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domenica 11 settembre 2011

Incontro all'acqua

Una maratona fuori casa non é cosa da tutti i giorni: messa da parte l'idea di prendervi parte, anche nella versione a staffetta, programmo una ricognizione mattutina seguita da una mattinata di tifo e fotografie.

La ricognizione dá finalmente delle buone senzazioni: 18k a 4.10 era un pezzo che non me li permettevo. Speriamo che duri, che le endorfine si sviluppino per bene. Il mio percorso incontra quello della maratona dal km 33 fino al 27: la prendo al contrario e soffro per il calvario di saliscendi che dovranno affrontare i miei amici. Sono le 7.30 e il sole mi sta giá dando addosso in maniera fastidiosa, non immagino cosa succederá fra qualche ora.

Poche ore dopo, torniamo in bc sul luogo dell'evento, sempre in senso contrario. Dopo 2 ore nessuno si é ancora fatto vivo al km 33, quindi ci avviciniamo piano piano finché non incrociamo il primo, uno staffettista, poco dopo il 30. Seguono, lentamente e in un grondare di sudore, tutti gli altri che corrono. Perché, di lí a poco, saranno in pochi a permettersi di correre ancora ...
Mi avvicino al ristoro del 30.mo, ed é tutto un camminare, uno strascicarsi di atleti distrutti dal caldo della giornata: la scelta della data non é stata delle migliori, cosí come l'idea di partire alle 9.30 (concomitanza con corsa ciclistica, dicono gli omini in arancione). Tutti eroici, per ognuno un applauso e una parola di conforto: quando mi veniva, perché, dopo il "Forza, dai!", spesso mi veniva da pensare "Questo non ce la fa ...".


In una bella giornata di sport e fatica, di bc e gente incuriosita e paziente, il premio S. del Secolo va al tizio che, borbottando, sfida i controlli per rientrare a casa col suv, dove lo sento rivolgere parole d'amore per i ciclisti ("tossici") e i corridori ("rincogl.") che ne ostacolavano passaggio. Dopo essermi preso della "testa di c." per aver cercato di difendere i miei diritti, capisco che non é aria e lascio che si sfoghi con i familiari: beati loro che se lo godono tutti i giorni.

2 commenti:

nino ha detto...

con il calendario ormai pieno di maratone non sono trope le domeniche che rimangono libere. fa niente se è ancora estate e per prepararla bene tocca cominciare a "sudare" già da giugno.
con buona pace di chi ci prova

Daniele ha detto...

eroici o pazzoidi, questo il dilemma ...
ad ogni modo, si ha da applaudire (e soccorrere i bisognosi)