Sulla Strada del Vino ritrovo il piacere di correre con gioia: bastano due respiri profondi ad occhi chiusi, ad un attimo dallo sparo, e sono un tutt'uno con il verde anfiteatro che ci circonda. E la stanchezza scivola via.
Venerdì arriviamo per pranzo, l'appartamento è confortevole e bello, come sempre qui(*): meleti e vigneti a perdita d'occhio, laghi e ciclabili e sentieri che non aspettano che noi. Peccato che non abbiamo una Kompass, così ci avventuriamo alla garibaldina lungo la Valle della Primavera, che qui sta decisamente sbocciando. Il clima è caldo ma, sotto le fronde in via di popolazione, non ci arrendiamo e raggiungiamo i laghetti a monte. Bella scarpinata di 3 ore, con le amiche pedule che non vedevano l'ora di tornare alla ribalta.
La partenza è allegra, siamo al ritmo del PB ma ancora non conosco il percorso: dal sesto alla linea del primo giro è tutto un saliscendi che affronto troppo di petto. Il lago è in vista ma la strada sembra andare da tutt'altra parte, e continua a salire. Mi appoggio a qualche atleta locale che poi perdo di vista, vado al risparmio nel timore della crisi del secondo giro.
Sabato, pur avendo a disposizione varie alternative di turismo culturale, scegliamo un'altra scarpinata al Monte Penegal: il clima è più accettabile, sotto gli abeti, ma il sole picchia inesorabile anche in altura. Con la scusa dei bambini il ritmo è blando ma a tarda sera le gambe paiono risentirne.
All'inizio del secondo giro mi faccio trainare da un altro atleta che sciabatta sull'asfalto con scarpette troppo leggere, finchè non raggiungiamo un gruppetto davanti a noi. Ogni tanto perdo il passo ma oggi non lascio che la testa vada per conto suo: con un allungo mi ricongiungo e resto con loro fino all'inizio del saliscendi, che affronto con giudizio cercando un passo più corto del solito.
Il finale è selettivo, si arriva alla spicciolata, stanchi, sudati al limite della disidratazinoe ma molto soddisfatti. Anche per la tenuta della caviglia, brava vecchia mia!
Con i primi dieci fuori dai premi di categoria, finisco 19.mo/412 in 1:20:29 e terzo di categoria (su 92!). Salire sul podio così lontano da casa è sempre una piacevole sorpresa.
(*) La domanda è: come mai al mare ti ficcano sempre in topaie striminzite che paghi a peso d'oro?
Venerdì arriviamo per pranzo, l'appartamento è confortevole e bello, come sempre qui(*): meleti e vigneti a perdita d'occhio, laghi e ciclabili e sentieri che non aspettano che noi. Peccato che non abbiamo una Kompass, così ci avventuriamo alla garibaldina lungo la Valle della Primavera, che qui sta decisamente sbocciando. Il clima è caldo ma, sotto le fronde in via di popolazione, non ci arrendiamo e raggiungiamo i laghetti a monte. Bella scarpinata di 3 ore, con le amiche pedule che non vedevano l'ora di tornare alla ribalta.
La partenza è allegra, siamo al ritmo del PB ma ancora non conosco il percorso: dal sesto alla linea del primo giro è tutto un saliscendi che affronto troppo di petto. Il lago è in vista ma la strada sembra andare da tutt'altra parte, e continua a salire. Mi appoggio a qualche atleta locale che poi perdo di vista, vado al risparmio nel timore della crisi del secondo giro.
Sabato, pur avendo a disposizione varie alternative di turismo culturale, scegliamo un'altra scarpinata al Monte Penegal: il clima è più accettabile, sotto gli abeti, ma il sole picchia inesorabile anche in altura. Con la scusa dei bambini il ritmo è blando ma a tarda sera le gambe paiono risentirne.
All'inizio del secondo giro mi faccio trainare da un altro atleta che sciabatta sull'asfalto con scarpette troppo leggere, finchè non raggiungiamo un gruppetto davanti a noi. Ogni tanto perdo il passo ma oggi non lascio che la testa vada per conto suo: con un allungo mi ricongiungo e resto con loro fino all'inizio del saliscendi, che affronto con giudizio cercando un passo più corto del solito.
Il finale è selettivo, si arriva alla spicciolata, stanchi, sudati al limite della disidratazinoe ma molto soddisfatti. Anche per la tenuta della caviglia, brava vecchia mia!
Con i primi dieci fuori dai premi di categoria, finisco 19.mo/412 in 1:20:29 e terzo di categoria (su 92!). Salire sul podio così lontano da casa è sempre una piacevole sorpresa.
(*) La domanda è: come mai al mare ti ficcano sempre in topaie striminzite che paghi a peso d'oro?
2 commenti:
Perché il mare è una riga e non affatica.
La pausa sembra aver fatto solo bene.
Ciao amici! Sapevate che dall'agriturismo Ca' del Ferro sono facilmente raggiungibili delle strade del vino? Ad esempio la strada del vino Soave oppure la strada del Vino Valpolicella. Se siete interessati allora non esitate a visitare il sito www.cadelferro.it nella sezione "cosa fare" li potrete trovare maggiori informazioni :)
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