Non pensavo lo fosse, invece era davvero un trail, il mio primo trail: boschi, stretti sentieri, discese fra pietre e solchi scavati dall'acqua, pozzanghere e numerosi guadi da passare senza guardare a dove si mettono i piedi. E molti campi e prati da attraversare su sentiero. Bello, divertente, ma un modo tutto diverso di correre: ancora devo decidere quanto lo senta mio.
Io e Andrea cerchiamo la sintonia strada facendo: lui si porta dietro una tendinite che va e viene, io i soliti dubbi di sempre. Partiamo 44.mi e, tempo 12 km, abbiamo passato tutti quelli davanti a noi (principalmente coppie femminili e miste): stiamo appaiati lungo la strada, Andrea guida nei boschi alla ricerca dell'appoggio migliore. Si ride anche, si respira aroma di sambuco, si inizia a scavalcare muri improvvisi che un paio di volte ci costringono al passo.
Godiamo l'ebrezza di un paio di km al comando solitari, poi i due vincitori ci passano al gran galoppo, decisamente un altro passo, ma il tendine inizia a fare le bizze e il ritmo ovviamente cala. Alla cronoscalata che porta a Cima Coppi chiedo e ottengo un permesso speciale, non riesco a vederlo soffrire, non so come aiutarlo. Se non sbaglio, faccio anche il miglior tempo individuale, per quel che conta: la classifica è sempre di coppia, siamo 62.mi.
Il socio mi appare in cima molto provato, ma è stoico e di mollare non se ne parla: in discesa mi dà paga e ripassiamo la mitica Casiraghi, cioè, lui la passa in discesa, a me tocca rimettermi a pedalare in salita per farlo. Lo recupero in tempo per arrivare assieme al Maggioni, poi ci si catapulta al traguardo passando un'altra coppia in forte crisi, si guada un profondo torrente per un bel 20 metri, Andrea fa in tempo a beccarsi una storta, si salutano i miei amorini in urlante attesa in cima al campo, poi si finisce in bellezza. Terza coppia a passare la linea d'arrivo, poi ottavi nel conto finale.
Emozionante, no?
(e trail si aggiunge alla tag cloud)
Godiamo l'ebrezza di un paio di km al comando solitari, poi i due vincitori ci passano al gran galoppo, decisamente un altro passo, ma il tendine inizia a fare le bizze e il ritmo ovviamente cala. Alla cronoscalata che porta a Cima Coppi chiedo e ottengo un permesso speciale, non riesco a vederlo soffrire, non so come aiutarlo. Se non sbaglio, faccio anche il miglior tempo individuale, per quel che conta: la classifica è sempre di coppia, siamo 62.mi.
Emozionante, no?
(e trail si aggiunge alla tag cloud)