Che male possono farmi 15 giorni di corsa consecutivi? Che ne so, e allora provo.
Niente di troppo serio: nessuna tabella, nessun guru a cui dar retta, solo voglia di mettersi in gioco e di far fare due passi alle scarpette e due giri alla lavatrice. Insomma, un po' come il tipo che prova a diventare sociovegetariano a modo suo, per il gusto di provare.
Una decina di chilometri al giorno, mediamente, senza strafare. Ieri venti per chiudere in bellezza, ripetute poche e corte. Montagna, una volta sola, che tanto ci rivedremo col bel tempo. Una sola gara, ma scelta con cura amatoriale. Parecchi medi o giù di lì, invece: che è un bel correre ed il tempo passa veloce mentre esplori i dintorni e nessuno ti prende per matto che vuoi fare il Bolt sulla ciclabile.
Sensazioni buone, a volte buonissime: ogni giorno che si ripete come il precedente, senza troppa fatica, senza bisogno del lento rigenerante che credo sia un'altra invenzione di Albanesi. Un rituale che oggi mi è mancato, lo confesso. Rientrare in mensa con i colleghi, lasciare la sacca nel ripostiglio, le scarpette in soggiorno, le calze sullo stendino, le mutande nel cassetto e le clementine nel vassoio ... che smacco.
Unico effetto collaterale, un piccolo rigonfiamento alla caviglia, ma pare più una distorsione che una tendinite, forse effetto dei due giorni di corsa con le scarpette di riserva, dopo il pantano di Treviglio.
Penso che potremo avere una fase due. Magari non subito ma io me la sento che arriva. E di solito ci azzecco.
Niente di troppo serio: nessuna tabella, nessun guru a cui dar retta, solo voglia di mettersi in gioco e di far fare due passi alle scarpette e due giri alla lavatrice. Insomma, un po' come il tipo che prova a diventare sociovegetariano a modo suo, per il gusto di provare.
Una decina di chilometri al giorno, mediamente, senza strafare. Ieri venti per chiudere in bellezza, ripetute poche e corte. Montagna, una volta sola, che tanto ci rivedremo col bel tempo. Una sola gara, ma scelta con cura amatoriale. Parecchi medi o giù di lì, invece: che è un bel correre ed il tempo passa veloce mentre esplori i dintorni e nessuno ti prende per matto che vuoi fare il Bolt sulla ciclabile.
Unico effetto collaterale, un piccolo rigonfiamento alla caviglia, ma pare più una distorsione che una tendinite, forse effetto dei due giorni di corsa con le scarpette di riserva, dopo il pantano di Treviglio.
Penso che potremo avere una fase due. Magari non subito ma io me la sento che arriva. E di solito ci azzecco.