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mercoledì 7 luglio 2010

Vagli-Campocatino, un anno dopo

  • 26 luglio 2009: 15.mo su 48, tempo 0:54:52 (9.7 km)
  • 4 luglio 2010: 22.mo su 75, tempo 0:53.12 (9.7 km)
Non é bello partire dai dati numerici, che sono i meno importanti in un contesto come questo: una bella corsa in Garfagnana fra gente cordiale, umile ed ospitale, una squadra locale con grandissime tradizioni nella corsa in montagna, dei bei panorami, rare auto in giro per strade strette, tortuose e decisamente irte. E io sul pulmino a spiare i boschi in cerca di funghi ...
Paesini fuori dal mondo, stanze di albergo con numeri scritti sulla carta e appiccicati alla porta, la sede del PD visibile dalla stanza, che vuoi di piú?
Questa é vita, quella vera, mica il nostro scintillante parcogiochi. Rammarico e costernazione.

Gara difficile, molto, un percorso leggermente diverso dallo scorso anno, ma le distanze mi sa che si equivalgono.
Si parte dal fondo, a Vagli di Sotto, bel borgo ristrutturato con passione sopra il paese sommerso dal lago artificiale, e attorno al lago giriamo dopo la veloce corsa attorno al paese, parte su sterrato e parte su asfalto, e passiamo il ponte che siamo oltre i 6 km. Arriva il settimo dopo un tratto decisamente esposto al sole, attraversiamo una vecchia cava che esala calore e polvere, e poi il cartello del 7: ne mancano solo 3, ma sono 450 m di dislivello. E le gambe soffrono da subito, mentre i vestiti si inzuppano come dei pannoloni.
E si passa la cava e poi via nel bosco, ma le gambe non si riprendono nemmeno nei tratti pianeggianti: gara finita, inizia la gita nel bosco!
Prima del nono mi metto a camminare, seguendo quello davanti a me che mi aveva superato da poco corricchiando, poi si riscende dopo la chiesina di Vagli di Sopra fino davanti al nostro albergo, infine il muro finale. Ultimo kilometro nel bosco, ma oramai la spremuta é finita, rimane piú niente. Si cammina in fila ma solo uno dei locali mi riesce a passare, mal comune ...
Arrivo 22.mo ma a ben 13' dal primo, un fulmine di Ruandese ha strapazzato la corsa infischiandosene delle pendenze: ed al mio arrivo lui pare fresco come una rosa.
Dopo la veloce rinfrescata alla fontanella (un must per le corse in montagna), le generose premiazioni. E cosí, fra pacco gara e pacco premio la famiglia si porta a casa chili di pasta artigianale, farro, marmellate e sughi locali. L'anno scorso pure due forme di pecorino ci avevano tirato dietro, ma non mi pare il caso di lamentarsi.
All'anno prossimo, direi! Solo, con piú calma: lasciatemi il tempo di arrampicarmi sul monte, di annusare da vicino il profumo dei funghi, e forse anche la corsa sará meno sofferta.


3 commenti:

Daniele ha detto...

I parziali al km (manuale, e i cartelli non sembravano molto affidabili):
1. 3.42 (giro del paese)
2. 3.39 (attorno al lago)
3. 4.28
4. 3.52
5. 3.50
6. 3.32
7. 3.16 (!! impossibile !!)
8. 5.14 (si sale)
9. 7.27 (si sale ancor di piú)
10. 9.48 (non ne parliamo ...)
11. ultimi 700 m: 4.18 (scivolando sulla paglia e maledicendo il giorno in cui ...)

nicolap ha detto...

Apuane la meraviglia
ma ci hai parenti...?

Daniele ha detto...

siamo gemellati con l'Orecchiella (troppo onore!), sono loro i nostri parenti