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giovedì 21 giugno 2012

Il bastardino

Mancano un duecento metri e ci sono, é l'ultima corsa sotto casa prima delle vacanze a mare, meritate aggiungo. Ancora poco e sono sotto la doccia, c'é solo da superare il botolo bianco ringhioso che mi corre contro.
Di solito fugge appena batto i piedi a terra, stavolta devo pure alzare la voce, ma ringhio non molla, mi gira attorno come impazzito. Alzo il piede minaccioso e stavolta si allontana di qualche metro, ma rimane sempre tra me e il mio traguardo di giornata.

Un poco stizzito chiedo ai vicini, che gozzovigliano in giardino, chi siano i proprietari, poi citofono un paio di volte (al primo squillo ovviamente sbaglio il colpo) e infine mi viene incontro un bamboccio svogliato e tutt'uno col suo Algida che, ignorandomi, si dirige verso il cancherino abbaiante e lo richiama a cuccia.

Lo avviso che non é la prima volta, che spesso attraversa la strada assieme al suo compagno di merende, ma non riesco a commuoverlo. Immagino siano le famose distanze fra generazioni, non percepisce il senso delle mie preoccupazioni.

Potrebbe provocare un incidente, e tu saresti il responsabile, lo sai? Gli esce solo uno sconfortante siamo assicurati, al ché abbandono il bastardino e il suo gelato al loro destino.
Che, temo, presto si incrocierá di nuovo col mio.

1 commento:

Patty ha detto...

allora sei anche mio socio.....di sventura!
Non c'e che dire dobbiamo promuovere una campagna contro i bastardini(ominidi però) !!!