ricongiungo al gruppetto quando inizia l'ultima ascesa, e qui devo camminare qualche metro perchè davanti bloccano il passaggio. Si arriva allo scollinamento ed affronto l'ultima discesa con maggior prudenza, ma il resto del gruppo rimane alla portata: uno dopo l'altro li passo tutti e quattro nell'ultimo km e mezzo, con l'ultimo chiuso in trance in 4.09 (ma sulla segnaletica "nostrana" qualche dubbio rimane). Alzo le braccia al cielo, quando taglio il traguardo dopo un bello sprint, bene bravo bis!

E, col quinto posto della mia bella, portiamo a casa pasta e vino (da farci il sugo) e un sacco di altre cose che occupiamo da soli quattro posti sullo scuolabus che ci riporta alla base.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Grande! Complimenti sinceri, hai fatto una gara "mostruosa".

nicolap ha detto...

Mai camminato nemmeno sulle roccette strette??
Io ricordo con piacere solo la discesa tecnica, dove avevo dato il meglio e rischiato il peggio.
Beviti un vino elbano per festeggiare dai.

Daniele ha detto...

Grazie cari :D
@Ale: complimenti anche alla Vs squadra che ho visto si é comportata molto bene (se mai mi cacciassero dall'A.P., vi considererei in testa alle preferenze)
@Nicola: camminato per pochi metri alle ultime roccette ma solo perché davanti si sono fermati e non volevo avanzare alla Tarzan (non so se la FIDAL lo contempli). Aggiungo infine una nota che ti fará piacere: il pasto era allo stesso livello dello scorso anno (senza nulla togliere alla buona volontá dei bravissimi volontari) ;)

Anonimo ha detto...
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