Quarto al Monga, su ottanta temerari. Non per la gloria, non per il denaro. Per un giro di can-can con Nic.
Mica ci si va per correre, ad un cross nel campo fangoso e decisamente, volutamente inagibile: di correre non se
ne parla, è un altro movimento quello che cerchiamo di interpretare. Bravi e beati i tre che ce l'hanno fatta, un giorno vorrei carpire i loro segreti, anche solo per curiosità (ma forse il database della FIDAL dice già tutto: ne hanno più di me, punto e stop).
Correre, si diceva. Per come la vedo io, correre è un'altra cosa, più agile e gioiosa. Qui ci sono solo spruzzi di sostanze varie ed equilibri instabili. Inversioni a U con ripartenze da fermo. Scarpe che affondano e speri risalgano assieme ai calzini. Amici che sbraitano dal bordo del campo. E, davanti ma specialmente dietro, gente che ci prova, comunque. Qua e là qualche sorriso, nessuno è venuto per dovere. Ce la facciamo piacere, anche se è un'altra cosa, ugualmente gioiosa ma diversa.
La mia cosa raggiunge l'apice al secondo rettilineo: quando raggiungo il 987 e mi metto in posa per il grande Arturo, un paio di scatti che paiono concordati, in perfetto sincrono nemmeno l'avessimo provato prima. Poi, ci sono altri sei chilometri di fango, ma stavolta ve li risparmio.
Intanto, dalla lontana Svizzera mi scrivono e mi tentano.
"http://www.momot.it/ Socio, andiamo a prenderci la rivincita?"
Fonte: podisti.net |
ne parla, è un altro movimento quello che cerchiamo di interpretare. Bravi e beati i tre che ce l'hanno fatta, un giorno vorrei carpire i loro segreti, anche solo per curiosità (ma forse il database della FIDAL dice già tutto: ne hanno più di me, punto e stop).
Correre, si diceva. Per come la vedo io, correre è un'altra cosa, più agile e gioiosa. Qui ci sono solo spruzzi di sostanze varie ed equilibri instabili. Inversioni a U con ripartenze da fermo. Scarpe che affondano e speri risalgano assieme ai calzini. Amici che sbraitano dal bordo del campo. E, davanti ma specialmente dietro, gente che ci prova, comunque. Qua e là qualche sorriso, nessuno è venuto per dovere. Ce la facciamo piacere, anche se è un'altra cosa, ugualmente gioiosa ma diversa.
La mia cosa raggiunge l'apice al secondo rettilineo: quando raggiungo il 987 e mi metto in posa per il grande Arturo, un paio di scatti che paiono concordati, in perfetto sincrono nemmeno l'avessimo provato prima. Poi, ci sono altri sei chilometri di fango, ma stavolta ve li risparmio.
Intanto, dalla lontana Svizzera mi scrivono e mi tentano.
"http://www.momot.it/ Socio, andiamo a prenderci la rivincita?"
3 commenti:
Grande daniele,Domenica avevo il pranzo sociale ed è venuto anche Arturo,appena arrivato mi ha fatto vedere le foto del Monga per dirmi del tanto fango...io ho cercato subito te...e sorpresa ti trovo insieme a Nic...davvero una bella coincidenza!
Arrivi sempre tra i primi...ogni anno che passa sei sempre più forte...sarà il vino!:-)
Se fai la Momot con Furio bene...se no mi piacerebbe...ma vai troppo forte...
Ciao Kikko,
purtroppo e' vero il contrario, e' il Monga che e' in piena decadenza :(
Pensa che i colleghi in ufficio mi hanno persino detto che ho messo pancia. Spero di smentirli presto.
Ringrazia Arturo, fa sempre un gran bel lavoro, e' un ottimo collaboratore.
Grande risultato! Fango, corsa non corsa, momot ... ti stai convertendo al trail?
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