- Mondiali a Buhlertal (9km, +750m): 47.mo su 120, +9'40" dal vincitore
- Europei a Bludenz (8km, +600m): 17.mo su 32, +8'41"
- Italiani a Tonezza del Cimone (11km, + 450m): 13.mo/223, +7'50"
La corsa mi calza a pennello: adoro i percorsi a circuito, che ti aiutano a conoscere il percorso man mano; le brevi, secche salite le sopporto bene, ogni tanto alterno qualche breve tratto al passo, ma a buon ritmo, senza perdere terreno; infine, la lunga discesa mi permette di far girare le gambe e di mettere da parte quel magone che altrimenti cresce man mano che l'ascesa avanza.
Se ci mettiamo anche il tratto di discesa su gradoni, ecco che ne viene fuori il percorso perfetto per il mio caro socio.
102, 63, 50 e 41 i numeri della corsa. Una manciata di posizioni guadagnate ad ogni giro, con l'ultimo iniziato con buona spinta delle esili braccia e concluso come se fossi in pista. Ottime sensazioni, anche se poi ho corso per nulla, come era chiaro dalla partenza. La condizione psicologica ideale.
Le regole del gioco dei Campionati: servono quelli forti per fare i punti, poi gli altri per togliere punti agli avversari. Secondi per un punto.
3 commenti:
sei troppo importante ormai!
stai dicendo che se avessi preso quei due appena davanti saresti stato portato in spalla dai compagni di squadra...?
@Patty: sapessi quanto ...
@Nic: per fortuna no, non erano della squadra vincitrice :)
Al solito, l'onore del caprio espiatorio tocca agli assenti (e alle assenti: seconde pure le donne, nonostante il gonnellino ...).
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