12 agosto-Luna piena con vista lago
Fortissimamente voluta, organizzata e preparata con la Bella e l'amico Micio, sulla falsariga di quelle dei Fo di Pe: é andata benissimo, eravamo in pochi e la luna ha fatto il suo dovere. L'anno prossimo si ripete.
13-26 agosto, Val Badia
Quinto anno nello stesso paradiso: a descrivere queste verdi valli si rischia di sconfinare nel melenso, i luoghi dove persino le marmotte decorano di fiori le loro tane vanno trattati con freddezza. Sottile é il confine fra la poesia e il melodramma, evitiamo di sconfinare.
Dico solo: 130 km di passeggiate con zaino in spalla e famiglia a carico e oltre 90 di corsa, nel tempo rubato al sonno, ai pasti o al termine delle gite.
Sole a non finire. Funghi in quantitá (modica e per uso personale).
All'anno prossimo. Ed ora, rientriamo nei ranghi.
28 agosto, Gli Elfi
La curiositá di provare il percorso mi tira giú dal letto, dopo le 8-ore-8 di coda sull'autobrennero (maledetti crucchi, che ci venite a fare al mare a settembre?). Arrivo in canotta e pare che sono l'unico a non temere il fresco della mattinata, finalmente.
Corro in perfetto anonimato, devo staccare la spina e far pace con la corsa in quanto tale. Scarpacce nuove per l'occasione (vedi sotto): pesanti ma comode.
Gambe dure sin dal via, in leggera discesa, poi va meglio nel tratto in salita, asfaltato e ripido. Guadagno posizioni con facilitá, quasi senza volerlo. Alla Madonna del Giogo si scende per i boschi: pronti via e sono giá con le mani a terra, la discesa lungo lo stretto sentiero coperto di rocce e radici non fa per me. Rallento e faccio spazio.
Nel finale, indicato un po' grossolanamente dagli elfi burloni (le frecce vanno ora tutte in senso contrario alla marcia), incontro 3 dei primi che rientrano dopo aver sbagliato percorso: lascio passare pure loro.
Esco sano dal bosco e faccio una volatina nel tratto finale asfaltato. Alle 10.30 sono a casa, ci voleva.
Scarpe nuove
Ammetto, le ho prese di fretta perché ne avevo bisogno e il requisito principale per me doveva essere quello della morbidezza del plantare, per evitare il riacutizzarsi dell'infiammazione al ditino. Ottima calzata, buon ammortizzamento, bel design, ma ... la suola troppo spessa mi ha fatto piú volte inciampare contro ostacoli affioranti che pensavo di avere giá superato; il grip della suola, ondulata ma liscia, é da incubo su tratti di roccia liscia o su terreno fangoso; infine, il tacco risulta eccessivamente arrotondato verso l'esterno della scarpa, portando il tallone a rovesciarsi verso valle mentre si percorre un sentiero su suolo in pendenza (in pratica, impossibile correre fuori sentiero).
A conti fatti, un acquisto quasi sbagliato. Da riprovare.
Fortissimamente voluta, organizzata e preparata con la Bella e l'amico Micio, sulla falsariga di quelle dei Fo di Pe: é andata benissimo, eravamo in pochi e la luna ha fatto il suo dovere. L'anno prossimo si ripete.
13-26 agosto, Val Badia
Quinto anno nello stesso paradiso: a descrivere queste verdi valli si rischia di sconfinare nel melenso, i luoghi dove persino le marmotte decorano di fiori le loro tane vanno trattati con freddezza. Sottile é il confine fra la poesia e il melodramma, evitiamo di sconfinare.
Dico solo: 130 km di passeggiate con zaino in spalla e famiglia a carico e oltre 90 di corsa, nel tempo rubato al sonno, ai pasti o al termine delle gite.
Sole a non finire. Funghi in quantitá (modica e per uso personale).
All'anno prossimo. Ed ora, rientriamo nei ranghi.
28 agosto, Gli Elfi
La curiositá di provare il percorso mi tira giú dal letto, dopo le 8-ore-8 di coda sull'autobrennero (maledetti crucchi, che ci venite a fare al mare a settembre?). Arrivo in canotta e pare che sono l'unico a non temere il fresco della mattinata, finalmente.
Corro in perfetto anonimato, devo staccare la spina e far pace con la corsa in quanto tale. Scarpacce nuove per l'occasione (vedi sotto): pesanti ma comode.
Gambe dure sin dal via, in leggera discesa, poi va meglio nel tratto in salita, asfaltato e ripido. Guadagno posizioni con facilitá, quasi senza volerlo. Alla Madonna del Giogo si scende per i boschi: pronti via e sono giá con le mani a terra, la discesa lungo lo stretto sentiero coperto di rocce e radici non fa per me. Rallento e faccio spazio.
Nel finale, indicato un po' grossolanamente dagli elfi burloni (le frecce vanno ora tutte in senso contrario alla marcia), incontro 3 dei primi che rientrano dopo aver sbagliato percorso: lascio passare pure loro.
Esco sano dal bosco e faccio una volatina nel tratto finale asfaltato. Alle 10.30 sono a casa, ci voleva.
Scarpe nuove
Ammetto, le ho prese di fretta perché ne avevo bisogno e il requisito principale per me doveva essere quello della morbidezza del plantare, per evitare il riacutizzarsi dell'infiammazione al ditino. Ottima calzata, buon ammortizzamento, bel design, ma ... la suola troppo spessa mi ha fatto piú volte inciampare contro ostacoli affioranti che pensavo di avere giá superato; il grip della suola, ondulata ma liscia, é da incubo su tratti di roccia liscia o su terreno fangoso; infine, il tacco risulta eccessivamente arrotondato verso l'esterno della scarpa, portando il tallone a rovesciarsi verso valle mentre si percorre un sentiero su suolo in pendenza (in pratica, impossibile correre fuori sentiero).
A conti fatti, un acquisto quasi sbagliato. Da riprovare.
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