
Sono mesi che non corro una gara corta e veloce, la convinzione é pochina. Nessun problema, se c'é la compagnia giusta, ma bisogna cercarsela, soprattutto se all'avvio ci si lascia imbottigliare ed é tutto un correre in recupero, che é poi la tattica che preferisco, l'unica che conosco. Risalgo la china metro dopo metro, controllo chi mi precede, annuso l'aria e proseguo finché non ho a tiro le prede giuste.
La prima é uno gnaro dei nostri "rivali" verdolini, uno di quelli che ogni tanto saluta, un passo non dissimile dal mio. Ci si ritrova verso il quarto, e, dopo la dura rampa che segue, si stabilisce di provarci insieme. Una buona compagnia.
La seconda é avanti di poco, un compagno di squadra partito troppo allegro: lo recuperiamo verso il settimo e lo invito a tenere il passo. E poi si arriva insieme, recuperando per strada un altro "avversario". Il gnaro sprinta ma io non ci provo, non voglio rischiare nella discesa che porta al traguardo. Inoltre, da come mi passa capisco che non ci sarebbe stata storia.
Pum pum. Classifiche non disponibili.
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