La sanno lunga gli spilungoni biondi d'oltralpe, inutile prenderli in giro per i calzettini di cotone bianchi, nella vita sono altre le cose che contano.
Di ritorno dai cosiddetti mondiali di montagna, un argento a squadre nel cassetto (la Bella, con merito), gli occhi ancora colmi di immagini di campi di fragole e asparagi, di cicogne e casette senza recinzione, di distributori di metano, di cameriere gentili e (fin troppo) pazienti e, in generale, di un mondo apparentemente semplice e sensato. Un universo parallelo, insomma.
La gara, come dissi al socio, conferma che non ho le gambe per 800 metri di dislivello senza interruzioni di sorta. Non ho il ritmo della salita, corro un po' sulle punte e un po' a casaccio, mi stanco e mi fermo a camminare in mezzo al bosco, mi lascio possedere dai pensieri negativi, recupero un poco nel tratto pianeggiante e, nel finale su stretto sentiero boschivo e sconnesso, l'improbabile Uwe, gigante giallo dalla corsa pesante, mi passa all'ultimo tornante e conclude davanti camminando gli ultimi 400 metri.
Una bella gita, una vacanza stra-meritata ma poco da dire sul piano atletico. Un sacco di dubbi per domenica, ma al traguardo ci si arriva comunque.
Di ritorno dai cosiddetti mondiali di montagna, un argento a squadre nel cassetto (la Bella, con merito), gli occhi ancora colmi di immagini di campi di fragole e asparagi, di cicogne e casette senza recinzione, di distributori di metano, di cameriere gentili e (fin troppo) pazienti e, in generale, di un mondo apparentemente semplice e sensato. Un universo parallelo, insomma.
La gara, come dissi al socio, conferma che non ho le gambe per 800 metri di dislivello senza interruzioni di sorta. Non ho il ritmo della salita, corro un po' sulle punte e un po' a casaccio, mi stanco e mi fermo a camminare in mezzo al bosco, mi lascio possedere dai pensieri negativi, recupero un poco nel tratto pianeggiante e, nel finale su stretto sentiero boschivo e sconnesso, l'improbabile Uwe, gigante giallo dalla corsa pesante, mi passa all'ultimo tornante e conclude davanti camminando gli ultimi 400 metri.
Una bella gita, una vacanza stra-meritata ma poco da dire sul piano atletico. Un sacco di dubbi per domenica, ma al traguardo ci si arriva comunque.
5 commenti:
il socio continua a curarsi ma non si risparmierà e visto che parla un sacco il tempo ti passerà......
Per il resto credo tu abbia ragione, fuori paese sembra tutto più lindo chissà!!!
Nove minuti dal vincitore son pochi, altro che pensieri negativi, correr a caso, non saper ben che fare.
Tra l'altro non è facile sapere COSA fare. Bisogna conoscersi bene, avere esperienza, riscontri. Oltre alla tecnica del gesto si deve sapere esattamente quando smettere di correre con la corsa da pianura con la rullata del piede, quando saltellare sulle punte, quando camminare. Mica facile. Se lo fai da quanto sei bocia ti vien naturale, dopo non è così automatico. Arrivare in cima prima possibile è facile da dire, il come è la parte interessante.
Tra l'altro penso che tu, nonostante la modestia, sappia bene cosa va fatto. Mica come gli specialisti, ma di certo di più di qualsiasi tapascione di montagna.
Complimenti.
@Patty Forse perche è EFFETTIVAMENTE tutto più lindo.
@Patty, io punto TUTTO sul tuo socio, e mi piace molto ascoltare. Fagli preparare un po' di storie interessanti, il lieto fine non mi fa schifo
@Hal, grazie ma mi sopravvaluti. Credo di essere davvero naif come voglio cercare di poter sembrare. E' complicato essere insicuri ;)
Per punizione vi aggiungo entrambi al rullo.
bronzone
cinofobia
cinque mulini
hai una TAG CLOUD da fare invidia
ma manca NAZIONALE.
@Nic, ci avevo pensato, ma già' ho preso la mia dose di sborone, meglio volare basso
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