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lunedì 12 maggio 2014

Nessuno in casa

Busso invano a casa della maestra. Suono al citofono del compagno di banco, niente. Nessuno in casa, oggi.

Iniziano a circolare strane voci nel gruppone, riguardo quel podista da barzelletta che, dopo il solito inizio scoppiettante, si ferma a bordo strada e si trascina malinconico fino al traguardo.
Chissà che c'ha, quale male oscuro lo possiede. Che parta forte o che stia al riparo, che la distanza sia più o meno lunga, poco conta: a un certo punto si fa da parte, vede sfilare i compagni di corsa, inclusa la prima donna arrivata, e poi i successivi e altri ancora, senza fine.

Passa pure il cugino A., al rientro dalla stagione scialpinistica, passa tizio e passa caio. Un supplizio, una pena non saper tenere un passo diverso dal molto forte o molto piano, nessun compromesso. Solo un pizzico di orgoglio può riportarlo a casa, prima del risucchio del gruppone.

Certo, i settecento metri aggiunti alle 10 miglia avrebbero comunque impedito l'ora secca, però sette minuti di ritardo sono troppi. I conti non tornano.


Meno male che, al secondo tentativo, la maestra rispose. Almeno lei c'era.


1 commento:

Valentina ha detto...

Beh, dopo l'Under79 cosa è successo? Ammettilo, ti stai ancora cullando sugli allori. Dai che la bella stagione inizia adesso!!!