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giovedì 2 dicembre 2010

Struzzi

Ne sono sicuro, dietro il "ma come mai?" con cui S. ha avviato la chiacchierata al telefono, si nascondeva, nemmeno troppo bene, la parola fallimento. Cazzarola!

Vale forse la pena di spiegare che faceva davvero davvero freddo, anche per un montagnino come me? 
Che da quando sono salito sul colle alle 8 fino a ben dopo che mi sono cambiato, non sono mai riuscito a sentire in vita le dita dei piedi? 
Che il vento dei lunghi viali era sempre contro e che sferzava il mio morale ben piú che la mia sottile figura, incurvata e concentrata sulla verde linea della corsa?
Che il polpaccio ha iniziato a punzecchiarmi alla mezza e poi ho perso di vista il mio gruppetto e infine la testa é andata per conto suo?

Non credo, vedo la gente che mi passa a velocitá doppia nel finale del video, e io non reagisco e forse nemmeno li ho visti. Esco a correrci sopra, dopo l'impacco di argilla.

Se poi scivolo sul ghiaccio, l'anno prossimo mi do alle bocce. Dicono siano rilassanti.

3 commenti:

Daniele ha detto...

Purtroppo non sono scivolato.
L'argilla per ora non é servita a molto.
Mollo qualche altro giorno.

nicolap ha detto...

Il video al 25° km ti vedeva saltellante come un keniano. Ecco se ti ricordi il discorso su la capitalizzazione dell'energia cinetica (trovi diversi video in giro) devo dire che sembri disperderne abbastanza, e sulla maratona probabilmente incide.

Daniele ha detto...

grazie caro, appena se ne va il mantra del "sei una merda" rivedo anche quello.